Le ci erano voluti due giorni per rimettersi in sesto.
E con rimettersi in sesto intendeva smettere di straparlare ed essere in grado di reggersi in piedi senza barcollare.
Quando aveva rivisto Andrew, sciupato e con la barba del giorno prima, era quasi scoppiata a piangere. Aveva lanciato uno sguardo a Frances, in disparte rispetto al resto dei presenti, e poi l'aveva abbracciato. Lui aveva ricambiato con esitazione, quasi temesse di poterla rompere. Ma dopo le brevi parole che gli aveva rivolto, aveva accentuato la stretta, affondando il viso tra i suoi capelli.
Evan e gli altri lupi avevano assistito in silenzio, lasciando che si prendessero il loro tempo.
Da quella toccante riunione erano passati tre giorni e sia lei che Drew erano stati ritenuti idonei al mondo esterno. Amanda aveva colto al volo l'occasione, così come aveva fatto Frances da ormai una settimana. Non sapeva come stessero andando le cose tra lei ed Andrew, ma sperava con tutto il cuore che potessero tornare ad essere la coppia affiatata di un tempo.
Stava ancora rimuginando sugli ultimi avvenimenti quando entrò nell'atrio di Kleinfeld. Sollevò il capo e si fermò un istante, abbracciando l'intera sala con un lenta occhiata. Le era mancato varcare quella soglia tutti i giorni.
-Mandy!- Gabrielle le venne incontro, raggiante. –Come stai?- le chiese poi, abbracciandola.
-Meglio...- rispose stirando le labbra in un sorriso.
La sua migliore amica si fece attenta. –Sicura?- domandò con fare indagatore.
-Sicura.- assicurò.
Soddisfatta della risposta, la responsabile vendite la prese a braccetto, conducendola verso i camerini. –E a casa come va..?
Amanda mancò un passo, colta di sorpresa. Si aspettava quella domanda, ma non così presto. –Vivo a stretto contatto con un branco di licantropi e metà del palazzo è distrutto... proprio non riesco a fare un bilancio.- ammise.
-Andrew?- s'informò Gabbie.
-Fisicamente si è ripreso. Ma il rifiuto di Frances continua a pesargli.- si strinse nelle spalle, arrotolando i capelli sulla nuca e fissandoli con alcune forcine. –E io non so come aiutarli.
-Non puoi. È una questione che devono risolvere loro.- le disse l'altra. Considerata la sua esperienza personale, era chiaramente più abile nella gestione di situazioni simili e Mandy non ebbe la forza di replicare.
Restarono in silenzio per alcuni minuti, durante i quali Amanda terminò di prepararsi. –Cosa mi aspetta oggi?- domandò ad un certo punto, il discorso precedente abbandonato.
Cogliendo al volo l'imbeccata, Gabrielle estrasse una cartellina ed iniziò ad illustrarle le clienti della giornata.
Ritornare in centrale gli era parso quasi surreale.
Dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni, il continuo brusio e il forte odore di caffè sembravano quasi rassicuranti e per nulla fastidiosi.
"Ho bisogno di una pausa." realizzò, scuotendo lentamente la testa.
Eric, al suo fianco, gli lanciò un'occhiata perplessa. Fece per dirgli qualcosa, quando vennero raggiunti dal comandante Rogers. Senza una parola, il giovane europeo si diresse verso gli spogliatoi, lasciandoli soli.
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New York at Full Moon
WilkołakiDa diversi anni il genere umano è entrato in contatto con il mondo soprannaturale e la convivenza, nonostante alcuni alti e bassi, sembra essere tranquilla. L'arrivo del branco MacGregor a New York ha creato un grande scompiglio tra gli altri gruppi...