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Aspetto che Samantha si addormenti e scendo in cucina, dove Nash barcolla tenendosi al tavolo
"Nash, stai bene?" chiedo preoccupata
"Sono stato meglio, credo di aver esagerato con il vino" dice lui camminando verso di me, per un attimo penso stia per cadermi adesso ma per fortuna non accade
"Lo vedo, perché hai bevuto? Non starai ancora male per Madison?"
"Può darsi, sono stanco di soffrire a causa della donna che amo...È insensibile non trovi?"
"Sì, molto insensibile. Vieni che ti metto a letto" dico poco interessata
"No, non voglio dormire" Nash mi afferra per un braccio e mi attira di più a sé
"Che fai?" rispondo agitata, il suo corpo è troppo vicino al mio in questo momento e la sua presa è forte su di me, di certo non è più il ragazzino con cui uscivo anni fa
"Lo sai che hai davvero dei bellissimi occhi?" dice toccandomi una ciocca di capelli
"Lo so, ma che c'entra?"
"Megan, io non te l'ho mai detto ma un tempo ti amavo davvero, avevo solo sedici anni ma ci tenevo a te...Forse anche più di Cameron, perché hai preferito lui a me?"
"Andiamo Nash, non c'era intesa tra di noi" provo a farlo ragionare, parla in questo modo solo perché è ubriaco
"Non ti sei mai lasciata toccare da me"
"Dobbiamo parlarne adesso? Mentre sei ubriaco?"
"Poi non troverò più il coraggio"
"Meglio così" posa un dito sul mio labbro inferiore e lo accarezza, guardandomi dritta negli occhi. Non mi ero mai accorta di quanto azzurri fossero i suoi, forse perché non mi sono mai soffermata davvero sulle persone che mi circondano, a parte Cameron ovviamente, ho sbagliato tutto nella mia vita.
"Ascolta..." mi interrompe
"Non dire niente, shhh" avvicina le sue labbra piano alle mie, finché non si sfiorano. Resto in silenzio e chiudo gli occhi lasciando che lui mi baci, mi irrigidisco non appena tenta di introdurre la lingua nella mia bocca, non so quali siano le sue intenzioni ma non andrò oltre ad un semplice bacio. Lo allontano dopo alcuni secondi e sorrido imbarazzata dalla situazione
"Buona notte" dice Nash cadendomi addosso
"Buonanotte" rispondo ridacchiando, poi lo trascino sul divano e sospiro. Questa non ci voleva, perché sono stata così stupida da lasciarmi baciare? Tra l'altro non ho provato nessuna emozione, solo una strana malinconia, Nash è mio amico e non voglio rovinare il nostro rapporto, spero che domani non ricordi niente.
Mi sveglio a causa di alcuni rumori provenienti dalla cucina, mi sembra di sentire la voce di Cameron ma spero si tratti solo di un'allucinazione dovuta al bacio di ieri notte.
Entro in cucina e tutte le mie paure si trasformano in realtà. Cameron è seduto a tavola con Samantha e Nash, ancora scosso dalla notte precedente
"Giorno" li saluto coprendomi il volto con una mano
"Guarda che ti vedo lo stesso" risponde Cameron divertito
"Oh davvero? Non l'avrei mai detto" mi appoggio con il gomito al bancone della cucina ma lo manco per qualche centimetro, rischiando quindi di cadere a terra davanti a tutti
"Mamma, sei divertente" ride Sam, Cameron fa lo stesso
"Ah" sospiro e mi preparo una tazza di caffè, per poi portarmelo alla bocca e berlo tutto d'un sorso, scottandomi la lingua
"Cazzo" impreco arrabbiata
"Non si dice" risponde Samantha puntandomi un dito contro
"Già Megan, non usare certe frasi con la bambina" dice Cameron guardandomi malizioso
"Vado a vestirmi" rispondo irritata, ignoro del tutto Nash visto che non mi ha neanche notata, sono convinta che sia la cosa migliore, ciò che è accaduto la scorsa notte non deve ripetersi mai più.
Sono in auto con Cameron e Samantha, già proprio così...Ed io che pensavo non mi avrebbe più rivolto parola dopo il modo in cui gli ho parlato ieri, eppure siamo proprio qui, insieme nella stessa auto e lui parla con la piccola Sam come se non fosse successo proprio niente. Lo guardo con un sorriso sulle labbra mentre scherza con lei, è dolce da parte sua preoccuparsi per una bambina che non gli appartiene, Cameron commette tanti errori ma allo stesso tempo ci sono dei lati positivi in lui
"Mi hai fissato tutto il tempo" dice una volta portata Samantha in classe
"Già, l'ho fatto" rispondo sincera, ormai mi ha beccata
"Sono così bello oggi?"
"Non è per quello, solo che...Ti trovo dolce con Sam"
"A volte so essere proprio uno zuccherino"
"Ed io ti amo per questo" si irrigidisce nel sentirmelo dire, cos'ho fatto?. Devo sviare il discorso prima che possa rispondere in qualsiasi modo
"Non in quel senso ovviamente, ti amo come persona, sei un tipo ok" dico dandogli un colpo al braccio
"Ok? Solo ok? Sono tutto ciò che puoi desiderare Meggy" risponde con un sorriso, avvicinandosi di più a me che indietreggio contro la macchina istintivamente
"Bella la tua nuova auto comunque, non l'avevo notata bene prima" dico nel tentativo di cambiare discorso
"Chi se ne frega della macchina, la moto è molto meglio...E sai perché?" mi chiede avvicinando di più il suo corpo al mio, sento il suo respiro caldo su di me adesso
"Perché?"
