Capitolo 30.

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Capitolo 30: Tu Mi Farai Morire Un Giorno, Rose, Te Lo Giuro.

Dear Rose,

We are not our parents – lets not repeat their mistakes.
This is our time to break traditions, cause riots and turn heads.
This is our time to be famous.

Always,
Scorpius”
- Letterstomrpotter, Tumblr.

Quando Rose uscì dalla doccia non le fu permesso fare nulla: fu seduta e preparata, rigorosamente senza specchi. Rose cominciava seriamente a pensare che questa mania di nascondere gli specchi fosse preoccupante e tentò di protestare, senza successo; ottenne solamente di potersi vedere a lavoro finito.
Quando i capelli e il trucco furono a posto, non le fu nemmeno permesso vestirsi: Lily le vietò di vedere il vestito fino a che anche Amelia e lei fossero state pronte. Fu quindi costretta ad aspettare che Lily e Amelia si truccassero e pettinassero.
Finalmente, dopo quella che le sembrò un'eternità, le due ragazze le si posizionarono davanti e le dissero che era giunto il momento: Lily quasi si mise a piangere dall'emozione e sparì per tornare con quelli che Rose scambiò per sacchi neri.
Si fermò davanti ad Amelia e le consegnò un sacco, che si rivelò essere una borsa per vestiti, poi fece la stessa cosa con la cugine, tenendo l'ultimo per sé.
“Al mio tre li apriamo.” Disse alle amiche. “Uno... Due... Tre!”
La curiosità si impossessò di colpo di Rose, la quale aprì il suo “sacco” con mani tremanti.
Il vestito di Amelia era rosa antico, decorato con perline bianche sulla vita e sulla scollatura tonda; le maniche a tre quarti, la seta finissima che aderiva alla pelle sul busto e si allargava incredibilmente dalla vita in giù, terminando alle caviglie. Le scarpe che Lily aveva scelto erano invece nere e decisamente alte, ma Amelia le infilò senza mostrare alcuna riserva.
Il vestito di Lily era verde, di un verde identicamente profondo a quello dei suoi occhi, senza spalline, lungo e stretto, con una fascia nera a sottolinearle la vita. La semplicità dell'abito era però annullata dallo spacco che partiva da davanti, dieci centimetri sopra al ginocchio e giungeva fino a terra, mostrando non solo gran parte delle gambe, ma anche le elegantissime scarpe nere.
Erano straordinarie: i capelli di Amelia raccolti in uno chignon molle, quelli di Lily lisci e sciolti sulle spalle, a contrastare con il vestito.
Meraviglioso fu invece quello che Rose si ritrovò a tenere in mano.
Lily la aiutò a infilarlo e poi finalmente fece apparire uno specchio: a Rose cadde la mascella, non riuscendo a credere a ciò che la superficie liscia rifletteva.
La ragazza dello specchio appariva femminile e misteriosa: gli occhi erano stati sottolineati da una semplice linea nera, sia sotto che sopra, le ciglia sapientemente allungate e le labbra colorate di rosso intenso. I capelli le ricadevano sciolti sulla schiena in onde perfettamente disegnate, due ciocche tirate indietro delicatamente e fermate con una forcina argento.
Il vestito, però, superò ogni aspettativa di Rose, confermando e riconfermando il talento di Lily in materia.
Era di un nero lucido, lunghissimo: senza maniche e con una piccola scollatura tonda che lasciava intravedere la linea del seno davanti, dietro si apriva a mostrare la schiena perlacea per richiudersi qualche centimetro sopra al sedere. Un paio di spalline sottili le disegnavano le spalle, una fascia argentata le sottolineava il seno e poi il tessuto le ricadeva sul corpo con morbidezza e leggerezza.
Infilò le scarpe decoltè scelte da Lily, che, dello stesso colore della striscia di seta sotto il seno, rigorosamente alte, rimanevano nascoste sotto il vestito, il quale sfiorava il pavimento con delicatezza.
Rimase immobile davanti allo specchio, perplessa, osservando la ragazza dello specchio, non credendo che potesse essere lei.
Lily le si avvicinò “Aspetta un secondo...” Le spostò i capelli da un lato, facendoli ricadere sulla spalla sinistra. “Ecco. Così si vede la schiena. Gli hai troppo lunghi e coprirebbero il mio bellissimo vestito: così va molto meglio.”
Rose non rispose ma si limitò ad abbracciarla e Amelia si aggiunse a loro, gli occhi lucidi.
“Non so se sarò in grado di camminare con queste” Disse Rose quando l'abbraccio si sciolse “Ma ci proverò.”
“Ti puoi appoggiare a Scorpius: secondo te a cosa servono gli uomini?” Spiegò Lily.
Rose ed Amelia risero e poi la ringraziarono per i bellissimi vestiti “Hai davvero talento Lily.”
“Sssh: è un onore. E siamo bellissime, quindi ora andiamo e stendiamoli.”
Rose la guardò “Tu mi fai veramente paura. Ma veramente tanta paura.”
Tutto quello che ricevette in risposta fu uno sbuffo esasperato che suonava molto come un 'che ingrata'.
E poi, finalmente, con un ultimo sguardo allo specchio, le tre amiche cominciarono a scendere.
 

Non puoi essere una Weasley senza capelli rossi e un Malfoy senza arroganza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora