Capitolo 8.

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Capitolo 8: Non Rende Abbastanza l'Idea, Temo.
 

First kiss
just like a drug
under your influence
take me over”

- Boom Clap, Charlie XCX

Scorpius Malfoy sentiva ogni parte del suo corpo sprizzare gioia nell'avere incastrato Weasley. Nulla al mondo l'avrebbe soddisfatto di più che sapere di crearle irritazione, e Merlino quanto doveva essere irritata ora!
Un paio di ore e si sarebbero visti, un paio di ore e avrebbe riscattato il suo premio.

Mentre entrava in Sala Grande per la cena scoccò un'occhiata al tavolo dei Grifondoro in cerca di una testa rosso fuoco, ne trovò più di una, ma nessuna sembrava possedere una massa di onde scomposte. Sentì una fitta di preoccupazione, dov'era Weasley?
Era certo lei non si sarebbe tirata indietro: Rose Wealsey aveva un forte senso dell'onore e della giustizia, era risaputo. Ma più di ogni altra cosa, Rose Weasley era orgogliosa e non avrebbe mai ritrattato o implorato.
Eppure perché non stava festeggiando la vittoria con la sua Casa?
Malfoy decise di non curarsene ancora per un paio di ore, se non si fosse presentata al turno, allora...
Ma quando mai Weasley saltava un compito da Caposcuola?
Mai. 
 

***

Rose si trovava nel dormitorio, sola. Solissima. Coricata a testa in giù sul letto cercò di soffocare le urla di rabbia nel cuscino. Per tutte le cazzo di spade di Godric! Come cazzo ho fatto a perdere la scommessa?
Non riusciva in nessun modo a capacitarsene. Dover baciare Malfoy.
Aveva saltato cena e schivato le domande curiose della cugina borbottando che si sentiva poco bene, rimasta sola si era scervellata per trovare una scappatoia. Ma non c'era.
Anche non si fosse presentata al turno della sera, non avrebbe potuto saltare le lezioni per più di un paio di giorni senza una motivazione seria, e senza dubbio non era malata.
Urlando ancora una volta, si alzò. Decise che sarebbe andata in biblioteca a leggere fino all'ora X.

***

Il libro che aveva trovato era davvero interessante, era stato scritto da un Mangiamorte rinchiuso ad Azkaban dopo la Seconda Guerra Magica e raccontava cosa volesse dire vivere con Voldermort. Rose rabbrividì al pensiero, voleva dire nulla di buono.
Guardò l'orologio e si rese conto dell'ora: sette e cinquantasette, infilò il libro nella borsa e uscì.
Si era appena chiusa la porta alle spalle quando lo vide girare l'angolo e fu colpita da un'ondata di rabbia tanto intesa che per qualche secondo perse la vista di ciò che la circondava.
Malfoy si fermò a qualche passo di distanza e la guardò ghignando “Weasley” Accompagnò il tutto con un cenno del capo.
Rose pensò che l'avrebbe strozzato, oppure azzannato. Azzannato alla gola, proprio lì dove pulsava la vena della vita. Un piccolo morso.
Non gli rivolse la parola e si incamminò, diretta al settimo piano come d'abitudine.
“Weasey, puoi anche fingere di ignorare la questione, ma sappiamo benissimo entrambi che non ignori un bel niente.” Scorpius fece una pausa d'effetto. “Per cui, che ne dici di procedere all'analisi del premio?” Dovette trattenersi dal riderle in faccia, l'espressione di lei era così eloquente.
Rose inspirò a fondo e poi digrignò i denti “Ok. Ma avrei un paio di regole da stabilire.”
Lui inarcò un sopracciglio. “Non credo tu sia nella posizione di dettare regole.”
“Non hai mai specificato le modalità, Malfoy” Toccò a lei sorridere.
Dannazione. Ora cosa si inventa?
“Ciò che vorrei, Malfoy, è che la... la questione venisse risolta nella maniera più discreta possibile. E in fretta. Togliamoci il pensiero, eh?”
“Weasley, non te lo toglierai per un po' il pensiero.”
Rose cercò di trattenersi dall'ucciderlo.Pensa a qualcosa di felice, qualcosa di bello, qualcosa di tranquillo... Un bel pomeriggio di pioggia al calduccio con un libro... Ah, meglio.
“Ti sbagli. Comunque. Suggerirei un'aula chiusa. Un incantesimo silenziatore. E che la cosa non esca al di fuori di lì.” Si girò a guardarlo e fece un passo nella sua direzione. “Malfoy, se dovessi anche solo avere il sentore che qualcuno oltre a me e te è venuto al corrente della scommessa, o del suo esito... Non esiterò a farmi espellere. Ma prima affonderò la tua Casa e poi ti porterò con me.”
“Mi stai minacciando, Weasley?”
“Senza dubbio. Sono contenta che il tuo minuscolo cervellino ci sia arrivato.”
Scorpius passò sopra al commento poco delicato e continuò a perlustrare i corridoi cercando una maniera per incastrarla a sua volta. Non trovava nulla.
Si stavano avvicinando a un piccolo sgabuzzino per le scope quando sentirono una serie di sussurri eccitati, un forte bang seguito da un'esclamazione di dolore. I due si guardarono: senza dubbio una coppietta, andavano sempre a cercare nascondigli così stupidi e poi, non stavano mai zitti.
Rose si posizionò davanti alla porta “Alohomora
Le porte scattarono aperte, due ragazzi con i vestiti assai sgualciti e i capelli in disordine si guardarono attorno ansiosi e notati i due Caposcuola arrossirono colpevoli.
Scorpius ghignò divertito “Non sapevo metessi il lucidalabbra, Scamandro.”
“5 punti in meno a Corvonero, Lorcan e 5 punti in meno a Tassorosso, Winds.* Che non vi facciate più beccare.” Anche Lorcan ci si è messo? Ma nessuno pensa ai M.A.G.O.?? 
Malfoy, ancora divertito, li spedì a letto.
Ripresero a controllare i corridoi e dopo qualche secondo lui interruppe il silenzio “Sai Wealsey, potremmo provare anche noi in uno sgabuzzino... Ou!”
Rose, che camminava qualche passo più avanti, aveva puntato la bacchetta dietro di sé e, senza girarsi o pronunciare verbo gli aveva immobilizzato il braccio.
Finite Incantatem” mormorò Scorpius progettando vendetta. E poi si illuminò, sapeva come imporre a Weasley qualcosa.
“Ehm Weasley...”
“Che vuoi ancora? Non ti è bastato il braccio?”
“Nulla, volevo solo essere certo che conoscessi il significato di bacio: devi corrisponderlo Weasley, non ho chiesto di baciare un manico di scopa. Per cui cerca di avere un ruolo attivo, eh?”
La vide irrigidirsi e comprese che la ragazza aveva progettato esattamente quello; si complimentò con il suo cervello in silenzio.
Nel corso della serata rovinarono i piani di un'altra coppietta, due Serpeverde e ritirano un pacco sospetto proveniente dai Tiri Vispi Weasley. Il resto del turno passò nel silenzio più totale ma entrambi percepirono la tensione aumentare, aumentare ogni secondo che passava e il compito volgeva al termine.
Ritornati davanti alla Biblioteca si studiarono qualche secondo e poi Malfoy si appoggiò allo stipite della porta inarcando un sopracciglio. Rose sospirò “Muoviamoci, l'aula più isolata che troviamo.”
Cercarono per qualche minuto e Rose trovò un'aula in fondo a un corridoio del terzo piano. Scorpius si scostò per farla passare, mormorando un ironico 'prima le donne' e ricevendo in cambio un pugno nel fianco che sfortunatamente per la ragazza non gli fece alcun effetto.
Rose sigillò la porta e si curò di silenziare la stanza poi si girò, lui si era appoggiato alla cattedra e la guardava in attesa. Si avvicinò fino a che a distanziarli ci fosse meno di un passo e lo fulminò con gli occhi azzurri “Se porterai questa cosa oltre lo stretto necessario, farò in modo che tu non possa più avere figli.”