"Perché l'abbiamo presa insieme" dice con voce più profonda, contro le mie labbra. So perfettamente a che gioco sta giocando e non gliela darò vinta, non l'ho mai fatto
"Credevo non ci stessi provando con me"
"Due giorni fa no...Adesso sì" scuoto la testa disperata e poso una mano sul suo petto in modo da allontanarlo da me, utilizzando tutta la forza di volontà che mi resta, devo smettere di desiderarlo così costantemente, ho ancora un minimo di ritegno.
"Ti va di venire con me in un posto?" dice dopo alcuni secondi di silenzio
"Dipende dal posto"
"Il mio appartamento"
"Con la tua ragazza? No grazie"
"Ho chiuso con Barbara, tra noi due non c'era feeling" lo guardo sorpresa
"Ed io dovrei crederci?"
"Sono serio, mi hai fatto capire che stare con qualcuno solo perché lo vuole tuo padre è sbagliato, l'amore vero invece...Quello è insostituibile" posso scorgere sincerità nella sua voce
"Sono contenta che tu abbia aperto gli occhi, spero troverai la donna della tua vita prima o poi"
"La sto guardando adesso" risponde deciso, puntato i suoi occhi scuri nei miei
"Forte" è l'unica cosa che riesco a dire, non so neanche per quale motivo
"Forte, ora ci vieni con me?" "Ok, ci vengo" dico esasperata dalla sua insistenza
"Bene, sali a bordo piccola" dice entusiasta
"Non farlo" rispondo guardandolo di traverso, lui ride e sale in macchina. Resto alcuni istanti ferma davanti allo sportello poi rido anche io ed entro in auto, evitando di pensare al suo sguardo puntato su di me.
Mi porta a casa sua, non posso credere che gli scatoloni siano ancora sparsi in giro, Cameron è proprio un disastro
"Ho riflettuto su Armando e sul nostro incidente, ed ho incominciato a fare delle ricerche" inizia Cameron muovendosi impacciato verso la cucina
"Guarda" prende dei fogli e li butta sul tavolo con noncuranza, sono vecchi fascicoli su Armando ed alcune notizie prese da internet
"Il giorno della morte di Karl Armando si trovava in Europa, sono riuscito a rintracciare la sua carta di credito" continua lui "il fatto che tu abbia tutta questa roba mi spaventa, lavori per la CIA adesso?" dico sarcastica, anche se non più di tanto
"No, solo per Bob Dallas" risponde Cameron rivolgendomi un'occhiata veloce. Scuoto la testa e riprendo a guardare i vari documenti, a quanto pare non può essere stato Armando ad uccidere Karl, ma allora chi?
"Non dirlo ancora ad Abby o Nash, potrebbero impazzire"
"Non lo farò, per adesso" sottolineo l'ultima parte della frase
"Mi va bene anche così, e tu mi devi ancora una cena lo sai?" mi guarda con un mezzo sorriso sulle labbra
"Credo di aver cambiato idea"
"Andiamo Meggy, non puoi sfuggirmi ancora a lungo" chissà perché mi sembra quasi una minaccia, lo guardo di traverso e sospiro irritata
"Ok, una sola cena poi mi lascerai in pace"
"Chiamo Nash per badare alla bambina" risponde soddisfatto, vorrei tanto togliergli quel sorriso così fastidioso ma bello allo stesso tempo, eppure non posso evitare di perdermi a guardarlo. si allontana per chiamare Nash ed io resto da sola nella stanza, mi soffermo sulla foto raffigurante Armando e provo un dolore nel petto, ricordo ancora come ha ucciso Sammy al mio posto tre anni fa, come è morto tra le mie braccia mentre stringevo la sua mano, lo odio per ciò che gli ha fatto. Trattengo una lacrima e mi ricompongono coprendo quel orrenda foto, non voglio più guardarlo.
"Hey" Cameron mi tocca una spalla
"Sto bene, stavo solo pensando"
"Non devi preoccuparti, Carlos ed il resto della polizia lo stanno cercando, non permetteranno che ci faccia ancora del male" mi rassicura
"Non ho paura di Armando, ma di quello che potrebbe fare a Samantha o...A te" mi volto verso di lui ritrovandomi con il volto a pochi centimetri dal suo
"Me la caverò" risponde sorridendomi dolcemente. I momenti passati insieme mi tornano alla mente, i nostri baci e le nostre promesse, il suo corpo contro il mio, non voglio nient'altro adesso, solo sentirlo ancora su di me. Lo bacio di colpo, toccandogli il retro del collo e muovendomi contro di lui. Lo sento gemere sotto il mio tocco ed afferrare entrambi i miei fianchi, lasciando nelle mie mani l'intero controllo. Non aspetto molto a baciarlo con passione, facendo in modo che le nostre lingue entrino in contatto, so perfettamente che una volta terminato questo bacio...Non me ne pentirò affatto, anzi vorrò ancora provare le stesse emozioni.
"Megan" mi ferma con il fiato corto
"Sei sotto effetto di stupefacenti?" mi chiede sorpreso
"No, ma che" rispondo ridendo
"Quindi mi hai baciato di tua spontanea volontà?" annuisco. In pochi secondi mi ritrovo sopra al tavolo, Cameron ha ripreso a baciarmi con più foga di prima, le sue mani ispezionano il mio corpo come se avesse dimenticato ogni minimo dettaglio di esso, sta volta sono io a gemere nel sentirlo baciare il mio collo. Avvolgo le braccia intorno al suo collo e mi lascio trasportare da ogni singola emozione, non voglio dimenticare niente di questo istante, proprio niente.

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