Capitolo 4.

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Capitolo 4: Credo Sia 'Sexy' la Parola che Cerchi

When I walk in the spot, this is what I see: everybody stops and they're staring at me.
I got passion in my pants and I ain't afraid to show it.
I'm sexy and I know it.”
- I'm Sexy And I Know It, LMFAO

Lunedì mattina il tavolo dei Grifondoro fu particolarmente silenzioso, erano tutti troppi intenti a vincere la sfida contro la stanchezza e sui visi si potevano ammirare le occhiaie più profonde; solo tre studentesse sedevano con le teste vicine e bisbigliavano rapidamente.
“E quindi?” Chiese Lily curiosa “Voglio dire, credi che ti inviterà a uscire?”
Amelia Bones si morse un labbro e alzò le spalle incerta. “Non saprei, voglio dire si è avvicinato lui e abbiamo parlato a lungo, ma...” Bevve un sorso del suo tè.
Lily annuì pensierosa, con i ragazzi era stata fortuna, ma a capirli davvero non sarebbe mai riuscita.
“E' stata una bella festa in ogni caso!” Le altre due ragazze concordarono.
Rose richiamò la sera prima alla mente: i Grifondoro si erano preoccupati di curare ogni particolare e nessuno li aveva scoperti, ballare a tempo con la musica l'aveva fatta sentire leggera e libera, aveva cancellato le minacce sui M.A.G.O. dei professori, ed era contenta per Amelia. Un ragazzo del loro anno, Luke Bryan*, battitore della squadra, si era fatto avanti e l'aveva baciata, era carino, alto e con i capelli scuri, proveniva da una famiglia di Babbani, ma erano incerte su cosa il bacio volesse significare.
“Ma se ti chiedesse di uscire accetteresti?” Amelia non aveva mai mostrato un particolare interesse per il ragazzo.
“Mmmh, direi di sì. E' molto carino, ma non ci avevo mai pensato.”
Di nuovo, Rose e Lily annuirono e sorrisero. Rose stava per fare un'altra domanda quando vennero interrotte da un'alta figura appena avvicinatasi al loro tavolo.
“Scusate se interrompo...” Malfoy ghignò e a Rose non piacque per nulla, da quando in qua Malfoy attraversava la Sala Grande per venire al tavolo dei Grifondoro?
“...Ma io e Weasley abbiamo una questione da discutere. Suppongo non mi faresti un po' di posto accanto a te vero?”
Rose stava per rispondergli che non avevano nulla di cui parlare e che sicuramente non l'avrebbe fatto sedere, ma vide la McGonagall osservarli sospettosa e quella smorfia non la convinceva per nulla; imprecando si spostò leggermente.
“Che vuoi?”
Il sorriso di Malfoy si allargò ancor più e si chinò in avanti per salutare una ragazzina del quinto anno che lo guardava languida, non fu l'unico sguardo che si posò sul ragazzo.
“Volevo informarti, Weasley, che ora le regole le dettiamo insieme.”
Rose inarcò le sopracciglia. “Ah, ma davvero?”
“Oh, assolutamente sì. Sai, è stato interessante notare come eravate silenziosi stamattina, e i vostri visi stravolti, le occhiaie, non riuscivo proprio a spiegarmelo, ma poi ho capito. Ieri sera avete festeggiato, non ho ragione?”
Lily e Amelia lo guardarono a bocca aperta, sconvolte, Rose si domandò se un pugno in Sala Grande potesse essere considerato “dare spettacolo” e guardandosi intorno si rese conto che avrebbe voluto dire espulsione diretta. La Sala Grande era attraversata da bisbiglii e tutta la scuola lanciava occhiate curiose e divertite al tavolo dei Grifondoro, non avrebbe potuto essere più evidente la loro speranza in una scenata alla Weasley-Malfoy per cominciare bene la giornata.
Maledizione, si disse Rose, maledizione a te.
Abbassando decisamente la voce e fingendo di non aver notato tutti quegli sguardi disse “E allora?”
“E allora Weasley ora giochiamo alla pari. Sono certo che se invitassi a uscire la tua amichetta con la ciocca verde lì, non esiterebbe a raccontarmi ogni dettaglio. E gli Elfi nelle cucine, non credi che a una domanda diretta della Preside risponderebbero con sincerità?” Gli occhi del ragazzo scintillarono divertiti. L'avevo detto che mi sarei vendicato Weasley, l'avevo detto.
“Cosa succederebbe secondo te se si scoprisse che la Caposcuola Weasley ha volontariamente, sono sicuro tu abbia programmato tutto, fatto in modo che i Grifondoro potessero festeggiare?”
Sarei fottuta, e tu lo sai bene. “Direi che è un pari allora.” Sputò fuori Rose, le labbra serrate.
“Esattamente.” Ghignò soddisfatto “A dopo Weasley.” Rivolse a tutte e tre un cenno, poi si alzò per tornare al proprio tavolo.
Un paio di ragazzine del secondo anno sospirarono.“Ooh, è maledettamente bello. Così misterioso.”
Rose lanciò loro un'occhiataccia e digrignò i denti “No, è solo maledettamente intelligente.”
Lily e Amelia annuirono convinte e sorprese.
“Ma come ha fatto?”
Per tutta risposta Rose sbuffò nella tazza di cereali che aveva davanti.
“Intelligente quanto lei.” Sussurrò Lily nell'orecchio di Amelia.

Non puoi essere una Weasley senza capelli rossi e un Malfoy senza arroganza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora