capitolo 3

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POV YUMA
È appena arrivato e sono rimasto colpito, mi aspettavo il tipico alpha: muscoloso ma non troppo, con tratti del viso definiti e spalle ampie.
Invece ho davanti un ragazzo, con una maschera in viso (quella sopra ), indossa una gigantesca felpa nera e un paio di jeans e ai piedi un paio di conververse, dal suo abbigliamento non si riusciva a capire il suo fisico.
Mi ha appena notato e sta venendo da me, "ciao io sono Iris" allunga la mano in segno di saluto ma io mi limito a fare un piccolo sorriso e dico "piacere Yuma".
Ci incamminano verso la macchina, visto che ha tanti bagagli gli ho fatto vedere la macchina cosi che lui la riconosca, sono passati dieci minuti e ancora sta facendo avanti e indietro per portare i bagagli, per fortuna ho trovato un posto davanti all'aeroporto. " finito!" mi dice dopo cinque minuti, finalmente sale in macchina e partiamo.
La tensione è palpabile, mi piacerebbe tanto sbatterlo fuori dalla macchina e andare via ,ma tra venti minuti saremo a casa, questo mi rallegra, ma ho come una brutta impressione -mi mordo il labbro-. Sento il mio telefono squillare è Ayato " Yuma come sta andando il viaggio? Mica te lo sarai mangiato quel povero alpha? Lo so che li odi e non ti piace essere toccato ma prova a essere amichevole" oh cazzo! Quello stupido era in viva voce che figura di merda -mi do uno schiaffo mentale per riprendermi - dopodiché attacco il telefono in faccia a mio fratello che nel frattempo stava continuando a dire stupidaggini. So di sicuro che adesso sono il parente più prossimo ad un semaforo.
Ma Iris dice "tranquillo io non ho intensione di farti nulla" "Ah si!? Prova a dirlo quando sentirai il mio odore per fortuna prendo i soppressori, non immagino cosa mi avresti fatto, siete tutti uguali, tutte degli stupidi senza cervello che vogliono solo scopare!" mi scende una lacrima, lui vuole toglierla ma la sua mano resta sospesa a qualche centimetro dal mio viso "no!" dico. Ritira la mano, almeno adesso sa qual'è il suo posto, penso, ma la sua voce mi interrompe " sai io avevo un'omega una volta, era cosi bella, cosi delicata, ti assomigliava.
Ci conoscemmo appena dopo il suo calore e per me fu amore a prima vista ma lei mi voleva solo per i miei soldi" gli scese una lacrima, ma continuò " sai io ho voluto aspettare il calore per fare l'amore con lei. Ma il giorno seguente mi disse che era incinta, per quei sette mesi che siamo stati insieme lei ha sempre avuto un amante" io volevo consolarlo, così mi fermai al parcheggio più vicino che trovai.

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