Cap. 19 Vincitori..?

26 6 0
                                    




    Se avesse potuto gridare l'avrebbe fatto, anche col poco fiato che le rimaneva. Ma era ancora in forma animale e l'unica cosa che poté fare fu emettere un uggiolio di terrore. Osservò impotente il corpo del suo piccolino descrivere un arco in aria e poi sparire nelle acque del fiume Hudson con una cascata di spruzzi. Spalancò la bocca, tentando ancora di urlare.

Inutile.

Gli occhi colmi di terrore, restò a fissare i cerchi d'acqua che pian piano scemavano, sperando ardentemente che le corde si fossero allentate e Blake fosse sul punto di riemergere. Percepiva nella propria testa la paura cieca del suo bambino, le sue involontarie richieste d'aiuto telepatico, ma era troppo sconvolta anche solo per rispondergli.

E non sarebbe riuscita ad immergersi per salvarlo, ridotta com'era.

Disperata, girò la testa in cerca di aiuto. Evan era ancora impegnato a fronteggiare Jared e lo scontro sembrava ben lungi dall'essere finito; il nuovo arrivato stava combattendo furiosamente con uno degli ultimi avversari rimasti e non riusciva a vedere Eric.

Ma percepiva la paura e l'ansia di tutti quanti.

Volevano salvare Blake.

Dovevano salvare Blake, a tutti i costi.


"Ragazzo! Eric!" Alastair lo chiamò per l'ennesima volta, cercando di ottenere la sua attenzione. Ma il licantropo non si muoveva e l'unico segno di vita era l'alzarsi ed abbassarsi frenetico della sua cassa toracica.

Alst sentì la rabbia montare dentro di sé, simile al ghiaccio che avanza e inghiotte tutto quello che si trovi nei paraggi. Non era mai stato incline a scoppi d'ira violenti, ma sapeva rendersi pericoloso quando voleva.

Arricciò con forza il labbro superiore e puntò gli occhi castani sul lupo che aveva davanti. Se a molti poteva apparire come uno scozzese dall'aspetto un po' rude, pochi sapevano quanto fosse abile nel controllare i propri impulsi. Era riuscito a raggiungere l'equilibrio interiore e non era più in conflitto con la bestia dentro di sé da parecchio tempo.

Ma questo non voleva dire che aveva perso la capacità di uccidere. Preferiva solo usarla quando era veramente necessario.

Come in quel momento.

Divaricò le zampe, saggiando con cura l'asfalto consunto sotto i polpastrelli. Il suo avversario sembrava ancora intenzionato ad attaccarlo, pago del risultato ottenuto poco prima. Li aveva colpiti a tradimento ed Alst aveva reagito troppo lentamente, rischiando di essere preso in pieno. 

Inaspettatamente Eric si era frapposto tra loro due, intercettando il colpo destinato a lui. Ed ora giaceva a terra, praticamente immobile e riverso nel suo stesso sangue.

Non poteva tollerarlo. E non poteva nemmeno permettere che il cucciolo che erano venuti a salvare morisse annegato... quindi doveva liberarsi in fretta di quello scocciatore.

Fece perno su tutte e quattro le zampe e scattò in avanti, coprendo in poco tempo i metri che lo separavano dal suo obiettivo. All'ultimo momento deviò dalla propria traiettoria e si spostò di lato, attaccandolo sul fianco. Il lupo ringhiò una protesta, cercando di contrattaccare, ma non ne ebbe il tempo. Alastair iniziò a colpirlo da tutte le angolazioni, strappandogli ogni volta un'oncia di carne o qualche schizzo di sangue.

In meno di tre minuti riuscì ad avere la meglio sull'avversario, decretando la parola fine. Osservò il cadavere del lupo, ma poi si girò per concentrare la propria attenzione su Eric.

New York at Full MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora