L'indomani..
PIETRO'S POV
Mi sveglio.
Mi sento ancora confuso e stanco, a causa della festa.
Le mie palpebre non riescono ad aprirsi del tutto.
Esco dalle coperte e velocemente vado in cucina a fare una "sana" colazione.
Mamma P (Pietro):"Allora, ora puoi raccontarmi come è andata ieri?"
Pietro:"Tutto bene, tutto bene."
Mamma P:"Sei arrivato tardi. Che è successo?"
Pietro:"La festa è finita tardi."
Mento.
A volte mia madre è troppo curiosa e finisce per fare molte domande.
Dopo la colazione, mi dirigo in bagno.
I miei occhi sono totalmente spenti, ma la pupilla, al contrario, è dilatatissima.
Sembro essere sotto effetto di qualche sostanza.
All'improvviso, tutti i ricordi di ieri vengono a galla di nuovo.
E come tutti i ricordi, anche le mie premesse.
Non so davvero perché sto per fare quello che mi sta balenando per la testa.
Velocemente mi vesto e esco da casa.
Prendo la macchina e mi dirigo verso il parchetto di ieri.
Oggi il sole splende più forte che mai, anche se siamo quasi in inverno.
Le ultime foglie degli alberi cadono e impediscono alle persone di camminare senza sentire quello scricchiolio fastidioso di quando le calpesti.
Mi sembra come se ieri fosse soltanto stato tutto un sogno.
Magari è stato davvero così.
Ho raggiunto il luogo.
Con me ho portato un taccuino, su cui scrivere ciò che vedo e ciò che sento.
Mi appoggio al muretto dell'albero e inizio a descrivere ciò che mi circonda.GIORNO 1
Ho portato con me la videocamera, in caso volessi registrare.
Adesso il parchetto è vuoto, apparte qualche bambino di passaggio che scende dallo scivolo o va in altalena.
Dalla noia decido di scrivere a Sabri.*messaggi*
Pietro:Hey Sabri.
Lei risponde subito, stranamente.
Sabrina:Piè dimmi.
Pietro:Come va?
Sabrina:Sto registrando.
Pietro:Sono felice che te la passi bene AHAH.
Sabrina:HAHA lo so, in realtà sto aspettando che Sascha mi porti la colazione.
Pietro:Ma non arriverà.
Sabrina:Esatto.
Pietro:Sabri volevo farti una domanda.
Sabrina:Dimmi tutto.
Pietro:Sai il numero di Lorenzo?
Sabrina:Sì,perché?😏
Pietro:Ma che stai a pensà?Volevo solo scusarmi per una cosa.
Sabrina:Va bene.
Lo vuoi?
Pietro:Mi farebbe piacere.
Sabrina:Adesso te lo mando.
Pietro:Grazie.
*fine messaggi*So che non dovrei avere sensi di colpa, ma vorrei sapere se è arrabbiato con me.
Gli scrivo, sì o no?LORENZO'S POV
Mi sveglio.
Mi ritrovo sul divano e ancora vestito.
Vado in bagno e mi specchio.
I miei capelli non assomigliano affatto a dei normali capelli.
Sembrano una massa informe castana.
Forse dovrei farli tagliare.
Forse.
Guardo l'orario.
08:30.
Cavolo è tardi!
Dovevo svegliarmi un'ora fa.
Mi lavo subito, senza neanche fare colazione ed esco di casa.
Utilizzerò gli stessi vestiti di ieri.
Ho un appuntamento a cui non posso mancare.
Per strada controllo i messaggi che mi arrivano.
Ad un tratto, me ne arriva uno da un numero che non ho segnato.*messaggi*
Numero Sconosciuto:Hey, signore saggio.
A quelle parole capisco subito chi è.
Lorenzo:Ragazzo sotto la pioggia? Sei ancora vivo? Pensavo fossi morto per strada.
Nel mentre salvo il suo numero.
