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La conversazione con John mi ha irritata fin troppo, per calmarmi decido di contattare Madison ed Abby e di organizzare una delle nostre serate tra donne.
"Vi arrabbiate se invito anche Bella" dice Madison una volta raggiunto il locale
"Ah... Sì" rispondo con poco sarcasmo
"Troppo tardi allora" dice lei sorridendo in modo innocente, mentre Bella si avvicina a noi con un abito rosa e corto, molto aderente
"Ragazze, perché siete vestite da suore? Non stiamo mica andando in chiesa" dice Bella ondeggiando i fianchi, devo ammettere che invidio la sua disinvoltura "Questo é l'abito più scollato che aveva nell'armadio" risponde Abby offesa
"Strano, il mio era quello meno scollato. Comunque, andiamo a divertirci" grida Bella buttandosi subito in pista. Guardo Madison infastidita ed in risposta ottengo un altro dei suoi sorrisini, sa bene di aver commesso un grande errore invitando Bella Smith.
Ho bevuto almeno cinque bicchieri di whisky ed incomincia a girarmi la testa, non reggo più l'alcol come una volta. Abby é l'unica sobria tra di noi ma nonostante ciò si impegna a ballare con qualsiasi ragazzo le capito davanti, deve essere uno di quei meccanismi che si attivano una volta che vieni rifiutata da qualcuno, nel suo caso si tratta del povero professor James Gordon. La musica é assordante e non riesco a sentire cosa sta cercando di dirmi Madison, sembra piuttosto preoccupata. La ignoro e mi avvicino a Bella cadendole quasi addosso
"Ti senti bene?" mi chiede preoccupata
"Affatto, devono avermi messo qualcosa nel drink"
"O forse hai bevuto troppo, nessuno é perfetto...A parte me ovviamente"
"Sono seria Bella" alzo il tono della voce
"Ok, Tu hai bisogno di rilassarti, vieni con me" mi prende per mano e mi porta su un divanetto, sedendosi poi accanto a me.
"Restiamo qui capito?"
"Come vuoi, anche se non capisco tutta questa gentilezza da parte tua"
"Sei la sorella del mio orsetto gommoso, non credo mi aiuterebbe molto trattarti male"
"Ti preferivo prima, quando mi chiamavi troia e ti sentivi superiore a tutti quanti...Eri molto più divertente" non ho la minima idea di cosa io stia dicendo, ma rido lo stesso.
"Che combinate?" dice Madison avvicinandosi a noi con un bicchiere tra le mani
"Megan ha bevuto troppo" risponde Bella
"Bugiarda, qualcuno deve avermi drogata...Mi sento strana lo giuro" mi difendo
"Se Armando é qui lo troveremo" dice Madison sicura prima di guardarsi intorno con attenzione.
"Non vedo nessuno di sospetto, torno a ballare" continua lei tornando verso Abby, sospiro disperata
"Armando, se sei qui mostrati a me" grido allargando le braccia. Bella spalanca la bocca scioccata dal mio gesto
"Mi hai sentita stronzo? Fatti vedere, o hai troppa paura" grido ancora, per fortuna nessuno mi nota visto l'alto volume della musica
"Stai dando di matto...E mi diverte da morire" dice Bella ridacchiando
"Lo vedi, Armando é solo un fifone, ce l'ha con me perché ho ucciso il suo migliore amico ma non ha il coraggio di affrontarmi, chissà magari aveva una cotta per Chris, forse non era ricambiato e adesso sta sfogando la sua rabbia repressa su di me. Beh sai che ti dico, fottiti Armando, fottiti" le mie grida si fanno sempre più forti finché non sento un dolore acuto allo stomaco, sto per vomitare.
Corro fuori seguita da Bella e mi appoggio ad una macchina, non so neanche a chi appartenga
"Hai già finito?"
"Ho appena iniziato" rispondo stordita
"Megan dovresti andare a casa, se vuoi chiamo Cameron" la interrompo prima che possa prendere il suo cellulare
"Non ci provare, Cameron Dallas non può aiutarmi, al massimo é lui ad aver bisogno d'aiuto...Quel ragazzo ha seri problemi, mi chiedo come abbia fatto a perdonarlo dopo sorriso d'acciaio, andiamo mi ha rovinato l'infanzia, che stronzo" perché sto dicendo ciò? Non lo penso davvero
"Mi hai strappato le parole di bocca" dice lei divertita
"Tu non sei da meno troia, ho sempre voluto chiamarti così...Troia, troia, troia, troia...É divertente dirlo" scoppio a ridere
"Sei proprio una troia Bella Smith, non perché sei andata con tutti i ragazzi della scuola sai quanto me ne frega, ma perché mi hai rovinato la vita con il tuo atteggiamento da reginetta della scuola, però adesso che ci penso non siamo tanto diverse"
"Non lo siamo per niente, in realtà ti stimavo al liceo, non ti importava di ciò che pensava la gente, non ti importava di andare bene a scuola o di essere simpatica ai professori, semplicemente te ne fregavi di tutto"
"Cazzo...Facevo così schifo?" domando sorpresa
"Eri anche peggio" risponde, rido ancora e sta volta in modo isterico, sto impazzendo.
Il mio cellulare squilla tutto d'un tratto, lo prendo dalla tasca e controllo il numero, é sconosciuto
"Pronto" rispondo senza pensarci
"Sai Megan, non mi é piaciuto affatto ciò che hai detto prima su di me" la voce dall'altro capo del cellulare é fredda e distaccata
"Armando, allora c'eri"
"Ero proprio lì, tra le persone intente a ballare, e tu come un idiota non ti sei accorta di me. Pensavo che la droga avrebbe avuto un effetto più forte invece Megan Johnson se la cava sempre" Bella mi guarda interrogativa notando la mia espressione pallida
"Se eri lì perché non ti sei fatto avanti? Dimostri solo che ho detto la verità su di te"
"E tu che sei molto ingenua, molto presto sarà finita e la polizia non potrà aiutarti"
"Cosa vuoi fare? Uccidermi? Vieni pure...Sono qui"
"Megan" dice Bella agitata
"Non voglio ucciderti...Non mi servirà a niente, voglio solo provocarti lo stesso dolore che tu mi hai causato portandomi via Chris e Sammy"
"Sammy...Sammy l'hai ucciso tu, tu me l'hai portato via" grido in preda alla rabbia
"Solo perché lui mi ha impedito di ucciderti, sta attenta alla tua famiglia ed ai tuoi amici...E dormi bene, puttana" chiude la chiamata senza lasciarmi la possibilità di rispondere, se non fossi ubriaca sarei già corsa dalla polizia, ma Carlos é inutile come poliziotto, non é in grado di svolgere il suo lavoro a differenza di Karl.
Mi volto verso Bella che ha in volto dipinta un'espressione di terrore, ho superato quella fase anni fa ormai.
Mi riaccompagna da Cameron e corro subito verso la porta, ho le chiavi dell'appartamento ed in pochi secondi entro in casa, ma la scena che mi si presenta davanti é spiacevole quasi quanto la mia conversazione con Armando. Barbara e Cameron si baciano sul divano, o dovrei dire lei cerca di saltargli addosso, forse sono troppo ubriaca per rendermi conto che Cameron sta tentando di allontanarla.
"Megan" dice lui infuriato, non gli lascio il tempo di dire altro che corro via, sono troppo sconvolta per risolvere la faccenda, non riesco neanche ad arrabbiarmi. Cameron mi segue fino al giardino e mi prende per un braccio
"Posso spiegarti cos'è successo"
"Non mi interessa saperlo" rispondo spingendolo via
"Hai bevuto?" non dico niente
"Megan, dimmi che hai"
"Niente...Niente" corro via il più in fretta possibile ignorando le sue grida, sta gridando il mio nome ma non mi importa, sono convinta di svenire da un momento all'altro.

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