CAPITOLO 62- GELOSIA

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-Ciao Amore- dice Christian vedendomi arrivare.
-Ehi-  dico dandogli un bacio a stampo
-Ali che dici se andiamo al cinema?-
-Ok..., ma perché c'è un film in particolare ?-
-No- lo guardo perplessa, ma sembra come se non ci facesse caso e continua dicendo - Non so se ti sei accorta che sta piovendo a dirotto ed eccetto il cinema non mi vengono in mente altre cose-
-Ok hai ragione- e scoppiamo entrambi a ridere.

-Vada prima lei - dice Christian aprendo la portiera della macchina
- Wow, come mai tutta questa gentilezza?! -
-Così ...-  dice dandomi un bacio sulla guancia.
Appena entriamo al cinema , rimango sbalordita dalla fila che si è formata davanti alle casse, evidentemente essendo l'unico cinema della zona, con questo tempo, tutti si saranno rifugiati qui.
Mentre facciamo la fila vedo un gruppetto di ragazze che da come ho capito stanno dicendo -ma quanto è Figo questo!!-... ok lo sappiamo che è bello , però mettiamo in chiaro che lui è mio... Alice ma quanti sei presuntuosa... dice il mio subconscio , e devo ammettere che ha ragione.. ma non ci posso mica fare niente.
Fortunatamente a Christian sembra non importagli nulla... ehm..forse era meglio se non lo dicevo, infatti si accorge che mi sta dando fastidio e quindi inizia a fare dei sorrisi ha quelle tre mocciose, ma quanto è odioso!!!

Molte volte penso che esistano davvero le coincidenze, infatti mentre lui continua a fare lo scemo, scorgo tra la fila Michelle e Lorenzo , Finalmente quel Deficente ha capito che Michelle era cotta di lui, e io che pensavo  che fosse lesbica..
Alzo il braccio per salutarli , e senza accorgermene li vedo avvicinarsi a noi .
-Guarda un po' chi si vede - dice Lorenzo dandomi una pacca sulla spalla
Christian appena sente la voce di lui si volta subito e risponde in modi di sfida - Eh si -
Sento aria di complicità e quindi decido di stemperare tutto dicendo- Allora voi che film andate a vedere ?-
-Questo qui- dice Michelle indicando un cartellone
-cazzo...- sento dire sottovoce da Christian.
Mi avvicino al suo orecchio , bisbigliando gli dico   -senti , che dici se c'è ne andiamo a casa tua-
Senza dire una parola, mi prende per mano e mi porta fuori.

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