Eleven.

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-Sono stanca Malf...-

-Ho detto adesso- tagliò corto lui.

Ma che si aspetta? Pensa forse che io schizzi in piedi, facendogli un saluto militare e urlando: agli ordini signor capitano?

Si è bevuto il cervello.

E poi, non avevo nessuna voglia di parlare con lui. Poteva scopare chiunque voleva, non me ne importava assolutamente niente, non ero arrabbiata con lui per quello. Semplicemente era una idiota e la sua faccia mi irritava.

Già, proprio questo.

-Non capisci?- ringhiai lanciandogli un'occhiataccia -Lasciami in pace-

Due secondi dopo mi ritrovai sulla sua spalla con la testa in giù e il sedere all'aria.

Era un tale deficiente.

-Cosa cavolo stai facendo?!- sbraitai, provando a tiragli un calcio, ma inutilmente. -Mettimi giù! Immediatamente!-

Anche se... il panorama non era niente male.

ROSE!

Abbi un po' di contegno, ti prego.

Sentivo lo sguardo di tutti i presenti, puntato su di noi. Non me ne fregava niente, sinceramente. Noi Weasley eravamo abituati a situazioni del genere.

Scorpius mi ignorò palesemente, aumentando la pressione sulla mia schiena.

-Giuro che ti ammazzo così ti levo dalle scatole una volta per tutte!- urlai. Non avevo la più pallida idea di dove mi stesse portando, nel frattempo, giusto per farlo incazzare, iniziai ad insultarlo.

-Sei una testa di pigna!- scalciai -Ti detesto! Ti soffoco nel sonno Scorpius Malfoy-

Ma non riuscì a scatenare neanche una misera reazione in lui, così dopo cinque minuti buoni, passati a fissare le sue chiappe, in contemplazione totale, cominciai a parlare a vanvera, perché si, lo sapevo, non riuscivo a stare mai zitta.

-Sapevi che il mitocondrio è la centrale elettrica della cellula? Io non ne ero a conoscenza fino ha poche ore fa. Isabelle parla nel sonno sai? Ha ripetuto queste parole per mezz'ora. Avrei tanto voluto strozzarla, però poi mi mancherebbe troppo. Chi mi avrebbe parato il culo in continuazione, poi?- sospirai sorridendo -Ti ricordi quanto i nostri genitori, da piccoli, ci facevano fare il bagno insieme?-

Borbottò qualcosa come risposta. Questo significava che mi stava ascoltando e che non voleva uccidermi e gettare il mio cadavere nel lago nero.

Era già qualcosa.

Ridacchiai -E ti ricordi quando mi hai fatto la pipì in testa? Penso che uno di questi giorni io ti debba ricambiare il favore-

-Vuoi pisciarmi addosso?- domando arricciando il naso.

Allora la tettona non gli ha mangiato la lingua!

-Si, potrei farlo-

Cominciai a canticchiare una canzone e allungai le mani iniziando a far finta di suonare il tamburo con le sue chiappe. Dopo tutto, se lui poteva toccarmi il culo, potevo benissimo farlo anche io.

-Che stai facendo?!- scattò verso mi me, ma lo ignorai

-Hm, we keep this love in this photograph.
We made these memories for ourselves.Where our eyes are never closing. Hearts were never broken. And time's forever frozen still...-

Lo sentì borbottare qualcosa riguardo la mia orribile voce da gallina. -Merlino!- esclamò poi, afferrandomi per i fianchi e facendomi scendere -Se non chiudi quella bocca sarò costretto a farlo io, con le maniere forti-

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