Twenty-one.

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Eravamo tornati a casa verso le sei e mezza del mattino, con i capelli e i vestiti completamente zuppi. Mi ero lanciata nel letto senza neanche sfilarmi le scarpe e mi ero addormentata un attimo dopo. Sognai di tagliare le dita dei piedi a Dominique con una motosega e quando mi svegliai di soprassalto, a causa di qualcuno che bussava con insistenza sulla porta, rimasi abbastanza delusa nel constatare che la mezza Veela aveva ancora tutte e dieci le dita al suo posto.

Mi girai per controllare l'ora dalla sveglia poggiata sul comodino e sbuffai, maledicendo ad alta voce chiunque avesse osato svegliarmi alle otto e mezza di domenica mattina. Isabelle, dal canto suo, dormiva indisturbata avvolta tra le coperte.

Mi sfilai la maglietta e il costume ancora umido e mi infilai una felpa a caso, raccolta dal pavimento, che probabilmente un tempo era appartenuta ad Albus oppure a James, prima di finire nel mio armadio.

Decisi che era meglio per la mia sanità mentale, non controllare che aspetto avesse la mia faccia, anche perché era buio e non ci vedevo una mazza.

Ancora mezza addormentata e con gli occhi socchiusi, spalancai la porta, ritrovandomi il pugno di mia madre a mezz'aria. Era vestita di tutto punto e aveva i capelli raccolti in uno stretto chignon sulla nuca. -Finalmente!- sibilò a bassa voce -Quante volte ti ho detto di non chiuderti a chiave in camera tua?-

In risposta ottenne solo un rumoroso sbadiglio a bocca spalancata.

Lei roteò gli occhi infastidita -Sto andando al Ministero- decretò severa, come se credesse che me ne importasse qualcosa di quello che faceva. -Insieme a Harry e tuo padre, non fate arrabbiare nonna Molly. E inizia a fare i compiti delle vacanze. Noi non torneremo prima di stasera.- rimase a fissarmi probabilmente aspettandosi un qualsiasi cenno di apprensione. Le chiusi la porta in faccia e mi lanciai a peso morto sul materasso.

Mi aveva svegliata per dirmi di studiare? Merlino santo, mia madre era pazza.

***
-Cosa ci fai qui?- mi domandò Scorpius, scendendo le scale, con voce impastata dal sonno, stropicciandosi gli occhi.

Gli lanciai un'occhiata veloce, facendo saettare il mio sguardo dal televisore accesso su un programma di cucina, ai suoi addominali, lasciati in bella mostra dalla maglia che non aveva addosso. -Si da il caso che questa sia casa mia, Malfoy-

-Sai, sono solo le nove, tu e i tuoi passi da drago obeso mi avete svegliato- borbottò, venendomi in contro e pizzicandomi una gamba, incitandomi a fargli spazio sul divano.

Roteai gli occhi -Oh, mi scusi tanto principessa-

Non ero più riuscita ad addormentarmi, più ci provavo e più mi veniva mal di testa, così alla fine avevo rinunciato e questo non aveva giovato per niente al mio umore.

Scorpius si poggiò le mani dietro la nuca con un sorrisino sghembo stampato in faccia -Ti ho beccata nel tuo periodo no del mese?-

Perché i maschi non capiscono mai quando è il momento di tacere?

Ringhiai qualcosa che sembrava tanto una bestemmia in serpentese e lo ignorai, iniziando a fare zapping tra i canali. Non volevo spaccargli quel bel facciamo che aveva, poi me ne sarei pentita.

Scorpius sbadigliò sonoramente lanciandomi un'occhiata -Dobbiamo guardare per forza come si riproducono i canguri?-

-Si- tagliai corto alzando il volume.

Quando pensai di aver finalmente ottenuto il silenzio che desideravo, il biondo ricominciò a parlare con una voce così roca e stanca, da farmi venire i brividi. -Sei arrabbiata?- domandò con gli occhi di un bambino curioso quanto stupido.

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