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Shawn mi riaccompagna a casa con la sua auto, per tutto il viaggio restiamo in silenzio nonostante io voglia porgli ancora molte domande su Cameron e questa sua presunta nuova ragazza.
"Starai bene?" mi chiede preoccupato
"Me la caverò, come sempre" rispondo rivolgendogli un mezzo sorriso. Shawn mi abbraccia ed io chiudo gli occhi, felice di avere un migliore amico così dolce e comprensivo, vorrei che Abby lo capisse invece di scappare sempre via da lui.
Scendo dalla macchina e cammino verso la porta d'ingresso, rimango immobile quando noto che è già aperta, sento dei rumori provenire dall'interno.
Mi volto ma Shawn è già andato via, non posso chiedergli aiuto quindi entro in casa da sola. Mi guardo intorno, alcuni libri si trovano a terra ed anche i cuscini, qualcuno ha distrutto il mio salotto
"Cameron" dico vedendolo di fronte a me, mentre cerca di sistemare qualcosa
"Megan, grazie a Dio stai bene" corre ad abbracciarmi ma io indietreggio
"Che hai fatto? Perché il mio salotto è in queste condizioni?" dico arrabbiata
"Io non c'entro, quando sono arrivato era già tutto così...Pensavo ti avessero fatto del male" dal tono della voce sembra essere sincero, ma io non mi fido di lui
"Devo chiamare la polizia, e tu devi andartene" prendo il mio cellulare e digito il numero impaziente, Cameron mi guarda dalla testa ai piedi e per un secondo posso notarlo sorridere, quanto mi è mancato vederlo così, sono proprio una stupida!.
Termino la chiamata e torno dal ragazzo che tanto mi è mancato in quest'ultimo anno, non posso fare a meno di sorridere nel vederlo mettere in ordine
"Che ha detto la polizia?" mi chiede
"Le solite cose, deve essere stato Christian prima ci siamo incontrati e non è stato bello" rispondo annoiata
"Avrei dovuto picchiare quello stronzo anni fa" dice Cameron con disprezzo
"Oppure dovresti lasciare perdere, non fai più parte della mia vita" dico sicura
"Giusto, adesso è Nash il tuo nuovo ragazzo, spero che vi divertiate insieme voi due" dice guardandomi freddamente
"Allora è per questo che ce l'hai con me, l'ho capito ieri da come mi hai guardata"
"Ti sei messa con lui?" dice avvicinandosi di qualche passo a me
"No, ed anche se fosse non ti riguarderebbe"
"Non avrei dovuto mollarti, Samantha come sta?" posso notare la tristezza nei suoi occhi, poverino mi fa quasi pena...Quasi
"Bene, per quanto possa stare bene una bambina senza un padre. Ci hai abbandonate Cameron, ed io non riesco a guardarti senza provare rabbia o dolore"
"Mi dispiace" riesce solo a dire
"JJ e Bella mi hanno detto che ti sei preso un appartamento, con la tua nuova fidanzata"
"Barbara, sì lei è...Carina" lo guardo divertita, come può essere così immaturo?
"Carina eh" dico ridacchiando
"Ed educata, lei ha dei principi seri"
"Anche io, il primo è buttarti fuori da casa mia, il secondo è chiudere la porta ed il terzo...Non vederti mai più" lo prendo in giro, anche se vorrei fosse davvero così
"La solita Megan" dice guardandomi
"Il solito Cameron" rispondo facendo altrettanto, è strano vedere come in un anno non sia cambiato niente tra di noi, le emozioni che provo nel vederlo di fronte a me sono sempre le stesse, intense e distruttive.
"Bella aveva detto che non saresti venuto a trovarmi" dico interrompendo il silenzio che si era creato tra di noi
"Cosa? Perché?"
"Hai una nuova vita adesso"
"Pensavi davvero che io non...Come puoi crederlo anche solo per un secondo?" mi guarda negli occhi con insistenza. Sto per rispondere quando la porta viene aperta, Samantha e Nash entrano in casa mano nella mano
"Papà" grida lei correndo subito ad abbracciare Cameron, che non aspetta molto a ricambiare
"Cameron, che sorpresa" dice Nash contento di vederlo, so che non hanno smesso di parlarsi neanche un secondo via chat
"Già, che sorpresa" dico io poco entusiasta
"Piccola, sei diventata più alta lo sai?" dice Cameron sorridendole
"La mamma dice sempre che sono bassa come lei" risponde Sam ridacchiando
"La mamma non capisce niente"
"Ok, basta così, perché non andiamo in cucina a cenare" dico interrompendo questa scenetta abbastanza fastidiosa
"Sì, voglio pollo con patate" dice Samantha battendo le mani, intanto Nash e Cameron si abbracciano e sorridono a vicenda, non potrebbe andare peggio.
Dopo cena Cameron mette Samantha a letto, ed io mi fermo a guardarli dalla porta
"Perché sei stato via tanto?" chiede lei triste
"Ho avuto alcuni problemi, ma adesso non vado da nessuna parte...Lo sai che ti voglio bene"
"Lo so" risponde Sam timidamente. Cameron le sorride poi mi rivolge il suo sguardo, in risposta me ne vado disperata, le sue bugie non mi convincono più ormai.
