Capitolo 40

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Mi è arrivata richiesta di tornare con le famose interviste ironiche sui personaggi dei miei libri voi cosa ne pensate? Riuscite a convincere @BeatriceCalabrese e @vanessaabbate ?
Comunque siamo all'inizio della grande guerra  ( peggio di Naruto)😂😂😂
Buona lettura

Innalzo un altro tronco mentre Mike da sopra con un pugno lo pianta nel terreno.

"Quanti ne mancano ancora?"

Si porta una mano sulla fronte prima di rispondermi.

"Una ventina."

"Allora muoviamoci!"

Costruire una barriera dovrebbe rallentare l' eventuale avanzamento da parte delle chimere, ma per farlo la profondità del tronco deve raggiunge i venti metri sotto terra.
La gola della Valle poi delimita un perimetro e questo torna a nostro vantaggio.

Torno nella foresta e quando individuo un tronco abbastanza alto carico la forza in un pugno e lo colpisco sdradicandolo.

"Spero di non ricevere mai uno di quei pugni"

Sorrido e mi giro a guardarlo.

"Non darmi motivo per farlo."

Arold si avvicina a me scompigliandomi i capelli, odio il fatto che lui sia più alto di me.

"Tranquilla Casper non ci tengo."

"La smetti?"

"Di fare cosa?"

Mette anche l' altra mano e allora d'istinto gli dò un pugno nell' addome.

"Ecco così impari."

Lego i capelli in una coda alta e ignorandolo inizio a sollevare l' albero su di una spalla.

"Ora fai l' offesa?"

"Sento un moscerino nelle orecchie...bah."

Non riesco a muovere un passo che le sue braccia mi sollevano per aria facendomi perdere la presa sul tronco.

"Sei pazzo!"

"Forse.."

Ed è così che la mia maschera da offesa se ne va a quel paese.

"Dai mettiamo giù che potrebbero vederci."

Fa come gli chiedo, ma una volta con i piedi per terra appoggia il suo mento sulla mia testa ed intreccia le sue dita alle mie.

Restiamo così, in silenzio, per un tempo che pare infinito, ma come un fulmine a ciel sereno li ricordo che ho lasciato Mike ad aspettarmi e sarà meglio andare prima che mi venga a cercare.

"Ora devo andare Arold."

"Perché qualcosa mi dice che devi andare da quel tuo amico?"

"Perché stiamo lavorando e poi come dici tu è solo un amico."

"Per te, ma tu non lo sei per lui, il suo sangue ribelle ogni volta che lo sfiori."

Stringe di più facendomi leggermente male.

"Non essere stupido, credo di avertelo ripetuto cento volte che per me l'unico che amo sei tu. Quindi smettila con questa gelosia insensata."

Si stacca da me, lasciandomi con una sensazione di freddo che si manifesta nelle sue parole.

"Fai come vuoi."

Se ne va e irritata di questo suo comportamento infantile il braccio stacca verso il tronco spezzandolo in due.

"Dannazione."

Hybrid         "Le nostre azioni fanno di noi ciò che siamo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora