Luci

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PIETRO'S POV
Sabrina:"Pietroo! Aspetta!"
Pietro:"Sabri dimmi."
Vedo comparire Lorenzo dietro di lei.
Sembra abbastanza imbarazzato.
Sabrina:"Siccome piove, potresti accompagnare Lorenzo a casa?"
Lorenzo:"Non c'è problema Sabrina, posso tornare a piedi."
Sabrina:"No. Pietro è tardi e piove anche. Lui abita a metà strada da casa tua, circa.
Okay forse non proprio."
Lorenzo:"Ripeto, non c'è bisogno."
Pietro:"No va bene, ti accompagno volentieri."
Sabrina:"Ti ringrazio Piè. Anzi grazie a tutti e due per essere venuti e per la splendida serata. Sascha è rimasto contento. Ci vediamo."
Lorenzo:"È stato un piacere."
Pietro:"Anche per me."
La vedo allontanarsi, poi il ragazzo mi rivolge la parola.
Lorenzo:"Ragazzo sotto la pioggia."
Pietro:"Signore saggio, dica."
Lorenzo:"Potremmo andare? Sai, sta piovendo."
Pietro:"Certo, seguimi."
Ovviamente Sabrina deve sempre disturbarmi.
Questa volta farò un'eccezione, ma non sono un tassista.
Entriamo in macchina e la accendo.
Pietro:"Allora dove abiti?"
Lorenzo:"Non saprei come spiegartelo. Comunque verso sud di Milano."
Pietro:"A sud? Dall'altra parte? Bella bugiarda Sabri! Stasera tornerò tardi a casa."
Rido ironicamente.
Lorenzo:"Senti, se non puoi, non accompagnarmi. Io non volevo metterti in questo guaio."
Pietro:"Tranquillo. Ti accompagno volentieri."
Lui si gira verso il lato del finestrino e si accomoda.
Lorenzo:"Grazie."

Per tutto il viaggio è calato il silenzio, rotto solo dalle gocce che cadono sul parabrezza.
Lorenzo sta leggendo i messaggi.
Io continuo a guidare.
Sembro davvero un tassista.
Ad un tratto, il ragazzo inizia a parlarmi.
Lorenzo:"Fermati un attimo."
Pietro:"Cosa c'è?"
Lorenzo:"Dai, fermati!"
Pietro:"Va bene. Abiti qua?"
Lorenzo:"No, ma visto che sei passato per questa strada, voglio farti vedere una cosa."
Pietro:"Ehm, okay."
Che ragazzo strano!
Mi fa parcheggiare e scendiamo dall'auto.
Intorno a noi vi è il nulla assoluto.
E continua anche a piovere, adesso più forte.
Mi si stanno rovinando i capelli.
Lorenzo:"Ho l'ombrello.
Vuoi venire sotto il mio?"
Pietro:"Va-va bene!"
Mi offre gentilmente di tenere l'ombrello.
Pietro:"Ora sono anche un ombrellista?"
Lui ride.
Lorenzo:"Eh sì, se sei il tassista dello youtuber più famoso di Italia, devi anche fare da ombrellista e costumista."
Pietro:"Ma va va!"

Percorriamo un viale illuminato da vari lampioni.
Non vi è nemmeno una zona oscura, è bellissimo.
Una scena da film.
Oscurità intorno e solo un barlume di luce in una piccola "chiazza".
Aggiungo anche l'accompagnamento teatrale della pioggia.
Ma questo non è un film e soprattutto lui è un ragazzo.
Mi correggo, non è una bellissima scena.
Pietro:"Allora. Dove mi stai portando? E soprattutto perché?"
Lorenzo:"Lo vedrai presto. Non c'è un perché, siamo passati di qua e mi andava di vedere il mio posto."
Pietro:"Il tuo posto?"
Lorenzo:"Aspetta."
Continuiamo ad attraversare il viale, o meglio il parchetto.
Più vado avanti, più sembra che tutto ciò che ci circonda stia battendo più forte.
Il suono rilassante dell'acqua che scroscia dalle piante e dagli alberi appassiti si sente sempre più con maggior vigore.
Lorenzo:"Siamo arrivati!"
Pietro:"Non ci posso credere!"
Davanti a noi vi è un grandissimo albero, tutto illuminato dalle varie luci di Natale che già hanno appeso.
Rosso, giallo, bianco, blu e altri ancora.
Si spengono e si riaccendono, alternando i vari colori.
Lorenzo si avvicina all'albero e si siede sul muretto, bagnato di meno, poiché coperto dalle fronde dell'albero.
Io rimango a guardare la quercia.
Sono passato moltissime volte da queste parti, ma non lo avevo mai notato.
Lorenzo:"Allora, com'è?"
Pietro:"È bellissimo. È da mozzare il fiato."
Lorenzo:"Quando è Natale, è sempre più bello."
Pietro:"Vieni spesso qui?"
Mi appoggio al muretto, accanto a lui.
Lorenzo:"Sì, ma in questi giorni di meno, sai com'è. Devo editare i video."
Pietro:"Giusto."
Lorenzo:"La prima volta che ho visto questo spettacolo è stato circa 2 anni fa.
Ero appena arrivato a Milano, non sapevo bene come giostrarmi tra le varie strade.
Era Natale, quasi.
Ero solo venuto a controllare l'appartamento, poi sarei tornato a Torino per stare con la mia famiglia.
Mi ero perso e ricordo che da lontano vidi una luce."
Pietro:"E arrivasti qui."
Lorenzo:"Esatto. Da allora vengo molte volte qui, quando devo riflettere o ho bisogno di scrollarmi tutto addosso."
Pietro:"Che bello! Io non ho un posto per rilassarmi. Di solito ascolto musica."
Lorenzo:"Anche, ma ammettilo, cosa senti in questo momento?"
Pietro:"Tantissime sensazioni, è tutto perfetto."

