lui non fa per te

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Come entro in casa trovo mia mamma ad aspettarmi, il suo sguardo non promette nulla di buono, infatti  mi viene incontro e mi da uno schiaffo "dove sei stata fino a quest'ora?"

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Come entro in casa trovo mia mamma ad aspettarmi, il suo sguardo non promette nulla di buono, infatti  mi viene incontro e mi da uno schiaffo "dove sei stata fino a quest'ora?"

Rimango un attimo sconcertata "mamma ma cosa? Non è mai stato un problema per te".

Mi risponde acida  "bhè adesso invece è un problema!"

Sbatto le palpebre confusa e le domando "perché?"

Lei sbotta infuriata "perché vedi quello la".

Non capisco perché sia cosi contrariata "ma mamma non capisco dove sia il problema".

Ha uno sguardo furente e mi dice "lui non fa per te".

Io sono sempre più sbigottita e le rispondo  "ma non lo conosci neanche".

Mi punta un dito contro  "non mi interessa conoscerlo e non voglio che tu lo frequenti".

Contrariata le rispondo "ma mamma io ..."

Non mi fa finire che mi urla contro "e da adesso, devo sempre sapere dove sei,  con chi sei e la sera entro le dieci devi essere a casa".

Inizio a urlare pure io "non sono più una bambina".

Mi butta un altro ceffone e ribatte  "finché abiti qui comando io e poi ancora sei minorenne quindi ora basta".

Mi escono le lacrime e corro in camera mia, mi metto nel mio angolo, si è così che l'ho chiamato è  stato il mio rifugio fin da piccola, ogni volta che sto male mi ranocchio li, in quel angolo di stanza nascosto dagli occhi di tutti poiché davanti c'è il letto e piango finché non riesco a rimettermi in piedi ogni volta sola,  sin da quando mio padre mi aveva abbandonato  ancora non me ne facevo una ragione, poiché mi voleva bene era sempre lì per me, poi un giorno è uscito da quella porta e non è più rientrato mi sono fatta forza e ho rialzato me stessa,  per rialzare mia madre che andò in depressione e io mi presi cura di lei e adesso lei non capiva che mi faceva male neanche lo conosceva e lo odiava senza motivo.

Dopo un po' mi squilla il telefono e rispondo
-pronto-

Dall' altra parte ritrovo Angelo
-piccola tutto bene?-

Rispondo titubante non voglio farlo preoccupare
-s_si-

Ma lui sembra non crederci
-dimmi cosa c'è ormai ti conosco e capisco quando stai male che succede?-

Sbuffo  e gli rispondo
-ho litigato con mamma-

Subito mi chiede
-come mai?-

Non voglio che non si senta accettato  -non mi va di parlarne al telefono-

Sospira e dice
-ok domani mi racconti tutto adesso cerca di riprenderti-

Faccio un lieve sorriso
-ok grazie a domani-

Lui ribatte
-se hai bisogno io sono qui a qualsiasi ora ci sono sempre per te-

La sua telefonata anche se lievemente mi è riuscita a sollevare un po' il morale, sapere che lui è qui per me mi rincuora. Proprio non riesco a capire il comportamento ostile di mia madre, ma cercherò di farle cambiare idea.

Vivo solo di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora