18 gennaio 2017
PIETRO'S POV
È una mattina davvero fredda.
Mi sveglio, a causa del vento che picchietta alla mia finestra.
Sono al caldo nelle mie coperte di lana.
Decido di rimanere sotto le coperte tutta la mattinata.
È impossibile uscire fuori con questa bufera.
I miei piani e i miei pensieri vengono interrotti da mia madre che entra all'improvviso nella mia camera.
Avanza verso la finestra e con forza apre la tenda, lasciando scoperta la luce del sole che penetra dentro e illumina la stanza.
Io mugolo qualcosa di incomprensibile.
Poi lei apre anche la finestra.
Il vento inizia a circondare anche le mie coperte, portandomi a sentire più freddo di prima.
Mi alzo.
Pietro:"Mamma! Perché stai aprendo tutto?"
Mamma P:"Per farti alzare, tesoro!"
Pietro:"Non ti ho detto di entrare in camera mia e poi volevo dormire ancora un po'."
Mamma P:"Scusa caro, ma sono già le 11:30.
Non credi dovresti alzarti?"
Pietro:"Ch-Che ore sono? Oddio è tardi. Mi sono dimenticato. Devo incontrare Lore adesso al bar."
Inizio a vestirmi frettolosamenre, prendendo i vestiti della serata prima.
Mamma P:"Chi è questo Lore?"
Pietro:"Un mio amico, mamma."
Mamma P:"E non me ne hai parlato? Di solito incontro sempre i tuoi nuovi amici."
Pietro:"Mamma, l'ultima volta che ho invitato un amico da me, sai cosa è successo."
Mamma P:"Lo sai che amo le persone educate!"
Pietro:"Ma lui era educato. Gli hai fatto lavare la cucina, solo perché aveva gettato per sbaglio una posata a terra. E poi hai incolpato anche me."
Mamma P:"Ti prometto che sarò più indulgente stavolta. Perché non lo inviti a pranzo da noi?"
Pietro:"NO! ASSOLUTAMENTE NO! Non dirlo neanche per scherzo."
Mamma P:"Voglio conoscerlo. E io sono tua madre. Voglio conoscere l'amico con cui passi la maggior parte del tuo tempo."
Pietro:"Anche se dicessi di si, non penso verrebbe. È molto timido."
Mamma P:"Timido? Perfetto. Sicuramente non creerà caos.
Come si chiama?"
Pietro:"Lorenzo."
Mamma P:"Cognome?"
Pietro:"Ostuni."
Mamma P:"Invitalo! Fallo per me. Giuro che non mi intrometterò nelle conversazioni e non farò niente di precipitoso."
Pietro:"Stai giurando eh!"
Mamma:"Sì."
Pietro:"Allora lo chiamo."LORENZO'S POV
Sto aspettando da ormai 10 minuti Pietro.
Dovevamo incontrarci al nostro bar.
Starà ancora dormendo, non ha ancora letto i miei messaggi.
È impossibile quel ragazzo.
Si dimentica sempre di tutto.
Ora sono incazzato a dir poco.
È la terza volta che accade in un mese.
Ad un tratto, sento il mio cellulare vibrare.
Guarda un po' chi è.
Lorenzo:"Pietro!"
Pietro:"Ehi Lore. Okay, so che sei incazzato, ma ascoltami. Ho una proposta da farti."
Lorenzo:"Ti correggo. Molto incazzato! Comunque, sentiamo questa proposta."
Pietro:"Ecco..mia madr...i miei genitori ti invitano a pranzo da noi."
Lorenzo:"A casa tua?"
Pietro:"A casa mia. Ti vogliono conoscere."
"Voglio sapere con chi ti incontri spesso bla bla bla"
Dice, cercando di imitare probabilmente la voce della madre.
Lorenzo:"Ehhhhh...per me va bene."
Pietro:"Sicuro? Guarda che se non puoi o non vuoi, non fa niente."
Lorenzo:"No dai, mi sembra un'ottima idea. Anche io voglio conoscere i tuoi genitori."
Pietro:"O-okay, allora a dopo. Ti prego di venire puntuale. Alle 13:00. Mia madre adora la puntualità."
Lorenzo:"Cercherò di non fare tardi. Te lo prometto."
A dopo.Bene.
Non ci voleva proprio.
Già sono timido di mio, poi mi vogliono anche conoscere.
Ormai ho accettato e non posso più tirarmi indietro.
Non posso andare così.
Devo vestirmi più elegantemente, credo.
Forse.
Ritorno velocemente a casa.
Percorro un vicoletto stretto che mi collega subito alla via in cui abito.
Appena arrivo all'edificio, salgo subito al mio pianerottolo e entro in casa.
È già mezzogiorno.
Decido di fare una doccia velocissima.
Prendo i vestiti, considerati da me più adatti e senza neanche aver avuto il tempo di guardarmi, mi avvio alla stazione degli autobus.12:57
Non essendo mai andato a casa di Pietro, non so dove sia.
Conosco solo il nome della sua via.
Decido di chiamarlo.
Pietro:"Lore?"
Lorenzo:"Piè, sono qua. Qual è il numero civico di casa tua?"
Pietro:"34"
Lorenzo:"Potresti scendere.
Sai che..."
Pietro:"Sì, lo so, lo so. Arrivo."
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A Pietrenzo story
ФанфикÈ semplicemente la storia di due ragazzi, due grandi amici, ma che all'inizio erano solo sconosciuti, non riuscendo a capire davvero cosa provassero l'uno per l'altro. Copertina by faivseconds