Capitolo 82 :)

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Rose's Pov

Mi sveglio di colpo, spalancando gli occhi. Cerco di mettere a fuoco ciò che mi circonda, ma senza successo. Realizzo poco dopo di trovarmi nella mia stanza, circondata dal buio e dal più completo silenzio. Odio il silenzio, lo trovo inquietante. Forse è anche per questo che evito spesso di trovarmi da sola, ma sempre in costante compagnia. Fortunatamente Alice e Bianca sono con me e mi fanno compagnia, anche se dormendo. I loro respiri sono regolari e sembrano ignare del fatto che mi stia rigirando continuamente e incessantemente tra le coperte del mio letto.

Io ho questo problema: se mi capita di svegliarmi in qualunque ora della notte, poi non riesco più a riprendere sonno, per cui comincio a muovermi, contorcermi in posizioni strane, contare finanche le pecore o sognare me che dormo beatamente. Tutto inutilmente.

Afferro il mio cellulare per tentare di perdere tempo. 2:40, è l'orario che vedo sul display luminoso. Mi stanco quasi immediatamente di smanettare con il telefono, a parte il fatto che cominciano a farmi male gli occhi a causa della luminosità un pò troppo alta.

Mi metto a testa in giù e comincio a pensare a come sarebbe la mia vita sottosopra, fino a quando non sento la gola secca e un'instancabile voglia d'acqua. Sfortunatamente a portata di mano non ce l'ho. Ciò che mi resta da fare è andare in cucina, anche se contro voglia.

Lancio una rapida occhiata alle mie amiche addormentate, dopodiché mi lancio verso la porta strisciando i piedi in modo da fare il più silenzio possibile.

Mi chiudo la porta alle spalle senza sbatterla, e mi imbatto nel corridoio buio che mi condurrà poi alle scale. Lo attraverso senza la minima difficoltà, grazie anche al fatto che conosco a memoria casa mia. Potrei percorrerla tutta quanta anche ad occhi chiusi.

Terminate le tre rampe di scale e, arrivando all'ultimo gradino, mi blocco all'istante. Le mie orecchie odono un lieve rumorino proveniente dalla cucina. Mi allarmo immediatamente. Automaticamente mi strofino le mani sui pantaloni per placare l'agitazione. Subito i miei occhi si posano su un matterello da cucina, usato molto da mia nonna nei suoi dolci. Al momento me ne frego, perché mi sembra l'arma più utile da utilizzare in questo preciso istante.

Sgattaiolo silenziosamente verso la porta della cucina socchiusa. Faccio un respiro profondo, un altro e un'altro ancora. Afferro la maniglia, spalanco rumorosamente la porta e esclamo "AH-AH!" sfoderando il mattarello invincibile.

Immediatamente sento un piatto cadere per terra per poi infrangersi a contatto con esso. Odo un'imprecazione e finalmente realizzo di essermi imbattuta in un ragazzo...o meglio, nel ragazzo dai capelli platinati e gli occhi grigi. Scorpius Malfoy. Subito, avverto una sensazione di sollievo.

"Ma che tipo di droga ti sei fumata sta sera?" esclama portandosi una mano nei capelli biondi, parecchio spaventato, probabilmente non eccessivamente grazie anche al fatto che sembra avermi riconosciuta. "E quello cos'è? Un mattarello?"

Osservo l'arma che impugno in mano e scrollo le spalle. "Si, è il mio mattarello invincibile." gli dico, e lui mi guarda incredulo. "Ad ogni modo...che diamine ci fai nella mia cucina? Stavi tentando di rubare il nostro sacro cibo? Ti devo denunciare?" mi avvicino a lui.

Lui emetto uno sbuffo divertito. "Ah, si? E cosa tenterei di rubare? Yogurt, pane...?"

"Mmm. Già in effetti." ammetto, poggiandomi lo strumento in legno sulla punta del piede a mo di bastone. "Ma non hai ancora risposto alla mia domanda, genio."

Il ragazzo si appoggia accanto al frigo. "Mi sono svegliato all'improvviso con uno strano appetito." mi spiega incrociando le braccia al petto. "E tu invece?"

Prima di rispondergli lo guardo negli occhi. Brividi. "Io...ecco...avevo sete." dico, un pò stordita dalle sensazioni che mi emanano quegli occhi.

Raggiungo il lavandino e afferro un bicchiere aprendo il rubinetto versandoci dentro dell'acqua. Me lo porto alle labbra, dissetandomi la bocca. "Adesso che ci penso, anch'io ho fame. Magari potremo cucinare qualcos-" comincio a dire, ma non appena noto una pentola con una strana polvere martone dentro, mi blocco. "Cos'è questa roba?"

