Capitolo 15: Non Ho il Diritto di Cosa?
“But she's touching his chest now
He takes off her dress now
Let me goI just can't look it's killing me
And taking controlJealousy, turning saints into the sea
Swimming through sick lullabies
Choking on your alibis”
- Mr Brightside, The KillersLa voce si era sparsa in fretta e sussurri e bisbigli seguirono Rose per giorni interi; per non parlare della reazione di amici e cugini, incerti se essere semplicemente sconvolti, rifiutare la realtà o accettarla e disgustarsi.
“Zabini.” Le disse Lily a pranzo, un paio d'ore dopo l'accaduto.
“Già” Rispose Rose ripensando alla faccia di Malfoy e domandandosi in quale guaio fosse mai finita.
“Zabini. Zabini-Serpeverde. Zabini-misogino. Zabini-mi-faccio-le-ragazze-e-poi-ancora-una-volta.”
“Già” Rose annuì, cercando di non intercettare lo sguardo sospettoso della cugina.
“Ma lo disprezzavi.”
Rose fece un cenno indistinto con la testa e non rispose.
“Che poi, cuginetta” Roxanne si intromise “La tua scelta è assurda. Convivi, praticamente, con il ragazzo più sexy della scuola ed esci con il suo migliore amico? Hai sbagliato tutto.”
“Il suo migliore amico è Albus, comunque. Quindi no.” Rose la corresse tentando di sviare l'argomento e di ignorare la vocina nella sua testa che continuava a ripetereRoxanne ha ragione. Roxanne ha ragione. Roxanne ha ragione.
Una ragazzina del secondo anno, che aveva ascoltato attentamente tutto lo scambio si intromise “Beh, Zabini non ha nulla da invidiare a Malfoy, certo forse i cap-”
La vocina nella testa di Rose fischiò indignata Ma per favore, non c'è paragone. Sei proprio una cretina
- Io o lei?
- Entrambe.
- Grazie.
- Sono sempre stata sincera con te.
- Certo. Ora stai anche zitta però.
- Ma, sai benissimo che ho rag-- Ssssh.
Rose tornò alla realtà, maledicendo per l'ennesima volta quella vocina.
Nemmeno Lily aveva apprezzato l'intervento. “Oooook, grazie, il tuo parere non ci interessa.” La interruppe bruscamente e ricevette un'occhiataccia offesa, che con estrema nonchalance ignorò.
“Lily, amore” Un ragazzo alto e dagli occhi scurissimi si era avvicinato al loro tavolo “Mi dispiace interromperti ma devo proprio andare.”
La ragazza gli rivolse un cenno e promise che l'avrebbe raggiunto subito, poi si voltò verso la cugina e le disse “So che c'è qualcosa sotto. Anant deve andare in India per una settimana e questo mi darà sette lunghi giorni per diventare la tua ombra.”
E se ne andò, lasciando le sue minacce nell'aria.***
“Spiegati.”
“Eh?”
“Zabini, per favore, lo sa tutta la scuola! Spiegati.”
“Ah. Nulla. Non capisco perché siate tutti così sorpresi, non ho mai fatto mistero di trovare tua cugina estremamente figa.”
Albus lo guardò incredulo “Sì ma... Pensavamo tutti scherzassi.”
“No.”
Nott si intromise nella discussione, era seduto su una poltrona della loro Sala Comune e fino ad allora era stato impegnato a leggere un libro sul Quidditch “Nessun discorsetto da fratello protettivo?”
“No, prima di tutto non sono suo fratello. Senza contare che Rose non ha bisogno di quel tipo di protezione.” Sorrise al pensiero di Rose e delle sue competenze difensive. “Ciò però non toglie che con lei dovrai comportarti diversamente.”
“Non ci riuscirà” Era stato Scorpius a parlare, appena entrato nella Sala.
“E a te che importa?” Zabini lo guardò irritato.
“Nulla, era solo una costatazione.” Malfoy si sedette su una poltrona vicina, la sua espressione ostentava indifferenza.
“Che ci fai qui comunque?” Continuò Zabini senza abbandonare il tono scocciato. “Pensavo stessi scappando dalla Eiden”“Dovevamo vederci qui prima dell'allenamento”.
Gli occhi di Zabini si dilatarono e in un lampo sparì nel suo dormitorio. Nott rise e commentò “Si è dimenticato del Quidditch! Magari l'abbiamo davvero perso, oppure sei stato tu a contagiarlo Albus, e con tua cugina fa sul serio.”
“Più che lui, mi sorprende Rose” Rispose il ragazzo, aggiustandosi gli occhiali pensoso.
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Non puoi essere una Weasley senza capelli rossi e un Malfoy senza arroganza.
FanfictionDal Capitolo 21: Dopo aver analizzato ogni singola sfumatura nei capelli di Rose, Scorpius passò a tormentarle il collo e le orecchie di baci, cercando di distrarla. "Hei." Protestò lei. "Sì?" Il tono innocente. "Mi stai distraendo." "Ma davvero?" Q...