Cap. 6 Ripartire da zero

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-Dannazione, Evan! Dove diavolo ti sei cacciato?!- imprecò David.

Lui ed Emily stavano seguendo la scia dell'amico da più di un'ora, ma lui non voleva farsi trovare e sapeva nascondere le proprie tracce con grande abilità nonostante fossero a New York da poco più che una settimana.

-E' veloce.- commentò l'americana, concedendosi un attimo per riprendere fiato.

-Oh, non sai nemmeno quanto.- brontolò il suo compagno di caccia. -Non è diventato il Campione grazie ad un colpo di fortuna...- aggiunse tra sé.

Emily si fece attenta. -E com'è successo?

Dave le lanciò un'occhiata e poi scosse la testa, deciso a non rivelare questioni riguardanti la vita personale del suo migliore amico. -Non è compito mio spiegartelo, mi dispiace.- tagliò corto, raddrizzandosi. Si mise a scrutare attentamente la banchina, provando a rintracciare la scia animale di Van. Avevano fatto su e giù tra Staten Island e Manhattan almeno cinque volte, senza riuscire ad avvicinarsi alla loro preda.

David sapeva quanto quel testardo di Evan fosse stato segnato da quanto appena accaduto, sapeva anche che aveva molta rabbia in corpo e non aveva nessuno contro cui dirigerla. Solitamente era lui ad ascoltare i suoi sfoghi e l'avrebbe fatto anche in quell'occasione, se solo l'amico gliene avesse data la possibilità.

"Smettila di farti desiderare, dannazione!", pensò, fiutando ancora una volta l'aria densa e pregna d'odori di New York. Improvvisamente qualcosa solleticò la sua attenzione e voltò la testa di scatto, verso la Statua della Libertà. -Trovato!

Senza nemmeno avvisare si mise a correre lungo la banchina di cemento, fendendo l'aria come una freccia. Emily, presa in contropiede, si mise alle sue calcagna dopo qualche istante.

-L'hai trovato?- gli domandò.

-Sì. Stava cercando un posto che gli potesse ricordare casa e gli permettesse di stare in pace.- replicò l'inglese, balzando oltre un canale di scolo.

-E dove stiamo andando, quindi?

-Central Park. Come avevo ironicamente predetto.- fu la risposta.


Allungò la mano verso la porta, pronta ad inserire la chiave nella toppa, ma si fermò. Si voltò lentamente e guardò sua sorella. -Fran... vuoi rimanere da me questa notte?- le chiese Amanda, anche se con un piccolo tentennamento.

Frances si riscosse e la guardò come se fosse un fantasma o un altro essere appartenente al soprannaturale. -Come?- fece, sperduta.

-Vuoi rimanere a dormire da me?- domandò nuovamente l'altra. Durante il lungo tragitto verso casa, le due non avevano praticamente parlato, perse nei propri pensieri. Ma Mandy sapeva che, nonostante il silenzio, sua sorella era sul punto di crollare. Lei era quella abituata ad un mondo fatto di certezze, dove i cambiamenti arrivavano pian piano, annunciandosi come ospiti beneducati. Sapere che il suo fidanzato si sarebbe trasformato in lupo ad ogni luna piena non era sicuramente un cambiamento da poco. Frances aveva bisogno di metabolizzare la cosa.

In fretta, possibilmente.

"Deve abituarsi all'idea che Drew sarà sempre lo stesso, ma al contempo sarà anche qualcun altro.", si disse Amanda, osservandola. Restò pazientemente in attesa, le chiavi ancora in mano.

Alla fine sua sorella mormorò:-D'accordo.

Annuendo impercettibilmente, la mora aprì la porta del proprio appartamento e la spinse delicatamente all'interno. La lasciò seduta sul divano, inerte come un blocco di pietra e si diresse in camera per rimediarle un cambio.

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