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<oh Yeeun, non avere paura, voglio solo parlare>

La corvina inarcò un sopracciglio sbigottita.
<come la scorsa volta immagino> disse lei non capendo da dove avesse tirato fuori tutto quel coraggio.
Lionel divertito e sorpreso per quelle parole scosse la testa ridendo leggermente.
<devo ammettere che la volta scorsa mi sono lasciato prendere dal momento, eri così bella e provocante che ho perso il controllo> ammise lui facendo rabbrividire Yeeun, quelle parole aumentarono ancor di più il disgusto verso i vestiti succinti che Seulgi le aveva regalato.
<sono qui per offrirti di nuovo la mia proposta, sei sprecata in questa tua quotidianità, con me invece potresti avere tutto ciò che vorresti e scalare il successo> disse Lionel avvicinandosi sempre di più alla corvina arrivando così a pochissimi centimetri dal suo tremante corpo.
<I soldi non fanno la felicità> sussurrò lei vedendolo sogghignare, lui le appoggiò una mano sulla sua guancia mentre l'altra andò a finire sul suo fianco in modo tale da impedirle di sottrarsi a quelle attenzioni.
Yeeun tentò lo stesso di fare un passo indietro ma fu tutto inutile, la presa era troppo forte.
<beh intanto però ti danno un tetto sotto cui stare, cibo, potere, fama, - avvicinò la bocca all'orecchio di lei che tentò di spingerlo via appoggiando entrambe le mani sul suo petto - piacere> le sussurrò viscidamente leccandole il lobo, azione che fece schifare Yeeun che fu pervasa dal profumo dell'acqua di colonia dell'uomo che la stava a dir poco molestando.
<non voglio né te né i tuoi soldi! Toglimi le mani di dosso> affermò stizzita la corvina divincolandosi dalla stretta di lui e riuscendoci solamente schiacciandogli il piede, facendolo così mugolare e allontanare di poco.
Lionel a quell'azione iniziò a perdere le staffe, non era abituato a sentirsi dire di no e Yeeun glielo aveva ripetuto per ben due volte osando addirittura colpirlo.
La guardò arrabbiato e spazientito.

"Basta giocare, ragazzina"

Pensò prima di colpirla in pieno viso con una tale forza da farla sbilanciare e cadere a terra.
La guardò dall'alto con decisione e divertimento, da quel momento in poi si sarebbe fatto a modo suo.
Si sbottonò la giacca elegante togliendosela ed appoggiandola su una delle sedie che circondavano il tavolo della cucina, dopodiché si arrotolò entrambe le maniche della camicia bianca fino ai gomiti.
Nel mentre Yeeun appoggiò una mano tremante sulla sua guancia rossa e dolorante.
Sentì le lacrime crescere nei suoi occhi mentre un inquietudine e paura divennero più forti e travolgenti, stavano ricapitando le stesse cose che erano accadute la sera di un mese addietro.
Solo che quella volta Jungkook non c'era, non era lì pronto a difenderla ma bensì a casa a pensare al suo amato pollo e al fatto che lei fosse in compagnia di suo fratello Jimin.
Jimin, il suo telefono.
Alzò lo sguardo verso l'uomo che la guardava come un leone quando punta la sua preda.
<c-come hai fatto ad avere il telefono di mio fratello?> chiese con un leggero timore nella voce, sperò che non avessero fatto nulla a Jimin.
<ieri sera gli è caduto e una ragazza, Maya, lo ha diciamo...preso in prestito> spiegò lui accovacciandosi davanti alla corvina che a quel nome si infuriò.
Quella ragazza doveva portare scompiglio in tutto e rovinare sempre la vita degli altri.

"Maledetta"

Yeeun era a dir poco adirata nei confronti della corvina.
<non sei stata molto fortunata> affermò Lionel toccando con la punta delle dita la guancia rossa di lei che prontamente spostò il viso di lato non volendosi far toccare nuovamente.
Lui irritato stava per aprire bocca quando la suoneria del telefono della corvina lo precedette.
I due si scambiarono uno sguardo.
<non osare...> la minacciò lui non convincendola però a non tentare la sorte.
Yeeun con rapido gesto afferrò il telefono nella tasca della sua giacca color militare ma quando stava per schiacciare il pulsante per rispondere qualcuno glielo strappò via dalla mano, la guardia del corpo di Lionel aveva deciso di intervenire.
Intanto l'uomo ben vestito, ormai diventato l'incubo di Yeeun, l'afferrò per la gola schiacciandola al suolo, costringendola così a sdraiarsi sulle piastrelle della cucina.
La ragazza cercò di combattere contro quella prepotenza iniziando ad agitare in modo confuso le braccia colpendo ripetutamente il viso di Lionel, il panico la stava assalendo.
Sapeva di aver compiuto il passo più lungo della gamba e ora ne avrebbe pagato le conseguenze.
Quando stava per colpirlo per l'ennesima qualcuno la bloccò afferrandole entrambi i polsi portandoli sopra la sua testa, lasciando così libero arbitrio a Lionel che si mise a cavalcioni su di lei.
Vedendo che le cose stavano precipitosamente degenerando Yeeun iniziò a gridare sperando che qualcuno, sentendola, accorresse in suo aiuto o chiamasse la polizia.

Tattoo//J.Jk. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora