Passo il resto della giornata ad aiutare Abby con i preparativi per il suo matrimonio, con la speranza di non incontrare Nash...Potrei saltargli addosso in questo momento, sono proprio rimasta identica al liceo ora che ci penso...Non dovrebbe essere così.
"Guarda che non devi farlo per forza, se ti fa male la gamba" dice Abby preoccupata
"Sto alla grande, non preoccuparti" rispondo sorridendole leggermente, più la guardo e più vedo in lei il volto di suo fratello, non posso credere che mi abbia fatto una cosa simile.
"Beh, io non ce la faccio invece...Ho appena scoperto che non è stato Armando ad uccidere mio padre e...Mi sento uno schifo" dice lei lasciando cadere a tavola le tovaglie che teneva in mano fino a poco fa, la guardo rattristata
"Vorrei che non fosse mai accaduto" dico abbassando lo sguardo
"Anche io, lo vorrei così tanto" Abby posa la testa sulla mia spalla singhiozzando, non credo di averla mai vista così stravolta.
Esco dal locale dove si terrà il matrimonio e mi ritrovo Nash davanti, la rabbia torna presto in me
"Meg, come ti senti? Mi dispiace di non essermi presentato in ospedale ma..." gli tiro subito uno schiaffo, non voglio sentire le sue scuse
"Perché?" dice lui sconvolto, toccandosi la guancia
"Perché ti credevo mio amico, ed invece non hai avuto neanche il coraggio di essere sincero con me" rispondo trattenendomi dal colpirlo ancora, anche se lo meriterebbe. Senza dire altro lo sorpasso e mi dirigo alla macchina di Cameron, che ho preso in prestito per presentarmi qui, in fondo me lo deve dopo ciò che mi ha tenuto nascosto. Entro in casa e chiudo la porta con forza, Samantha disegna qualcosa sul suo quaderno mentre Cameron è fermo davanti alla porta della cucina
"Nash mi ha chiamato, gli hai tirato uno schiaffo? Sul serio?" dice lui guardandomi irritato
"L'ho fatto, e sto meglio adesso...Anche se vorrei prendere a schiaffi anche te"
"Non farlo" dice subito Cameron preoccupato, è chiaro che non vuole litigare adesso
"Senti Cam, ci abbiamo provato così tante volte ed abbiamo sempre fallito, tu non riesci ad essere sincero ed io sono...Io" dico avvicinandomi a lui, Samantha per fortuna non sembra ascoltare
"Cosa stai cercando di dirmi?"
"Che non voglio più andare avanti se non lo vuoi anche tu"
"Io lo voglio...Certo che lo voglio, ti amo, tu sei tutto per me" dice prendendo entrambe le mie mani con insistenza
"Mi hai mentito"
"Ho sbagliato, lo faccio sempre...Mi dispiace"
"Dici sempre così"
"Megan, io sono pronto a stare con te per tutta la vita se solo lo vorrai anche tu, sono stanco delle bugie tanto quanto te, prova a fidarti e dammi un'altra possibilità" guardo verso Sam con occhi lucidi, non riesco a credere alle sue parole
"Devi andartene Cameron, dopo il matrimonio di Abby ti voglio fuori da questa casa" rispondo seria in volto, Cameron si limita a mordersi il labbro arrabbiato, guardandomi dalla testa ai piedi. Mi allontano da lui e raggiungo Samantha, stringendola in un abbraccio, non so come dirle che suo padre ancora una volta dovrà andarsene, sta volta per colpa mia...Sarà la cosa più difficile al mondo.
Il giorno del matrimonio arriva ed Abby indossa il suo abito rosa, ha questo sogno da quando era piccola e non posso che sorridere nel vederlo realizzato
"Il rosa sarà sempre il mio colore preferito" dice guardandosi allo specchio
"Anche a cupcake piace molto l'abitino rosa che gli hai comprato" scherzo guardando verso di lui, sdraiato sul letto a fissarci
"È così carino" risponde Abby entusiasta, accarezzandogli la pancia
"Certo, è così carino" rido imitandola. La porta viene aperta di colpo, Elizabeth entra nella stanza e corre ad abbracciare sua figlia
"Sei stupenda Abby, lo sapevo che questo vestito era quello giusto"
"Grazie mamma, lo apprezzo molto"
"Vi lascio sole" dico sorridendo ad entrambe, per poi uscire dalla camera e scendere al piano di sotto, sono ancora molto confusa dalla scelta di Abby, conosce Carter appena e quel ragazzo è strano sotto alcuni punti di vista, ma tutto sommato...No, è semplicemente strano.
Passo davanti a Nash che mi ferma, prendendomi per un braccio
"Aspetta, dobbiamo parlare"
"Di come hai rischiato di uccidermi?" rispondo evitando il suo sguardo
"No, di quanto mi dispiace...Avrei dovuto dirti la verità ma avevo troppa paura di perderti, Madison non vuole più saperne niente di me e ci sto male, non posso perdere anche la mia unica vera amica" mi guarda negli occhi mentre lo dice, sembra essere sincero ma ciò non mi aiuta affatto, anzi complica la situazione
"Non puoi chiedermi di perdonarti adesso, ho bisogno di più tempo"
"Hai tutto il tempo che vuoi, però...Ti prego, non odiarmi Megan" mi supplica quasi
"Non ti odio, non ne sarei capace" dico sincera, rivolgendogli un mezzo sorriso. I suoi muscoli si rilassano e ricambia il mio gesto, per poi abbracciarmi stringendomi più forte del dovuto, vorrei tanto ricambiare il suo abbraccio ma sento di non essere pronta, non ancora. Usciamo di casa e Cameron si trova proprio davanti a noi, per mano tiene Samantha, vestita con un abito bianco ricoperto di fiori, deve essere stata mia madre a decidere il suo abbigliamento. Li guardo entrambi sorpresa, Cameron è proprio elegante in smoking, non come al liceo, adesso è tutto diverso. Mi avvicino a loro seguita da Nash e resto in silenzio, non saprei cosa dire in ogni caso, sono convinta che stiamo arrivando alla fase finale, quella più complicata, e non ho idea di come andrà a finire.
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Ricomincio da te.
FanfictionSono passati tre anni da quando Megan e Cameron si sono diplomati, ed é da due anni che non parlano più nonostante si amino ancora. Riuscirà Megan ad andare avanti con la sua vita o resterà bloccata nel suo passato con Cameron? Il ragazzo che le ha...