"Nash, non allarmarti ma qualcuno si è introdotto in casa nostra" dico una volta scesa in cucina
"Che?" Nash assume un'espressione sconcertata
"E me lo dici solo ora"
"Prima c'era Samantha e non voglio spaventarla"
"Forse è meglio andare da tua madre per un po'"
"No" ci interrompe Cameron
"Scappare non è la soluzione adatta, poi ci sono io adesso"
"Ora sì che posso stare tranquilla" dico sarcastica
"Cameron, scusa ma tu sei la persona meno indicata per aiutarci" dice Nash
"Credevo che almeno tu fossi mio amico, hai perso la fiducia in me?"
"Non l'ha mai avuta" risponde Megan al suo posto
"Ok, ho capito me ne vado...Ma ti prego chiamami se hai bisogno di qualcosa" mi dice evidentemente preoccupato, lo guardo negli occhi per alcuni istanti poi annuisco. Cameron esce di casa lasciandoci soli
"L'abbiamo trattato male" dice Nash appoggiando i gomiti sul tavolo
"Non è vero, sono stata fin troppo gentile con lui"
"Lo ami ancora?" chiede senza guardarmi
"Cosa?"
"Ti ho chiesto se lo ami ancora"
"No" dico poco convinta, mi chiedo se riuscirò a dimenticarlo prima o poi, se troverò qualcuno in grado di amarmi come lui...In grado di farmi provare le stesse emozioni
"Allora perché ti comporti in questo modo?"
"Perché mi ha spezzato il cuore, Madison ha fatto lo stesso con te no?"
"Non nominare Madison" si alza da tavola e mi guarda con aria minacciosa
"Che c'è? La ami ancora?" sta volta sono io a sfidarlo, in un anno di convivenza non ho mai avuto una discussione con Nash, invece da quando Cameron è tornato va tutto a rotoli, perfino la nostra amicizia.
"Fottiti" risponde prima di uscire dalla stanza, dando un colpo alla sua sedia. Sbuffo arrabbiata e mi appoggio con la schiena al frigo, portandomi entrambe le mani nei capelli che adesso sono corti fino al collo, quando ho tagliato i capelli è stato come tagliare anche una parte della mia vita, quella peggiore.
Il giorno dopo porto Samantha a scuola, Nash non mi ha neanche salutata questa mattina e forse capisco il perché, ho esagerato ieri.
"Fammi una promessa piccola Sam, non innamorarti mai" dico mantenendo le mani sul volante
"Perché?"
"Non farlo e basta"
"Ok" risponde convinta, rido sottovoce e scendo dall'auto accompagnandola nella sua classe
"Megan Johnson" mi ferma la sua insegnante, una donna bassa dai capelli neri e gli occhi scuri, con degli occhiali a bottiglia sul viso
"Sì" dico fermandomi
"Volevo solo dirle che ho apprezzato la sua pubblicità sugli hot dog, mio figlio l'adora...Si chiama Max"
"Oh, grazie davvero" rispondo fingendo un sorriso, sono stanca di essere la ragazza degli hot dog
"Dovresti venire al parco con Samantha qualche volta, è lì che lo porto a giocare"
"Sono una donna molto impegnata" mento
"Ah, certo lo immagino, la chiamano spesso per le pubblicità?"
"Sempre" mento ancora
"Ma adesso sto lavorando ad un film, la notte dei morti...Sarò la protagonista" e come se non bastasse, mento di nuovo
"Wow, spero mi inviterà alla prima" dice la donna entusiasta
"Lo consideri fatto" sorrido cordialmente poi torno verso l'auto di Nash, sono passati cinque anni e non mi sono ancora decisa a comprarne una tutta mia.
Guido fino all'università di Abby, dove mi aspetta in cortile mentre parla con un uomo sulla trentina dall'aspetto curato
"Abby" la chiamo avvicinandomi a lei
"Megan, ti presento il mio professore di letteratura, James Gordon" dice Abby con un sorriso stampato sulle labbra. James mi guarda interessato
"Salve signor Gordon" dico allungando una mano verso di lui che me la stringe senza esitare
"Chiamami James, mi piace avere un tono confidenziale con le persone" risponde James sorridendomi
"Ok, James" ricambio il suo sorriso
"Ahcm" Abby ci interrompe tossendo, più forte del dovuto
"Tutto bene?" le chiede James preoccupato
"Tutto fantastico, comunque sarei molto contenta di partecipare ai suoi corsi privati...James"
"Per favore mi dia del lei, con i miei studenti sono molto diplomatico" non mi trattengo dal ridere nel vedere l'espressione di Abby incupirsi
"Capisco" risponde offesa
"Come mai non frequenti qui?" mi chiede poi James guardandomi
"Ho una bambina di soli tre anni, devo pensare a lei"
"Che peccato, mi sarebbe piaciuto averla nei miei corsi"
"Che peccato già, quando iniziamo le lezioni private?" interviene Abby
"La settimana prossima" risponde il professore annoiato
"Perfetto, io sono libera di giovedì...Possiamo vederci a casa mia o al parco"
"Oppure in classe, è lì che tengo le lezioni" dice James serio
"I banchi sono ottimi per studiare" dice Abby toccandosi una ciocca di capelli, non posso guardare una scena simile
"Sì infatti, ci vediamo dopo...E spero di rivederti Megan" mi saluta con un occhiolino e se ne va, senza rivolgere uno sguardo ad Abby
"È cotto di me" dice lei convinta
"Andiamo a mangiare idiota" dico trascinandola via, non posso crederci che sia accaduto davvero, ma a quanto pare Abby ha davvero dimenticato Shawn.

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