LORENZO'S POV
Pietro:"Tantissime emozioni, è tutto perfetto."
Lorenzo:"Sono contento che ti piaccia."
Non so perché io l'abbia portato qui, ma è stata una cosa improvvisa.
Questo albero significa molto per me.
Non ho raccontato tutta la storia a Pietro, non penso sia il caso. In fondo, non ci conosciamo. Non siamo neanche amici.
Non ancora.
Pietro:"Scusa, Lorenzo."
Lorenzo:"Mh?"
Pietro:"Se non ti dispiace, posso venire anche io qui? Mi rilassa troppo."
Lorenzo:"Certo, se vuoi, puoi venire."
Pietro:"Grazie.
Non mi aspettavo tu fossi così."
Lorenzo:"Così come?"
Pietro:"Beh, pensavo fossi un antipatico, un egoista che andasse fiero solo della sua popolarità."
Lorenzo:"Non giudicare un libro dalla copertina."
Lo dico con un tono più serio, mi ha dato seriamente fastidio il modo in cui l'ha detto.
Pietro:"Scusa se ti ho offeso."
Lorenzo:"Perché dovete pensare che se una persona è famosa, debba per forza essere egocentrica? Davvero non me lo spiego."
Pietro:"Hai ragione, scusa."
Lorenzo:"Ritorniamo alla macchina."
Pietro:"Va bene.."
So che non dovrei prendermela con lui, ma è l'unico presente ora.
In realtà non sono nemmeno arrabbiato.
Forse è la stanchezza.
Salgo in macchina e lui parte a tutta velocità.
È tardi e domani dovrò alzarmi presto per registrare.
Percorriamo gli ultimi tratti nel silenzio assoluto.
Solo alcune volte lo interrompo per dare a Pietro le indicazioni per casa mia.
Ha smesso quasi di piovere ormai.
In cielo sono appena visibili alcune stelle.
Lorenzo:"Siamo arrivati!"
Pietro:"Parcheggio qui allora."
Lorenzo:"Grazie mille per il passaggio."
Mi sorride.
Pietro:"Prego."
Esco dalla macchina, senza neanche salutarlo.
Mi giro un attimo.
Vedo che mi aspetta, aspetta che io entri nell'edificio, nemmeno fossi la sua ragazza.
Gli faccio cenno di andare via, appena arrivato davanti al portone.
Lui mi saluta con la mano.
Ciao Pietro.

Arrivato al mio piano, entro nel mio appartamento e mi getto a peso morto sul divano.
Nemmeno mi spoglio che cado in un sonno profondo.
Prima che mi addormenti, in un secondo, una scia di ricordi di questa serata mi appare nella testa.
La festa, la pioggia, l'albero e infine Pietro.

PIETRO'S POV
Ho lasciato da ormai 5 minuti Lorenzo.
Sto tornando a gran velocità a casa mia.
Spero non sia arrabbiato per ciò che ho detto.
Nel viaggio in macchina non sembrava davvero irritato.
Ma perché me ne importa? Probabilmente non lo vedrò mai più.
Anche se pensavo avremmo potuto diventare amici.
Mi ha fatto vedere cose che prima non avevo mai notato.
Mi ha incoraggiato indirettamente ad andare avanti.
L'ho addirittura accompagnato in macchina.
Rido per l'ultima affermazione.
E non mi interessa se lui è famoso o no, non voglio diventare popolare perché gli sono amico, beh conoscenti.
Mentre penso, non mi sono accorto che sono arrivato a casa mia.
Salgo velocemente le scale e arrivo a casa.
Mia madre è ancora sveglia, probabilmente preoccupata per me.
Pietro:"Ho 20 anni mamma, so badare a me stesso."
Chiudo la porta della mia camera.
Davanti a me il computer è sempre acceso.
"Vuoi caricare questo video?"
No.
Non ho intenzione di farlo.
Premo "No" e cancello il video.
Finché c'è ancora una speranza, una luce che mi possa portare avanti, allora non voglio arrendermi a me stesso.
Spengo il computer e indosso il pigiama, dopodiché mi rintano nelle mie calde coperte.
L'ultima cosa a cui penso prima di addormentarmi è quell'albero, quelle luci e Lorenzo.

L'indomani...

Spazio~~~~~~~~~~~~~~~~~
Strappo alla regolaa.
Oggi pubblico anche questo, ma poi pubblicherò regolarmente, quindi il martedì e il venerdì.

Cosa ne pensate della storia, anche se è l'inizio?

Ciauuuu.

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