Ragazzo della pioggia:HAHAHA sì, hai visto?
Lorenzo:Come hai fatto ad avere il mio numero?
Ragazzo della pioggia:Segreti del mestiere.
Lorenzo:Con te sempre segreti. Ti mancavo già?
Ragazzo della pioggia:No, in realtà vorrei sapere se te la sei presa per ieri? Se è così, mi dispiace.
Lorenzo:Non preoccuparti, ero solo un po' teso, ma non sono arrabbiato con te.
Ragazzo della pioggia:Ah menomale!
Lorenzo:Scusa ora sono in ritardo. Devo andare da una parte. Ci sentiamo.
Ragazzo della pioggia:Si, va bene. Ciao.
*fine messaggi*Pazzesco questo ragazzo.
È insistente come pochi.
Ora non posso pensare, devo sbrigarmi.
Arrivo al caffè in cui ho l'appuntamento.
??:Finalmente sei arrivato.
Lorenzo:Scusa amore, mi sono svegliato tardi.
??:Sai che odio aspettare.
Lorenzo:Lo so, scusa. La saluto con un bacio.
??:Così va meglio.
Sorrido.
Sono fidanzato con una splendida ragazza da ormai quasi 1 anno.
Nessuno lo sa, a parte i miei più cari amici e la mia famiglia.
Questo perché non voglio che si sappia in giro.
Già rimanere per troppo tempo in un caffè può essere pericoloso.
Non voglio ci siano scoop e altro.
Uscire insieme si sta rilevando una grande complicazione, essendo ormai abbastanza famoso.PIETRO'S POV
Per fortuna Lorenzo non è arrabbiato.
Sono rimasto circa 30 minuti fermo sul muretto, ma di mattina tutto lo spettacolo che avevo visto ieri, si è rivelato essere un semplice albero spoglio con qualche lucetta.
La sera invece questo luogo si riempie di atmosfera e ti rallegra.
Decido di tornare a casa e registrare un video.
Potrei iniziare da Minecraft.
Potrei creare una Vanilla.
Chi lo sa?GIORNO 2
È sera.
Sono tornato per registrare un video.
Ormai il parchetto è vuoto, come ieri.
Percorro il viale luminoso e avanzo verso la quercia.
Inizio a vloggare tutto quel che vedo.
È una specie di vlog notturno, ma un po' diverso.
Dopo la chiacchierata breve di ieri con Lorenzo, non ci siamo più scritti.
Dovrei scrivergli?
Dai!*messaggi*
Pietro:Hey. Come va?Lui risponde quasi subito.
Signore saggio:Hey, bene. Te?
Pietro: Bene bene. Che fai?
Signore saggio: Stavo registrando prima che mi interrompessi.
Pietro:SCUSAMI HAHAHA.
Ho questo vizio di disturbare quando qualcuno registra.
Signore saggio:Non preoccuparti.
Pietro:Ma tu registri sempre? Vita sociale?
Signore:Hai mai visto i miei video? Non ho una vita sociale.
Pietro:Immaginavo HAHA.
Pietro:Indovina dove sono.
Signore saggio:Bene registriamo "Dove si trova Pietro?".
Pietro:Dai.
Signore saggio:A casa?
Pietro:Nope.
Signore saggio:A casa di Sabrina?
Pietro:Sarebbe stato probabile, ma nope.
Signore saggio:Okay basta, dove sei?
Pietro:All'albero.
Signore saggio:Vedo che ti piace il mio albero.
Pietro:Sì. Moltissimo.
Signore saggio:Sono felice per te. Scusa che devo continuare a registrare. A dopo.
Pietro: Va bene.
*fine messaggi*
Quel "A dopo" già so che sarà un "A mai più".
In fondo come biasimarlo? Sono una persona strana.Ho appena finito di registrare il vlog.
Ho raccontato un po' della festa a sorpresa, tralasciando ovviamente alcuni argomenti più privati.
Penso sia il miglior vlog che io abbia mai fatto.
La scenografia dietro di me rende piacevole il video.
Inoltre, questo cielo stellato e queste luci mi rendono più tranquillo e rilassato.
A volte mi chiedo perché io non mi sia mai reso conto di tutte le bellezze che offre Milano.
Tutti parlano di voler vivere in America, in Giappone o in altri paesi, dimenticandosi che ogni città ha una sua peculiarità.
E Milano è una di queste città.
Dopo essere rimasto un'altra mezz'ora a riflettere, decido di avviarmi verso casa.
Non voglio far preoccupare i miei genitori.GIORNO 3
Anche oggi sono qui.
Prometto che questo sarà l'ultimo giorno che registro qui.
Ma questo luogo mi rende felice e allegro per l'arrivo del Natale.
Raggiungo l'albero, ma a quanto pare oggi non sono solo.
Vedo Lorenzo appoggiato sul muretto.
Sembra nervoso, forse teso.
Mi avvicino lentamente, non voglio disturbarlo.
Lui poi mi guarda e mi fa cenno di venire.
Lorenzo:"Hey."
Pietro:"Hey sei qua. Non stai registrando?"
Dico in modo scherzoso.
Lorenzo:"Stasera no. Avevo bisogno di un po' di calma."
Mi siedo accanto a lui.
Pietro:"Tutto bene?"
Lorenzo:"Sì, sono venuto per pensare un po'."
Pietro:"Capisco."
Gli chiederei anche a cosa stesse pensando, ma non voglio risultare troppo pesante.
Non sono affari miei.
Lorenzo:"Tu che ci fai qui? Mi stai seguendo?"
Pietro:"Sappi che ho cose migliori da fare, ma grazie lo stesso."
Rido.
Lorenzo:"Mh."
Pietro:"Ho registrato qualche video qui. Mi piaceva il posto."
Lorenzo:"Ottima idea. Io non ci ho mai pensato."
Pietro:"Già."Il silenzio che si crea è abissale.
Forse è meglio tacere, piuttosto che dire cose senza senso.
Poi lui decide di rompere il ghiaccio.Lorenzo:"Sembriamo due depressi a rimanere qua."
Si alza velocemente dal muretto e si immobilizza davanti a me.
Pietro:"Hai ragione."
Lorenzo:"Ti va di fare qualcosa?"
Lo guardo, incuriosito dalla proposta.
Pietro:"Cosa?"
Lorenzo:"Andare in un bar, mangiare qualcosa. In effetti, non ho ancora cenato e avrei abbastanza fame."
Pietro:"In effetti anche io. Mi piace l'idea."
Lorenzo:"Perfetto andiamo allora amico."
Pietro:"Amico?"
Lui diventa quasi rosso, come l'altra volta quando dovevo accompagnarlo.
A quanto pare è un ragazzo timido.
Lorenzo:"Tu che dici? Il ragazzo che mi ha accompagnato a casa, che sa del mio posto segreto, a cui ho chiesto di mangiare con me, non è mio amico? Sempre se per te va bene."
Tende la mano verso di me, aspettando una mia risposta.
Io, senza parlare, non riuscendo ad esprimermi, gli sorrido e gli stringo la mano.
Rispondo in modo semplice.
Pietro:"Allora andiamo, amico."Le uniche parole che sono riuscito a dire.
Spazio~~~~~~~~~~~~~~~~~~
'Cause I'm evil, non descriverò la loro cena.
Passerò a altri giorni.
Questo erano capitoli introduttivi che spiegavano come sono diventati amici.
Quindi, ciauu.
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A Pietrenzo story
FanficÈ semplicemente la storia di due ragazzi, due grandi amici, ma che all'inizio erano solo sconosciuti, non riuscendo a capire davvero cosa provassero l'uno per l'altro. Copertina by faivseconds