Capitolo 59

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POV LEVI
Quella notte non riuscivo a dormire, sentivo che mancava qualcosa o meglio qualcuno e continuavo a pensare al bacio che ci siamo scambiati al suo profumo e ai suoi occhi verdi che nemmeno la gemma più preziosa poteva eguagliare.
Il mio lupo verso le undici prese il sopravvento e iniziai a guaire cercavo di nasconderli tappandomi la bocca col cuscino ma più passavano i minuti e più mi sentivo solo e perso e più ci pensavo più guaivo più forte.

"Levi?" saltai in aria sentendo la sua voce ma allo stesso tempo ero felice. Ma come aveva fatto a sentirmi la sua camera è dall'altra parte della villa?
"Levi stai bene?" non volevo rispondere perché ero sicuro che sarei scoppiato a piangere, si avvicino a me "cosa c'è? Ti senti male? Vuoi qualcosa da bere? U a medicin...." gli tappai la bocca "no" "allora cos'hai?" "mi mancavi" borbottai imbarazzato . Non ero mai stato capace di mentire e in quel momento pensai che quella sarebbe diventata la mia rovina.

Passammo la notte abbracciati e per la prima volta in vita mia riuscì a dormire mi svegliai che erano le dieci solo perché il mio stomaco brontolava.

Lo guardai mentre dormiva ed era così bello e calmo che restai a guardarlo per quelli che parevano minuti ma alla fine era passata un'ora e avrei voluto rimanere così per altre ore. Poi senti il mio cuore battere sempre più forte persi un battito poi due solo a guardarlo. "credo di essermi innamorato di te" dissi accarezzando la sua guancia pensando stesse dormendo ma lui era sveglio "davvero?" "aspetta ma ma tu stavi dormendo" "è da prima che sono sveglio ma mi piacevano troppo le tue carezze e se non avessi fatto finta di dormire tu non avresti continuato" "ma ma" non trovavo parole mi sentivo felice confuso e arrabbiato allo stesso tempo. "dormito bene bella addormentata?" chiese per spezzare la tensione che si era creata.

Volevo andarmene ma ero senza pantaloni è un mio vizio dormire senza. Così alzai le coperte fino sopra la testa e anche lui si infilo sotto alle coperte ci ritrovammo a un palmo dal naso. Mise una mano tra i miei capelli e si avvicino sempre di più fino a far scontrare le nostre labbra in un bacio che portava le nostre lingue a rincorrersi a scontrarsi e a lasciarsi per poi ricominciare

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