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<Yeeun mi stai ascoltando?> chiese Jin alla ragazza che camminava al suo fianco e che aveva la testa fra le nuvole.
<s-si certo> mentì lei non sapendo minimamente cosa le stava dicendo Jin, la sua testa nell'ultima settimana era costantemente occupata da Jimin che le continuava a nascondere il motivo dell'irruzione di quei tre uomini e poi una parte di lei non faceva altro che pensare a Jungkook.
Quando pensava a quest'ultimo la curiosità si impadroniva sempre di lei, aveva un qualcosa che la attirava come una calamita e quel timore che trasmettevano i suoi occhi non facevano che aumentare la sua curiosità.
Era una settimana che non si vedevano.
<ah si...allora dammi un tuo parere a proposito di ciò> disse il corvino sapendo di averla in pugno.
<uhm...io penso che...che...uffa! Hai ragione non stavo ascoltando. Scusa> sbuffò rumorosamente Yeeun facendo ridacchiare Jin che le circondò con un braccio le spalle strofinando poi un pugno sul capo della più bassa facendola lamentare.
<Seokjin non fare il bullo> scherzò lei una volta che si fu liberata dalla presa dell'amico.
<comunque stavo dicendo che quest'anno avevo intenzione di uscire per il mio compleanno> Jin si schiarì la gola riprendendo poi il suo discorso guardando con un piccolo sorriso l'amica che si metteva a posto i capelli scompigliati poco prima.
<vuoi andare fuori a bere?> chiese lei sorpresa storcendo poi il naso appena vide il corvino annuire.
<lo so che non ami uscire la sera ma per una volta non potresti fare uno sforzo per il tuo migliore amico?> chiese lui unendo le mani iniziando a pregarla una volta che si fermarono all'incrocio dove di solito si separavano per andare a casa.
<Va bene d'altronde è il tuo compleanno> sussurrò lei facendo sorridere soddisfatto il più grande.
<ci divertiremo, te lo assicuro!> esclamò contento il corvino abbracciandola per poi iniziare ad indietreggiare.
<non ne dubito - commentò lei sarcastica vedendo poi l'amico avvicinarsi pericolosamente alla strada senza vedere se stesse passando qualche macchina - pensa piuttosto a non farti investire!> gli urlò infine Yeeun ricevendo un cenno con il capo dal più alto che poi la salutò con un grande sorriso e un movimento della mano.

Yeeun sospirò piano per poi iniziare lentamente ad avviarsi verso casa visto che erano le due del pomeriggio e quel giorno non aveva nulla da fare per il restante tempo.
Camminò per qualche minuto finché la suoneria del suo telefono attirò la sua attenzione, un espressione sorpresa si formò sul suo viso non appena lesse sullo schermo il nome del fratello.
<Jimin?> chiese lei rispondendo alla chiamata.
<hey sorellina tutto bene?> le chiese lui con tono allegro.
<si e tu? Pensavo la tua pausa pranzo fosse a mezzogiorno> affermò sincera la ragazza sentendo dall'altra parte un profondo sospiro.
<già, ma oggi ci sono stati diversi cambiamenti al lavoro e non so di preciso per che ora tornerò questa sera> disse il biondo passandosi una mano fra i capelli osservando poi con occhi annoiati il computer davanti a sé.
<ah mi dispiace> sussurrò lei fermandosi sul marciapiede non appena vide il semaforo rosso.
<tranquilla...sei ancora fuori?>
<si perché?> gli chiese lei curiosa mentre sentì il fratello borbottare qualcosa tra sé.
<potresti farmi un favore?>
<certo>
<Jungkook questa sera avrebbe dovuto darmi una cosa, ma visto che non so a che ora tornerò non è che potresti andare da lui al posto mio?> le chiese Jimin facendo sussultare il povero cuore della più piccola che all'udire il nome del moro sentì i suoi nervi tendersi e l'ansia pervaderla.
<d-da Jungkook, a-adesso?> chiese lei un po' titubante.
<si se non è un problema, l'ho già avvisato di un tuo possibile arrivo> le spiegò il fratello facendo aumentare l'inspiegabile tensione della più piccola.
<ti ricordi la strada?>
<si> rispose lei spiccia mentre le persone intorno a lei iniziarono ad attraversare la strada non appena il semaforo diventò verde.
Dopo che i due fratelli si furono salutati Yeeun chiuse velocemente la chiamata infilando il telefono nella tasca del suo felpone gigante color fango.
La corvina rimase per qualche attimo immobile a guardare l'asfalto sotto ai suoi piedi mentre il suo cuore non sembrava voler cedere a quel tormentato ritmo inspiegabilmente veloce.
Passò entrambe le mani sugli occhi stropicciandoli in seguito dopodiché con un gran sospirò si voltò nella direzione opposta in cui stava andando iniziando così una lunga camminata.

Tattoo//J.Jk. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora