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<Yeeun finalmente ti sei alzata...pensavo avresti continuato a dormire fino a domani mattina> la prese in giro Jimin non appena la vide entrare in cucina con i capelli arruffati, un espressione stanca e con indosso ancora la felpa di Jungkook mentre i piedi scalzi stavano a contatto con il pavimento freddo.
<spiritoso> sussurrò lei stropicciandosi gli occhi mentre si avvicinò al tavolo dove afferrò velocemente un biscotto al cioccolato che mangiò subito.
Jimin la osservò intenerito ricordando quando da piccoli la loro madre doveva gridarle nelle orecchie per convincerla ad alzarsi oppure accendeva la luce facendola gridare dolorante mentre la solita frase "mi verrà un trauma" veniva pronunciata dalla bambina.
Non appena però si accorse della felpa dell'amico ,che la corvina stava ancora indossando, si fece più attento e serio.
Aveva notato tra i due un qualcosa di insolito.
Non sapeva spiegarsi cosa ma era certo che fosse nata una strana amicizia tra i due.
<poi la metto a lavare, non preoccuparti> disse lei non appena vide il modo in cui il fratello stava fissando la felpona grigia.
<mmh ok, mi ha detto che sarebbe passato nel tardo pomeriggio> affermò Jimin con una nota di tensione nella voce che Yeeun notò ma non volle approfondire.
<bene, penso che sarà pronta per allora> sussurrò la corvina stiracchiandosi poi come un gatto mentre il volto del biondo si fece più serio.
<che c'è Jimin-ah?> gli chiese lei vedendo il suo volto farsi più cupo.
<Yeeun voglio che tu sia sincera con me> iniziò lui.
La corvina non rispose, rimase immobile aspettando che il fratello continuasse.
<che cosa ti ha fatto Lionel?>
Yeeun osservò per interminabili minuti il fratello ricordando con amarezza la conversazione che aveva avuto con l'uomo che le aveva centrato il volto con un ceffone e che aveva cercato di violentarla.
<niente> sussurrò lei deglutendo nervosa, se Jungkook non fosse intervenuto...no, non riusciva neanche a pensarlo.
<a me puoi dirlo, se lui ti avesse toccato in un qualche modo me lo devi dire> continuò lui serio.
<non è successo niente, non preoccuparti Jungkook e gli altri sono arrivati in tempo> affermò Yeeun sistemando nella mensola il pacco di bassotti al cioccolato che la facevano impazzire.
Jimin fu sul punto di parlare ma poi decise di lasciare perdere permettendo così alla sorella di tornare in camera sua a cambiarsi.

<mano male che è Sabato> sussurrò Yeeun mentre osservava il suo riflesso nello specchio in camera sua.
La serata precedente l'aveva messa K.O. e un gran senso di stanchezza pervadeva tutti i suoi muscoli.
Portò una mano alla cerniera lampo della calorosa e accogliente felpa di Jungkook e ,anche se non molto d'accordo, la tirò giù. A malincuore si tolse il capo e le sembrò come se la sua fonte di sicurezza fosse svanita.
Il profumo di menta svanì lasciandole un senso di malinconia mentre l'aria fredda colpì la sua pelle scoperta facendola rabbrividire.
Delicatamente la depose sul letto alle sue spalle.
Dopodiché tornò a scrutare la sua figura pietrificandosi quando vide la sua camicetta rossa strappata.
La sera prima si era rifiutata di togliersela e ora le metteva solo un po' di inquietudine.
Mentre se la tolse le tornarono in mente gli sguardi insistenti di Lionel e Jungkook quando l'avevano squadrata, quello di Lionel era pieno di malizia e lussuria mentre quello di Jungkook penetrante e invadente.
La piccola però aveva notato una leggera nota di sentimento comune, non sapeva in realtà a cosa corrispondesse ma era qualcosa che la intimoriva e imbarazzava.
Sospirò abbandonando poi quei pensieri mentre mise a lavare la felpa del moro ,naturalmente dopo essersi cambiata, dopodiché con dispiacere buttò ciò che restava di quell'insolita camicia che Seulgi era riuscita a farle comprare.
Passò quel che restava della mattinata a casa in compagnia di Jimin che la aiutò nelle faccende, guardarono un po' di tv finché verso le tre e mezza Yeeun fu costretta a uscire per andare alla caffetteria a svolgere il suo turno di lavoro.

~~~~~

<com'era la crostata di mele signora Kang?> chiese dolcemente Yeeun all'anziana signora che tutti i pomeriggi si dirigeva alla caffetteria per mangiare la crostata di mele che Yeeun e un suo collega preparavano.
<buonissima come sempre cara> rispose affettuosa la donna che si era affezionata molto alla corvina.
L'anziana donna era rimasta vedova da qualche anno e l'unica compagnia che le era rimasta erano le amiche della tombola e Yeeun alla caffetteria che ,quando poteva, si fermava a parlare un po' con lei.
<mi raccomando si copra bene, il clima si sta facendo sempre più rigido> le disse Yeeun prima che la donna lasciasse il bar con un tenero sorriso sul volto che faceva risaltare i suoi occhietti scuri e illuminava le sue molteplici rughe sul volto.
Yeeun sospirò, in fondo quel lavoro non le pesava anzi, le regalava molti attimi di felicità.

Tattoo//J.Jk. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora