Scar, non me ne fotte un cazzo che non vuoi parlarmi, ti devo dire una cosa importante, ascoltami"
Ma guarda che stronzo! Prima fa il bastardo e mi lascia come una cretina per strada, entra nella sua auto e sfreccia via come una furia e poi, dopo avermi fatta anche preoccupare, torna qui con la coda fra le gambe?
Mi dispiace, ma questo é troppo.
Come al solito, è dovuto intervenire Thomas, che mi ha vista piangere fuori dal locale e mi ha accompagnata a casa. Quanta pazienza ha quel ragazzo!
Gli ho spiegato il motivo della lite fra me e Dam, anche se non avrei voluto coinvolgerlo in queste cose. Ovviamente, neanche lui mi è sembrato tanto entusiasta del fatto che probabilmente lascerò l'Italia, ma non ha reagito in quel modo!
Certo, sono due caratteri diversi, Thomas è più pacato, mentre Damiano si lascia guidare troppo dall'istinto, ma stavolta ha proprio esagerato.
Adesso sono troppo curiosa di sapere che ha da dirmi in sua discolpa. Tanto, per quanto è orgoglioso, non si scuserà mai.
"Va bene, parliamo" sbuffo.
"Vi lascio da soli allora" dice Thomas,mentre lo vedo allontanarsi sempre di più da me e dalla mia abitazione.
Sia io che Damiano lo salutiamo, ora siamo soli e ho un po' di paura.
"Entriamo dentro?" Mi chiede. "Fa freddo qui fuori"
Mi verrebbe da rispondergli:"te mettevi n'giacchetto, invece de fà lo splendido!" Ma resto in silenzio e mi limito ad annuire.
"Sediamoci" gli dico non appena entriamo, indicandogli il divano.
"Scar... sono stato uno stronzo. Ti ho lasciata là da sola e mi dispiace tantissimo, ma avevo bisogno di riflette. Quando mi hai detto quelle cose prima, è come se il cielo mi fosse caduto addosso. C'ho avuto 'na paura fottuta. Perché si,adesso che ti ho trovata, c'ho troppa paura di perderti. Credimi, ho perso un sacco di cose e persone nella mia vita, alcune le ho lasciate andare, altre le ho allontanate io, senza possibilità di recuperarle. Ma non voglio che tu vada via e sai perché?"
Sento la vista appannarsi a causa delle lacrime che minacciano di scendere,chi lo avrebbe mai detto che una come me, si sarebbe trovata a commuoversi per un discorso del genere! Non pensavo nemmeno che qualcuno mi avrebbe mai parlato così, visto che ho sempre ricevuto più offese che belle parole.
"Dimmelo tu" rispondo a Damiano, prendendogli la mano.
"Perché ti amo" dice, stringendo le mie mani più forte e intrecciando le mie dita con le sue.
Ogni volta che lo sento pronunciare quella frase, perdo un battito. La felicità deve essere qualcosa di simile a questo istante.
"Ti amo anche io" rispondo, mentre faccio combaciare le nostre labbra in un travolgente bacio e presa dalla foga, mi sdraio sul divano. Lui mi segue, posandosi sopra di me e continuando a baciarmi e a mordermi le labbra. Sento l'eccitazione salire e questo mi porta a mugolare un po' quando il castano decide di staccarsi.
Lo tiro dalla maglietta e lo faccio avvicinare un po' di più a me, in modo che i nostri corpi aderiscano perfettamente.
Damiano ha capito troppo bene le mie intenzioni e me ne rendo conto quando le sue mani fredde scendono sotto la mia maglietta, toccandomi il seno. Gemo a quel contatto e voglio solo che mi spogli in fretta, ponendo fine a quella che sembra a tutti gli effetti una tortura. "Hai le mani freddissime" affermo, mentre lui ridacchia, poi mi bacia e mi lecca il collo e la clavicola.
Non riesco più a controllarmi: tolgo in fretta la maglietta a Damiano e lui fa lo stesso con i miei indumenti.
Adesso siamo completamente nudi, mentre lui entra dentro di me con una spinta lentissima. Potrei morire in questo preciso istante, ma morire d'amore. Vorrei sentirmi sempre così, mentre lo sento sopra e dentro me, baciarlo mentre lo accarezzo, mentre lo respiro, mentre assaporo ogni piccolo centimetro della sua pelle, mentre lo guardo.
Quando facciamo l'amore, i nostri corpi sono due tele bianche che si uniscono in un solo quadro ed è bello sapere che ho trovato l'altra metà del mio quadro.
Esce poco prima di venire, io invece sento la mia testa leggera e le mie gambe irrigidirsi di colpo. Getto il collo all'indietro e inarco la schiena, pronunciando il suo nome tra i gemiti.
Il castano sorride mi lascia un bacio all'angolo della bocca, è così bello!
Si sdraia accanto a me stringendomi forte, entrambi ansimiamo ancora, poi ci guardiamo negli occhi con uno sguardo complice.
"Sei così bella!" Esclama, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Ma tutti 'sti complimenti?" Gli chiedo, prendendolo un po' in giro.
"Beh... nun ti ci abituà!"
Restiamo su quel divano per tutta la sera, avvinghiati e talmente vicini da poter sentire l'uno il battito del cuore dell'altra.
"Non te ne andare" mormora, sembra quasi un bimbo che supplica la sua mamma di comprargli un giocattolo.
"Non me ne andrò... non me ne andrò" sussurro. Fanculo l'America, mio padre e il college prestigioso; il mio posto è qui a Roma! Ho deciso che lavorerò e frequenterò l'università, come avevo stabilito dall'inizio.
Quando mi accorgo che il suo respiro è diventato regolare, vado nell'altra stanza e stendo una coperta su di lui, poi mi sdraio accanto, lo stringo forte a me e mi addormento anche io.
...
Mi sveglio la mattina dopo, Damiano è uscito.
Noto che Thomas mi ha inviato tantissimi messaggi in cui mi chiedeva come fosse andata.
"Bene, Cobra. Abbiamo parlato un po' e abbiamo chiarito" lo tranquillizzo.
È bello vedere che, nonostante tutto e contro ogni qualsiasi previsione, siamo rimasti amici. Appena inviato il messaggio a Thom, mi arriva un sms anonimo.
Saranno le solite bambinate dei miei compagni di classe, ma decido di aprirlo.
"Damiano non è quello che pensi"
Un attimo, un attimo... a parte Thomas, nemmeno Victoria sa di me e Damiano, a meno che Damiano non glielo abbia detto, ma anche se fosse, non mi avrebbe mandato un messaggio in anonimo! E se fosse stato Dam per farmi uno scherzo?
Il dubbio se rispondergli o meno mi assale. Che faccio?
Vabbè rispondo. Un "chi sei?" Sembrerebbe troppo banale e scontato per i miei gusti, ma ecco che poco dopo arriva un altro messaggio:"se vuoi saperne di più,incontriamoci al bar Wood 722 alle undici"
Okay, adesso mi sto preoccupando seriamente! Che succede?
Non può essere Damiano nè nessun altro della band, visto che mi avevano detto che alle 10:30 avrebbero avuto una riunione per decidere i brani da eseguire per il prossimo live.
"Scusa, ma ci conosciamo?" Scrivo.
sapere che una persona che probabilmente non conosco ha il mio numero, mi mette un po' in ansia.
"Si, ci vediamo tra poco" è la risposta che ricevo pochi istanti dopo.
Osservo la sveglia sul mobile accanto: sono le dieci in punto. Ciò significa che ho quasi mezz'ora di tempo per prepararmi e andare a quell'incontro. Ma poi, lo voglio davvero?
È una cosa di cui mi prenderò tutte le conseguenze, ma ho bisogno di sapere. Perché non è normale che una persona a caso appaia dal nulla e mi scriva certe cose. E se Damiano fosse in pericolo?
No, Scar. Che cosa vai a pensare! Allora cosa può essere? Perché Damiano non è quello che io penso? Mi è sempre sembrato molto sincero, non credo che mi abbia mai mentito. Ma come faccio ad esserne così sicura?
Mi fido ciecamente di lui, eppure, qualcosa mi spinge a recarmi a quell'appuntamento.
Esco di casa, indossando il mio cappotto e una grossa sciarpa che mia madre mi aveva regalato un anno fa. Ma tremo comunque come una foglia a causa dell'ansia che mi comprime il petto e anche del freddo che invade la mia città. Per le strade ci sono già le luci di Natale e mi assale un senso di angoscia, sapendo che, visto che mia madre è in comunità, Damiano chissà dove con i suoi parenti e Thomas partirà, passerò queste feste da sola.
Raggiungo quel locale con il cuore in gola e mi guardo intorno, pensando a chi possa essere il mittente di tutti quei messaggi anonimi.
Una persona che conosco bene si avvicina a me, sfiorandomi la spalla:"ben arrivata Scarlett"
"Nelly, sei...sei stata tu?" Domando, indicandole il telefono.
La donna si limita ad annuire, "sediamoci, ho tante cose da raccontarti"
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Maneskin-Portami via
FanfictionLA SECONDA STORIA SUI MÅNESKIN SCRITTA DA LORESSIOSMILE: Scarlett ha sempre avuto una vita difficile da cui tiene tutti all'oscuro, sopportando in silenzio le prese in giro degli altri. Tutti, tranne il suo migliore amico Thomas, che le è stato semp...