Lui sogghignò e riempì lo spazio che li divideva. Ormai si fronteggiavano.
Era parecchio più bassa, ma la testa era rivolta verso di lui e avrebbe potuto contarle ogni singola ciglia; inspirò e fu nuovamente colpito dal profumo di rose che emanava, che cliché, pensò. Ma poi uno sguardo di morte incontrò il suo e allora finalmente si decise ad abbassarsi.

Rose si preparò a pagare per essere stata tanto stupida da scommettere un bacio.
Ma accadde in un secondo, le loro bocche si toccarono e lei chiuse gli occhi.
Scorpius premette con più forza le sue labbra su quelle di lei e la sentì reagire. Rose socchiuse leggermente le sue e fu trascinata in un mondo senza pensieri, non riusciva a concentrarsi, a focalizzare.Percepiva solo le labbra morbide di lui e il suo profumo: Scorpius Malfoy sapeva di menta, forte menta. Il suo profumo era indefinito, era intenso ma semplice, decisamente maschile ma non le ricordava nessuna di quelle robe che andavano tanto di moda ora, e la catturò.

Il sapore di cioccolato che aveva percepito la prima volta tornò a colpirlo forte e lo spinse ad avvicinarsi di più: le passò un braccio intorno alla vita e posò l'altro sul fianco con leggerezza. La sentì sospirare e all'istante fu attraversato da un brivido, la sollevò leggermente verso di lui.
Rose seguì il movimento senza esitare, concentrandosi solo sulle labbra calde che la toccavano, e sul calore che l'avvolgeva.
Un secondo, un minuto, forse un'ora dopo, non lo seppero mai, si staccarono per riprendere fiato e allora la realtà li schiaffeggio con forza.
Rose realizzò dove si trovava e chi ancora la stringeva, tutto quello che riuscì a dire fu “Oh cazzo.”
“ 'Oh cazzo' non rende abbastanza l'idea, temo.” Cosa diavolo è successo?
Si guardarono per qualche secondo senza parole, entrambi con occhi sconcertati.
Fu di nuovo Rose a spezzare il silenzio “C-credo che dovrei.. dovrei andare insomma.”
Scorpius fu solo in grado di annuire.
Rose si diresse verso la porta, si girò a guardarlo ancora una volta, poi corse senza fermarsi finché non raggiunse il quadro della Signora Grassa.
Entrò nella Sala Comune, inspirò e si lasciò scivolare per terra senza forze.

* Inventato e assolutamente senza importanza per la nostra storia.

Non puoi essere una Weasley senza capelli rossi e un Malfoy senza arroganza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora