Damiano.

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1 anno dopo
"Boom di presenze al concerto dei Måneskin al Quirinetta" legge entusiasta Victoria, mentre scorre la home del suo profilo Facebook.
"Damià, hai capito?"
"Si..." sospiro.
"Che hai?" Si avvicina, toccandomi una spalla, "ti manca, nun è così?" Mi chiede.
Io e Vic siamo talmente amici che ce basta n'semplice sguardo ppè capì.
"Tornerà, Dam. Dalle tempo!"
Scuoto la testa:"da quando ha saputo de suo padre, non è stata più 'a stessa persona. Ma credo che dopo quel momento si è ripresa in mano la sua vita ed è andata avanti. Peccato che io non ci sarò" dico, facendo spallucce.
"Nun dì così" dice dispiaciuta la mia amica
"Ha fatto i conti con se stessa e ha capito capito finalmente cosa vuole" le rispondo rassegnato, accendendomi una sigaretta. So che a Victoria dà fastidio che fumi in sua presenza, ma stavolta me lo lascia fare. Ha capito già da n'pò che sono particolarmente nervoso quando sento parlà de Scarlett e che ho bisogno di rilassarmi.
È successo tutto così all'improvviso! So tornato da X FACTOR e mi ha lasciato, dicendo che c'aveva bisogno dei suoi spazi. Ma per me contava lo spazio tra me e lei nel letto, sentire il battito del suo cuore, le sue mani strette nelle mie, le insicurezze, i sogni, anche le sue bugie continentali che avevo imparato ad amare immensamente.
E adesso è andata via.
E no, stavolta non tornerà, ne sono certo.
Ricordo ancora la sua voce, mentre mi chiedeva di portarla via. Ma poi, dove voleva annà?
E adesso chissà dov'è, chissà se anche lei ha aerei da prendere, continenti da raggiungere, sogni da rincorrere, chissà se a volta se ferma e me pensa. Non parla più nemmeno con Thomas, ha smesso de sentì anche lui...
Sorrido riflettendo su quanto sembrino banali i miei pensieri e a quanto invece mi avvelenino dentro.
Alcune volte guardo le foto che carica su Instagram, in cui lei non c'è mai. Sono dei paesaggi stupendi, anche se non utilizza la localizzazione. Mi basterebbe sapere che sta bene ed è felice, tutto qui.
Thomas arriva poco dopo con Anna, la sua nuova ragazza. L'ha conosciuta da un anno e formano una bella coppia, anche se a volte la nostra manager fa un po' la rompi coglioni e li tiene separati, ma è per lavoro!
Apro il mio profilo Instagram e leggo l'ennesimo messaggio da parte di una mia fan.
È bello poter fare questo mestiere e vivere di ciò che più ti piace ed è bello ricevere l'affetto di tutte queste persone... se solo non fossi così freddo e lunatico. Per lo meno, cerco de nun fà l'antipatico e di sforzarmi di essere sempre gentile con chi sostiene me e i miei compagni, con cui ho realizzato il sogno di una vita.
"Ciao Damià, che leggi?" Mie chiede Thomas.
"Messaggi" dico sorridente.
"Perché quel sorriso?! C'è qualche fan che ti piace?"
"No" Mi incupisco di colpo, "ce ne sono alcune bone, ma nun mi interessa nessuno" rispondo, poi mi alzo e vado a bere in cucina, lasciando gli altri in soggiorno.
Forse è vero, dovrei provare a distrarmi almeno un po', anche se vedo e sento Scarlett in ogni cazzo di cosa che faccio.
"Amico, stasera ce ne andiamo al touch the wood tu ed io" mi dice Ethan, mettendo un braccio attorno alle mie spalle.
"Cazzo, mi hai fatto prende un colpo!" Esclamo, mentre osservo il mio amico. È cresciuto tanto, rispetto a quando l'ho conosciuto ed è cambiato tantissimo.
"Comunque non mi va" rispondo freddamente.
"Vuoi continuare a fare così?" Mi domanda, incrociando le spalle al petto e marcando ancora di più la sua r moscia. Mi viene da ridere, ma decido di non farlo...che stronzo che sono!
Non rispondo alla sua domanda, non ho una risposta da dargli. I miei amici mi vogliono bene, sanno che questo non sono davvero io, sanno che sto male e vorrebbero che stessi meglio. Se solo sapessero quanto lo vorrei anche io!
"Va bene" mormoro, "stasera andiamo al touch the wood" dico deciso.
Tanto sarà come tutte le altre sere: mi porterò a letto qualcuna innamorata solo della mia popolarità e chi si è visto, si è visto.
I primi tempi in cui venivo a ballà qui, era tutto diverso. Me sentivo libero, invincibile. La settimana poteva anche annà de merda, ma per me l'importante era arrivare a sabato per frequentare 'sto locale. Ora è solo un posto come tanti, pieno de sorche.
Preferirei famme un giro davanti allo stadio Olimpico:ce vado spesso la notte, quando non riesco a dormì. Ce passo davanti, lo guardo e penso che un giorno anche io suonerò lì, come hanno fatto tutti i grandi della musica. Anch'io voglio lascià la mia impronta, non voglio essere solo una fiamma, un'eccezione de un attimo, voglio esse una stella che continua a brillà.
Una tipa si avvicina a me:"ciao Damiano!" Esclama.
È una sconosciuta, magari sa tutto di me, ma io non so nulla di lei. So solo che c'ha due belle tette, questo si.
Balliamo n'pò e me avvicino a lei, prendendola da un fianco e facendo aderire i nostri bacini.
La ragazza avvolge le sue braccia attorno al mio collo e si struscia su di me, seguendo un ritmo veramente eccitante. Ci muoviamo a tempo, forse ondeggiamo un po' troppo, ma ce ce 'mporta, Damià? Chi la vede più questa?
Mi giro e noto appoggiata al bancone una persona molto familiare.
No, nun pò esse lei.
Mi allontano immediatamente da quella tizia, che borbotta qualcosa che non riesco nemmeno a capire bene.
"Continua sola" le dico con pressappochismo, mentre mi avvicino velocemente al bancone.
Ogni passo che faccio, sembra una corsa verso la libertà. Sono pochissimi passi, ma per quanto sò nervoso, me sembra di aver corso per chilometrI.
"Scar!" La chiamo.
Adesso magari se gira, nun è lei e scopro che ho fatto 'na figura de merda. Non si gira, non è lei oppure è lei e non mi ha sentito.
Allungo il braccio e le tocco una spalla. Si volta nella mia direzione e incatena i suoi grandi occhi chiari nei miei.
Mi sento nudo, vulnerabile, ma è qui.
È lei, è davanti a me ed è bellissima. Mi ricorda la prima sera in cui le ho parlato, il viaggio in macchina, le stelle, la spiaggia, il mare, le sue labbra. Cazzo, le sue labbra.
"D-dam" mormora.
Non si aspettava di vedermi qui, è evidente.
"Scar"
Lascia andare a terra il bicchiere che stringeva fra le mani. Quello si infrange al suolo, frantumandosi in mille pezzi.
Il mio sguardo si sposta verso terra, poi di nuovo verso lei.
È cambiata tanto: adesso è più magra, non ha più i capelli neri, ma è diventata bionda e appare molto più sicura di se, rispetto ad un anno fa.
Anche i vestiti che indossa sono cambiati. La Scarlett di un anno fa, non avrebbe mai messo un abito così corto e scollato.
Ma te sembra er momento de esse geloso? Eddaje, Damià, ripijiate!
"Mi sei mancata" è tutto quello che riesco a dirle.
Poi la stringo fra le braccia.
"Anche tu" mi dice all'orecchio, accarezzandomi i capelli. Adoro quando lo fa e penso che lei ricordi ancora questo piccolo particolare.
...
"...e quindi sto studiando letteratura in America" mi racconta, con il sorriso sulle labbra. Si vede che je piace e che ce tiene tanto.
"Tu tutto bene?" Mi chiede "come va il lavoro?"
"Bene!" Esclamo. Vorrei elencarle la quantità di  cose che mi sono successe in quest'ultimo anno, ma forse una sera non basterebbe per raccontarle tutte.
Siamo fuori dal locale, siamo vicini. Era da un anno che non mi accadeva, eppure, l'ho sempre sentita vicino a me, anche se era lontana.
"A cosa pensi?" Mi chiede.
"Te ricordi quel giorno che mi hai chiesto di portarti via? Avrei voluto farlo, ma alla fine ti ho solo portato via da me stesso." Ammetto, stringendomi nelle spalle.
"Mi hai portata via tante volte senza nemmeno accorgertene. Non è colpa tua se è finita" mi dice e si, me dispiace sentirla parlà così.
È finita da un momento all'altro, senza un perché.
Ma è davvero finita?
"Allora la colpa di chi è?" Le chiedo.
"Di nessuno. È andata così e basta" mi risponde fermamente.
"Non doveva andare così" ammetto.
Scar non mi risponde, mi guarda fisso per qualche istante:"lo so"
"Io ti amo ancora" le dico e mi sento davvero ridicolo. Sto confessando i miei sentimenti ad una persona che non prova più niente.
Questa qui non è Scar. Ma nonostante tutto, so che la ragazza di cui mi sono innamorato si nasconde da qualche parte.
"Si è fatto tardi, Dam. Devo tornare al locale. La mia amica è rimasta lì e gli altri ti staranno aspettando" mi dice.
"Non hai voglia nemmeno de parlà con Victoria e Thomas?"
"Magari un'altra volta" ribatte, in totale imbarazzo.
Forse facciamo parte del suo passato.
È come con la mia ex, non ho più voluto vederla, l'ho sempre tenuta lontana, perché avevo paura dei riflessi del passato e sono sicuro che Scar prova lo stesso.
"Scar, aspetta" le dico, afferrandola da una spalla. "Perché ti comporti così? Non capisco..."
Lei sta per dire qualcosa, ma poi si ferma di colpo:"non è il momento adesso"
"Invece si"
"Invece no" dico freddamente.
"Ho promesso che me ne sarei andata via da qui e che mi sarei lasciata tutto alle spalle, tutto, te compreso" risponde, "non dovevo nemmeno tornare qui, è tutto sbagliato. Adesso lasciami andare"
"Sai dove trovarmi, se vuoi" le dico. Questo è l'ultimo tentativo che faccio, anche se ho il cuore a pezzi. Damiano cor core a pezzi nun se pò sentì! Ma ormai con Scarlett ce so abituato.
"Grazie" sorride, allontanandosi nel buio.

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