Hybrid "Le nostre azioni fanno di noi ciò che siamo"

Capitolo 8

Arold ha un obiettivo, scoprire cosa nasconde Abby e portare avanti il suo piano.
Di cosa si tratterà?
Buona lettura

Guardo il cielo azzurro, dopo quello scontro di stamattina ho detto ai miei amici che non mi sentivo bene e sono subito corsa alla scogliera.
Arold Vaughan è pericoloso, tant'è che non avevo udito i suoi passi farsi più vicini.
Forse perché ero concentrata su Victorya, ma qualcosa in lui mi provoca un senso di freddo che non riesco a comprendere.
Chi è realmente il principe dei vampiri?

Scuoto la testa energeticamente prima di gettarmi nel vuoto e al momento dell' impatto chiudo gli occhi.

L' acqua mi avvolge e quando inizio a nuotare sott' acqua le immagini degli occhi di Arold passano veloci nella mia mente.

Sospetta qualcosa me lo sento, o per istinto o per la mia parte di strega che tenta di diffidare di chiunque, ma meno sto vicino a quell' essere e meglio sarà per me.

Arrivo vicino alla riva e esco fuori prendendo un respiro d' aria.
Porto i capelli indietro e una volta sulla spiaggia lo stringo tra le mani.

Il sole oggi è caldo quindi decido di stare un pò da sola ad asciugarmi.
Mi siedo sulla spiaggia e ne prendo un pugno nelle mani.
La stringo e penso ad una rosa.
Sento il calore aumentare e quando la riapro mi ritrovo una rosa di vetro.
Penso anche al viola, il colore preferito di mia madre e così prende delle delicate sfumature.
Più tardi ho intenzione di portargliela.

Mi sdraio mettendo sotto la testa la maglietta ormai zuppa, così almeno i miei capelli non diventeranno ingestibili.

Resto così per qualche ora forse, perdo la cognizione del tempo e così stacco un pò la spina, ma non passa molto che mi alzo e divento un lupo.
Purtroppo non ho molto tempo prima che mio padre si inizi a preoccupare e a mandare tutto il branco a cercarmi.

***

Entro in casa trovandola vuota.
Vado in cucina e vedo un biglietto lasciato appeso sul frigorifero.

"Sono ad una riunione con i capi dei cinque regni, probabilmente farò tardi, ma nel forno ho lasciato del pollo. Ti voglio bene papà."

Corrugo la fronte, non è mai un buon segno quando avvengono queste riunioni speciali, ma aspetterò il suo ritorno per saperne di più.

Faccio una rapida doccia calda ed indosso dei pantaloncini con sopra una canotta nera e degli scarponcini scamosciati.

Esco di nuovo e senza passare per il centro del villaggio scavalco le mura di difesa e cammino nel bosco.

Gli animali mi guardano curiosi e una volta scavalcati un paio di tronchi caduti arrivo nel cuore del bosco, dove gli alberi sono disposti a cerchio intorno alla tomba di mia madre.

La lapide con il suo volto scolpito mi fa sempre un certo effetto.
Poggio la rosa di vetro su quest' ultima e sistemo i fiori più appassiti, quando il rumore di un rametto spezzato fa scattare i miei sensi.

Inizio a guardarmi intorno e quando sto per andare nella direzione del rumore, l' odore di morte mi fa scattare.

Una vampira arriva di corsa puntandomi, mi sposto di lato e le faccio lo sgambetto, facendola cadere per terra.

Si rialza e noto come i suoi occhi brillano, una neonata.

Sta per riprovare a fare di me il suo pranzo quando mi trasformo ringhiandole contro.
Arretra spaventata.

"No, non voglio morire."

Smetto di ringhiare e la osservo.
È una ragazzina di massimo tredici anni.