Lui mi lancia un occhiata imbarazzata. "Bé, stavo facendo un...mmm...un caffè."

Afferro dal manico la pentola e posso ben constatare che quella li dentro è veramente la polvere del caffè, ma certamente non è questo il modo giusto per farlo. Immediatamente una piccola risata mi scappa di bocca. "Ehm...non per niente, ma...io non ricordo che era questo il modo per fare il caffè?" dò un'altra occhiata alla pentola. "Bé, credo che tu non sappia neppure da dove proviene il caffè." ridacchio ancora una volta.

"Oh, piantala di ridere." mi canzona lui. "Non è mica colpa mia se non ho mai imparato a farlo."

Mentre lo ascolto mi affretto a buttare questa robaccia nella spazzatura. "Non sei tu che te lo prepari, quindi."

Lui sospira. "No. A casa mia se ne occupano gli elfi domestici per tutto quello che riguarda la gastronomia." ammette. "Bé, ci credo, mia madre...non è molto brava a cucinare, ecco."

Lo vedo avvicinarsi di poco a me, ma lo stesso sento un lieve imbarazzo inondarmi.

"Capisco. Ma, credimi. Non è tanto complicato imparare a farlo. È semplice." Lo informo e lui sembra annuire leggermente. "Ad ogni modo...cosa ti va di mangiare? Tralasciando il caffè." chiedo.

"Scommetto neanche un galeone che hai voglia di cioccolata." ride lui, sfoggiando il suo sorriso.

Ripensandoci su, ha ragione. Ho proprio voglia di una cioccolata calda. "Ehm...sgamata." rido anch'io a mia volta. "E cioccolata calda sia."

Dopodiché mi metto all'opera. È grazia a mia nonna che so cucinare. Bé, non proprio bene, però almeno le cose più basilari mi riescono sempre.

Vedo con la coda dell'occhio Scorpius che mi guarda curioso. Scruta ogni mio movimento. Sembra incuriosito da quello che sto facendo. Ha un sorriso stampato in viso, probabilmente dal dolce profumo che si sta sprigionando dagli ingredienti mescolati e cotti insieme.

Dopo pochi minuti, la cioccolata è pronta e mi occupo anche di versarne ad entrambi una bella dose. Ho leggermente timore che lui possa far cadere tutto, altrimenti io rimarrei a stomaco vuoto.

"Grande Weasley, non sapevo che sapessi cucinare." commenta. "Anzi. Credevo che non sapessi fare nulla, in realtà."

La prenderei come un insulto, ma dal suo tono di voce riesco a distinguere una sorta di ironia. Quindi, al posto di prenderlo a pugni, mi limito a sorridere.

"Grazie, Malfoy. Non credevo che sapessi fare complimenti" dico scherzosa "probabilmente non sei tutto idiota."

Lui non aggiunge altro, ma in compenso mi fa l'occhiolino ed io ricambio con la linguaccia.

Quando finalmente terminiamo di ingozzarci di cioccolata, mi accorgo di trovarmi su una sedia accanto a lui. Eppure ricordavo di essermi accomodata molto più distante. Ad ogni modo, chiacchieriamo del più e del meno. A qualche suo commento pervertito avrei voluto tirargli una mela appresso, o meglio il mio grandioso mattarello della morte.

"A questo punto...credo che dovremo andare a dormire." dice, stiracchiandosi un poco. La sua maglietta si alza di qualche centimetro ed io sfrutto l'occasione di lanciargli un'amichevole manata sullo stomaco.

"Ahia, idiota." si lagna lui, lanciandomi un'occhiataccia.

"Bé, suppongo di sì." dico, rispondendo alla sua affermazione di prima. "Però..." Se sarei ritornata in camera, probabilmente le mie amiche si sarebbero svegliate, mi avrebbero fatto una marea di domande, chiedendomi che cosa avessi fatto e con chi ero. Forse era meglio non rischiare. "Però, forse non è una buona idea. Se rientrassi disturberei le altre."

Lui sembra pensarci su, poi aggrottando la fronte dice. "Sì, in effetti se solo provassi ad entrare nella camera di Albus scoppierebbe il putiferio." si appoggia al muro. "Ma che facciamo? Non voglio dormire per terra."

No, non dormiremo per terra ma, io modestamente sono un genio. "No, pepe, non dormiremo per terra." esclamo. "Ma ho un'idea migliore."

Scorpius mi scruta con attenzione. Poi ribatte. "Mi fai seriamente paura."

"Oh, piantala!"

"Do you love me, Malfoy?" -ScorøseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora