l'origine, l'inizio di tutto, l'inizio dell'intero universo ma allo stesso tempo "una persona". Può essere tutto ciò che vuole:vampiro, licantropo, ghoul, etc.Pero é un'Alfa ma non ha mai trovato il suo omega , lo ha cercato per tutto il mondo fino...
POV YUMA Dopo pochi minuti era ritornato con un vassoio pieno di cibo. C'erano due cornetti, mirtilli, lamponi, cereali, marmellata di albicocche e fragole, Nutella, latte e caffè, spremuta e dulcis in fundo il the.
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Dopo aver mangiato, iniziai a sentirmi di nuovo appiccicoso, tirai la manica della sua maglia e quando i nostri occhi si incrociarono, lui capi tutto, ormai non serviva quasi più parlare. Lui mi stese sul letto a pancia in su e mi spoglio poi si spoglio anche lui. Quando ebbe finito si avvicinò e io intrecciati le gambe attorno ai suoi fianchi, mi diede un bacio che di casto non aveva niente, le nostre lingue si cercavano e rincorrevano ma allo stesso tempo eseguivano il loro ballo, erotico e passionale. Poi basso a lasciarmi una scia di baci bagnati alternati a succhiotti, partendo dalla bocca, poi la mascella per poi passare al collo fino ad arrivare ai miei capezzoli, inizio a stringerlo con l'indice e il pollice, già li stavo godendo da pazzi, poi prese a succhiarne uno e a stuzzicato coi denti, sentivo l'orgasmo vicino. Senti le sue dita stuzzicare il mio buchino, ne fece entrare due per vedere se ero pronto. Poi si stacco dai miei capezzoli e torno a baciarmi i sguardi dicevano la medesima cosa, così feci io la prima mossa. Mossi i fianchi verso le sue dita, lui le sfilo. Si puntello sugli avambraccio ed entro con un unico movimento. Ero già pronto così inizio a penetrarmi sempre più forte continuando a colpire la mia prostata, sentivo un calore familiare partire dal bacino ed espandersi per tutto il corpo, anche lui venne ma non si fermo, mi giro a pancia sotto e riprese a muoversi, sentivo entrare e uscire il suo pene selvaggiamente dal mio antro. Dopo qualche altra spinta venimmo tutti e due all'unisono. Dopodiche mi mise in una posizione così che il suo nodo, ancora dentro di me, si potesse sgonfiare e io non provassi dolore, dopo poco mi addormentai. Quando mi risvegliai era tardo pomeriggio e guardandomi intorno capi che non ero più in quella casa ma nella mia scuola, nell'ufficio del preside. Cosa ci facevo li?