Damiano.

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Ma chi voi prende in giro, Damià? 'Sta tipa te ha fottuto la testa.
Ho provato ad evitarla, ma nun ce riesco.
Ogni volta che provo ad allontanarmene, ritorno sempre e comunque da lei e le ho scritto pure una canzone. Non avevo in programma di scriverne una, ma è come se le parole fossero uscite da sole.
Ogni volta che le dico addio, si trasforma in un arrivederci.
Certo, é la migliore amica di Thomas, non c'è dubbio, ma vorrei almeno che non mi facesse sentire un coglione ogni volta che la guardo, chiedo forse troppo?
Adesso è qui, davanti a me, mentre mi scruta con i suoi grandi occhi, di un colore profondo che non so ben definire, ma mi piacciono. Sembra abbia fretta di andarsene e non la biasimo, anche io scapperei da me stesso il più lontano possibile, se solo potessi!
"Ok", sospira, "parliamo"
"Ok...parliamo" ripeto, mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni e fissando a terra. Ogni volta che sto con lei, sento delle cose nuove. Scarlett é una novità costante. Con le altre ragazze, é sempre stato tutto molto ripetitivo: sguardi, presentazioni, parlare su whatsapp, passeggiatina a Trastevere e poi magari sesso, ma con lei non é così.
Cazzo, é più difficile di quanto pensassi.
Si morde le labbra mentre mi guarda, rendendo tutto fin troppo complicato.
"Perché mi stai evitando?" Le chiedo.
A Damià, 'na domanda più stupida nun gliela potevi fà, 'tacci tua!
"Beh, potrei farti la stessa domanda" sorride, "ma forse so già la risposta" dice, stringendosi nelle spalle.
Che cazz... COSA SA?
No, Damiàà, te devi carmà, magari nun é quello che pensi tu.
"Cioè?" Domando, cercando di mascherare la mia ansia.
"É tutta la mia situazione. Lo so che magari ti ricordo il tuo passato, quello che hai passato con la tua ex, cose che vorresti dimenticare, insomma."
Sospiro, non so se è per il sollievo o per altro.
"Ma che vai a pensà? Non è per la tua situazione o perché mi ricordi la mia ex. Scherzi? Anzi, non c'entra proprio niente"
"Vuoi farmi credere che non é così? Allora perché...perché sono due settimane che non ti fai sentire?" Chiede e so quanto coraggio ce vole per dirmi 'na cosa così.
"Avevo bisogno de riflette e fà n'po' de chiarezza" le confesso, "ma per quanto me sforzo, torno sempre da te" sollevo lo sguardo su di lei e le prendo il viso con le mani. Scar socchiude gli occhi e io le dò 'sto bacio che aspettavo da due settimane.
Devo ammette che mi era mancato il sapore delle sue labbra e anche parecchio.
"Amami" le sussurro e nun so nemmeno che cazzo sto a dì, "solo per stanotte" la supplico.
Non risponde subito e forse capisco perché, poi mi sorride e annuisce, restituendomi il bacio.
"Aspetta.." le dico, staccandomi da lei. Raggiungo, quasi correndo, gli altri che ci stavano aspettando per uscire e cenare:"ragà, Scarlett me deve spiegà na cosa 'de matematica. Me sa che io e lei restiamo qui" dico.
Victoria mi lancia un'occhiataccia, me ne ha già parlato e pensa che io la farò soffrire. In realtà, è una cosa che pensano tutti e il motivo se pò immaginà: cambio le mutande e cambio ragazza con la stessa velocità. Ma forse è arrivato il momento de provà a mette la testa a posto. Insomma, posso esse un bravo cantante e avere anche 'na ragazza, o no?
Il problema è se 'sta cosa nun dovesse durà, ma ora come ora non voglio pensarci.
Thomas è inespressivo, forse si è semplicemente rassegnato al fatto che tra lui e Scar c'è un'amicizia fraterna e nient'altro.
"Okay" dice Ethan, che è il primo a lasciare casa mia, seguito dagli altri due.
Ritorno da Scarlett, che mi aspetta esattamente dove l'avevo lasciata. Quanto é bella!
La guido verso la mia camera e la faccio sdraiare sul mio letto, mentre le dó un bacio.
Mi metto a cavalcioni su di lei, mordicchiandole le labbra e poi scendendo lungo il collo. Lei geme di piacere e la cosa che mi fà eccità di più é che per lei é tutto nuovo, sono il primo a provocargli quelle sensazioni e sarò io il primo ragazzo con cui avrà un orgasmo.
Le tolgo la maglietta, mentre continuo a baciarla, poi le mie mani scivolano sull'elastico del suo reggiseno. Scarlett inarca la schiena e mi permette di slacciarglielo con un gesto veloce, mentre prova a tirarmi su la maglietta.
Non ci riesce subito e quindi l'aiuto anche un po' io.
Quando anche i suoi jeans finiscono a terra, le sfioro le mutandine di pizzo rosa che indossa. Quel contatto la fa impazzì: getta il collo all'indietro e tenta di aggrapparsi al lenzuolo, mentre io tolgo via i miei pantaloni e resto solo con i boxer, che solo a vederla, sono diventati più stretti del solito.
Mi sollevo per prendere un preservativo dal mio cassetto e riesco a guardarla negli occhi.
Mi osserva pensierosa, cercando di capire ciò che sto per farle da un momento all'altro. É carica di desiderio, ma si vede che c'ha paura.
"Sentirai un po' di dolore all'inizio" l'avverto, "ma nun ti devi spaventà, okay?"
Scarlett annuisce e io le sorrido per rassicurarla. Poi, levo via anche i boxer e indosso il preservativo.
Le allargo le gambe con il ginocchio ed entro dentro di lei, con delle spinte molto lente.
Sarà dura doversi trattenere, perché in questo momento me la scoperei con tutte le mie forze, ma non voglio farle male e giuro che se solo potessi, me prenderei un pó del suo dolore. Lei avvolge le braccia attorno alla mia schiena e di tanto in tanto sento che mi graffia, ma non mi fa male, anzi.
Dopo un po', anche lei comincia a muoversi diversamente, chiaro segno che piano piano si sta abituando a quella sensazione e forse é il caso che aumenti le spinte anche io. Raggiungiamo insieme il culmine del piacere, lei sta quasi per urlare e io le tappo la bocca con un bacio. Non ho mai fatto una cosa simile e mi sorprendo di me stesso. Ansimo tra le sue labbra, poi crollo su di lei, appoggiandomi al suo petto che si alza e si abbassa ancora velocemente.
La stringo fra le mie braccia, mentre lei si aggrappa alle mie spalle, come se potessi sfuggirgli da un momento all'altro.
"Non lo avevo mai fatto così" mormoro, "è stato..."
"Bellissimo" mi precede, "è stato bellissimo"
"Ti ho fatto male?" Le chiedo.
Bravo Damià, me piaci così delicato.
"Un po'" sorride, mentre si alza in piedi per rivestirsi.
Mi poggio su un gomito, ancora nudo, per osservare meglio il suo corpo.
É bellissima e io continuo a guardarla come un emerito coglione, ma se fosse per me, continuerei a guardarla sempre.
Me sento come un bimbo delle medie, che schifo.
"Che guardi?" Mi chiede, in totale imbarazzo.
"Niente" le sorrido facendo spallucce e lanciandole un'occhiatina maliziosa.
"Niente?" Dice lei, girandosi verso di me con le braccia conserte.
Mi alzo anche io e vado a baciarla.
"Sei stata bravissima, principé"

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