10 marzo 2017
LORENZO'S POV
Io, i Mates, Tudor & Co stiamo andando a Livigno, una piccola città innevata al confine con la Svizzera.
Abbiamo due auto.
Io sono in quella davanti, gli altri in quella dietro, guidata da Pietro.
Giusto, anche lui è venuto con noi.
Tutti hanno bisogno di una vacanza, anche gli youtubers.
Ho portato con me lo snowboard e la mia fidata telecamera per riprendere tutto.
Dal finestrino posteriore della macchina riesco a vedere un Pietro concentratissimo.
Decido di accendere la videocamera.
Lorenzo:"Ragazzi questa è la situazione. Tutti dormono tranne me e i conducenti."
Mostro i begli addormentati, poi faccio cenno a Pietro di salutare.
Lui mi risponde con un dito medio.
Lorenzo:"Maledetto Pietro. Non è family friendly. Adesso come faccio a monetizzare il video?"
Dico ovviamente ironizzando.
Continuo a registrare qualche scena di ciò che mi circonda: neve.
Dopodiché, spengo la telecamera e decido di addormentarmi anche io.
Come ho già detto prima, tutti hanno bisogno di un po' di riposo.??:"Lore svegliati, siamo arrivati!"
Sento una voce chiamarmi.
Quanto ho dormito?
Guardo il cellulare.
Sono le 10:40 di mattina.
Ben 2 ore, quasi.
Gli altri prendono le loro valigie e iniziano ad avviarsi alla baita in cui alloggeremo.
Anche io faccio lo stesso.
Appena esco dall'auto, intorno a me si apre un paesaggio bellissimo.
Ogni vallata, ogni montagna, ogni prato e bosco è ricoperto da neve. Le uniche cose che sono ben visibili sono la stazione sciistica in lontananza e lo chalet.
Per fortuna mi sono armato di giubbotto pesante, guanti, sciarpa e un cappello anti-sesso.
Raggiungo subito la baita.
Il freddo, pur avendo i guanti, riesce a congelarmi le dita.
Pietro neanche se la passa molto bene.
Appena entra, noto subito il suo rossore improvviso.
Inizio a ridere.
Pietro:"Che?"
Lorenzo:"Sei tutto rosso in viso."
Dico, urlando.
Le altre persone si girano.
Lo vedo arrossire ancora di più, diventando quasi bordeaux.
Pietro:"Non è colpa mia. È la mia pelle che fa schifo."
Lorenzo:"Certo, certo."Dopo aver fatto colazione nella hall, prendo le chiavi della mia stanza e mi dirigo subito verso la mia camera.
Appena apro la porta, noto un'altra valigia in stanza.
E anche la finestra aperta che fa entrare aria gelida e neve.
Appena esco nel terrazzino, non vedo niente.
Strati di neve impediscono la vista.
Controllo i letti, al piano di sopra.
Dormo in una soffitta.
Vi sono due letti attaccati praticamente.
Appena vedo la presa accanto al primo letto, capisco subito quale sarà il mio.
Ovviamente vedo che qualcuno ha già prenotato questo posto.
Se lo scorda.
Prendo le cose appartenenti al mio coinquilino e la valigia e le getto fuori dalla finestra, negli strati di neve accumulatisi.
Poi sento il rumore di uno sciacquone.
Non avevo ancora visto il bagno.
Vado incontro al mio compagno di stanza, non sapendo chi sia.
Busso alla porta del bagno.
All'improvviso, si apre e incrocio lo sguardo di un uomo gigante ricoperto da un giubbotto ancora più grande di lui.
Mi spavento quasi.
Lorenzo:"Uomo delle nevi? Sei tu?"
Pietro:"Finiscila Lore. Ah!"
Lorenzo:"Okay, okay, la smetto. Quindi, condividerai l'appartamento con me?"
Pietro:"Sì. Hai visto la mia valigia? L'ho lasciata all'entrata."
Lorenzo:"Sì, ti ho aiutato a sistemarla."
Pietro:"Che cosa hai fatto?"
Dice tutto allarmato.
Io mi allontano e salgo le scale, se si possono definire così, che mi portano ai letti.
Lorenzo:"Guarda fuori dalla finestra. C'è una fantastica vista."
Lui mi guarda e poi corre fuori.
Pietro:"Non ci credo! Lorenzo Ostuni!"
Inizia a gridare.
Lorenzo:"Sì?"
Pietro:"Che hai combinato?"
Lorenzo:"Quello è il posto in cui dormirai. I letti sono miei. Così impari a prenderti il letto con la presa."
Pietro:"Ma..ma Lore, ma..."
Lorenzo:"Ma niente! Hai fame? Io abbastanza."
Pietro:"Ma hai appena mangiato.."
Lorenzo:"Sì, lo so. È una scusa per andarmene. Ciao."
Prendo con me lo snowboard ed esco dall'appartamento, lasciando Pietro a bocca aperta.
Adoro vederlo impazzire e arrossire ancora di più.Dopo aver fatto un lungo e grande pranzo, subito mi cimento tra la neve.
Raggiungo insieme agli altri la stazione sciistica.
Raggiungo l'impianto di risalita che poi mi porterà su in montagna e proverò a utilizzare questo snowboard che ho comprato apposta.
Appena riusciamo a scendere dall'impianto, parto con la mia discesa. Ovviamente in una pista adatta ai principianti come me.
Purtroppo qui nessuno sa sciare a parte Tudor.
Io provo a tenermi in piedi sullo snowboard, con scarsi risultati.
Dopodiché inizio a cadere, cadere e ricadere, strisciare e finire addosso a degli alberi.
Questo sport non fa per me.
Con me ho portato la videocamera per filmare tutto.
Ma non c'è proprio niente da filmare a parte neve e alberi e io che cado come un impedito.
Decido di fermarmi un attimo e vedere gli altri sciare.
Tudor ovviamente è in testa.
Gli altri cercano di raggiungerlo, ma anche loro non sono bravissimi.
E poi c'è Pietro che non si è affatto mosso.
Inizio a urlare.
Lorenzo:"Vai Pietroo! Scendi dalla montagna."
Lui con fare preoccupato inizia a scendere.
È brav...come non detto.
È appena caduto.
Neanche il tempo di iniziare che ha fatto un ruzzolone di dieci metri sulla neve.
Ridere è d'obbligo.
Pietro:"Non ridere ah. Anche tu sei caduto più volte."
Lorenzo:"Ti ho visto ridere Schumacher per le mie cadute."
Pietro:"Forse. E sottolineo forse."
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A Pietrenzo story
FanfictionÈ semplicemente la storia di due ragazzi, due grandi amici, ma che all'inizio erano solo sconosciuti, non riuscendo a capire davvero cosa provassero l'uno per l'altro. Copertina by faivseconds