Capitolo 12

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Perché esiste il lunedì? Dio non poteva fare due domeniche per riposarsi?
Comunque...
Abby ha visto qualcosa di strano nella biblioteca della sua scuola e dopo essere scappata incontra Megan.
Buona lettura

***

"Se te lo dico devi giurarmi che non ne farai parola con nessuno."

"Certo, te lo giuro."

Sospiro ancora.

"La questione è delicata. Credo di sapere chi è il mio compagno."

"Ma..."

"Avrei preferito non scoprirlo."

****
Sollevo la testa girandomi per guardarla e dopo un altro sospiro parlo.

"Tu quando hai incrociato lo sguardo con Ryan la scorsa notte hai provato calore, e la sensazione che il tuo cuore stesse per esplodere?"

"Abby..."

"Ti prego rispondimi!"

Mi guarda dritta negli occhi prima di sospirare.

"Si, l'ho provato e poi quando mi ha baciato la mano ho avuto la sensazione di trovare su di una nuvola. Non avrei mai creduto che fosse lui, eppure ora lo guardo sotto un' altra luce. Mi fa sentire la persona più importante e beh..."

Diventa umana scoprendosi parte del collo.

"Sono sua adesso."

Il marchio, questo significa che il loro legame ora è più forte che mai e le sofferenze di lei saranno quelle di lui e viceversa.

"Abby, chi è il tuo compagno? Vedrai che non è brutto essere legata a qualcuno."

Abbasso lo sguardo, la mia situazione è diversa.

"Ti senti completa e dai importanza anche alle minime cose e..."

Non c' è la faccio più a sentirla e perdo il controllo delle mie emozioni.

"SI TRATTA DI AROLD!"

Il mio ringhio si sente per tutta la zona della scogliera, accompagnato dall' eco che spaventa alcuni uccelli sugli alberi.

Resta immobile a fissarmi mentre la nube mi avvolge tornando umana.

"Arold? Ma- ma non si tratta di..."

Le tremano le parole, e rivedo quasi quando su questa spiaggia sotto il chiarore della luna piena mi sono scontrata con il vampiro.

"Vaughan."

Si porta una mano alle labbra e resta per lunghi attimi in silenzio mentre attendo un suo consiglio sedendomi sulla sabbia.

Il vento mi scompiglia i capelli ma nulla è confrontabile con il disordine nella mia testa.

"Ne sei sicura?"

"Cuore che batte senza sosta, calore e ogni volta che prova a sfiorarmi mi sembra si essere toccata da fuoco puro."

"Cazzo."

"Già, avrei preferito non uscire quella dannata notte."

Prende anche lei posto vicino a me e mi accarezza la schiena.

"Abby, davvero, mi dispiace."

"E di cosa? Tanto lui non lo sà e non lo saprà mai."

"Ma..."

"Niente ma, c'è la farò."

"Abby!"

Hybrid         "Le nostre azioni fanno di noi ciò che siamo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora