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<wow, sembra delizioso> sussurrò Jungkook nell'osservare con occhi sognanti il pollo che cuoceva nel forno della sua bella e luminosa cucina che sembrava fin troppo silenziosa in quel momento.
Infatti il moro si aspettò una battutina da parte di Yeeun ma, appena sentì il silenzio rispondergli, si ricordò che era uscita per andare da suo fratello, da sola per di più.
Grugnì infastidito nel ricordare come la corvina avesse iniziato a ripetere che non c'era bisogno che lui l'accompagnasse e che in fondo sarebbe stata con suo fratello, nulla di più nulla di meno.
E, dopo dieci minuti di dura lotta, per la prima volta Yeeun la ebbe vinta.

"Mi porterà allo sfinimento, le darò meno pollo così impara a rompere le scatole"

Decise il moro assumendo un espressione soddisfatta e decisa mentre un velo di preoccupazione non lo lasciò.
Era sempre stato dell'idea di non lasciarla mai sola quando andava in giro finché le cose non si sarebbero sistemate e beh la situazione in quel momento era calma, talmente tranquilla da inquietarlo un po'.
Jungkook aveva imparato che le cose peggiori ti capitano sempre quando meno te l'aspetti e, anche se cercava di non dargli peso, preoccupazione e timore continuavano a tormentarlo mentre Yeeun vagava per Seoul.
Non doveva pensarci ma era per lui inevitabile.

Cercò in un qualche modo di distogliere la sua attenzione da quella preoccupazione e per fortuna arrivò qualcuno davvero bravo in questo.
Dopo aver citofonato e salito le scale, Taehyung e Yeri fecero il loro ingresso in casa Jeon.
Erano i primi arrivati e l'orologio segnava che fosse passato un quarto d'ora da mezzogiorno.
<che buon profumino> affermò la bionda che aveva l'acquolina in bocca da quando aveva varcato la soglia di casa.
<il nuovo master chef> lo prese in giro Taehyung ottenendo uno sguardo freddo e un sorrisetto che di divertito non aveva nulla.
<spiegatemi che gioco avete fatto ieri sera insieme a Yeeun, ma sopratutto perché l'avete fatta bere così tanto?> chiese loro Jungkook con una calma nella voce che spaventò entrambi i ragazzi facendoli sbiancare sul posto, quando il moro assumeva quell'espressione da finto calmo era davvero spaventoso.
<devo andare al bagno> annunciò Yeri dirigendosi velocemente verso la stanza dei servizi lanciando un ultimo sguardo al suo fidanzato che la implorava di non lasciarlo da solo.

"Traditrice"

Pensò il rosso prima di rivolgere nuovamente lo sguardo verso il suo amico che aveva tutta l'intenzione di incenerirlo con lo sguardo.
<io in realtà mi sono aggiunto dopo che aveva accettato di partecipare - cercò di spiegare lui mentre lo vedeva avanzare sempre di più nella sua direzione con un sorriso malato sulle labbra e un mestolo in legno nella sua mano destra - è-è stata tutta un'idea di N-Namjoon> infine scaricò tutta la colpa sull'amico dalle affascinanti fossette.
<ma tu guarda che coincidenza, prima l'ho sentito per telefono e lui mi ha detto che l'idea è stata tua> ammise il moro vedendo l'amico deglutire rumorosamente e con fare quasi colpevole.
<ha mentito> Taehyung sussurrò quasi impercettibilmente mentre Jungkook iniziò a colpirlo con il mestolo, lo stesso che aveva usato settimane prima per fare la stessa identica cosa quando Yeeun era stata male.
Le urla e le suppliche di Taehyung cessarono quando il citofono suonò per la seconda volta, ciò voleva dire che anche gli ultimi erano arrivati e con loro pure Yeeun.
<finiremo di parlare più tardi> mormorò il moro facendo sorprendere l'amico dal sorriso rettangolare che rimase scioccato da quelle parole.
Non stavano affatto parlando, più che altro sembrava un pestaggio.
Ma nonostante tutto rimase in silenzio non volendo aumentare l'ira di Jungkook.
Appena la porta di casa fu aperta entrambi si girarono vedendo entrare Seulgi seguita da un Jimin dall'aria un po' demoralizzata, nel mentre Yeri li raggiunse.

Ma di Yeeun neanche l'ombra.

Jungkook inarcò un sopracciglio nel vedere l'assenza della corvina.
<dov'è Yeeun?> chiese serio vedendo il biondo guardarlo perplesso.
<perché lo chiedi a me? Dovrebbe essere qui con te> disse Jimin mentre un brutto presentimento si fece spazio sia in lui che nel moro.
<spero tu stia scherzando, le hai mandato un messaggio questa mattina dicendole che vi sareste dovuti incontrare a casa vostra per mezzogiorno> raccontò il minore vedendo il più basso guardarlo con occhi spalancati.
<beh mi sembra un po' impossibile, non trovo da ieri sera il telefono devo averlo perso nel locale in cui siamo andati a bere> affermò Jimin mentre preoccupazione e ansia iniziarono a pesargli sulle spalle e sul petto.
<aspettate - li interruppe Seulgi mentre un Jungkook pauroso iniziò a guardare il pavimento, quasi fosse perso chissà dove nella sua mente - se Yeeun non è qui e Jimin non le ha scritto il messaggio, ora con chi è?> chiese l'amica con voce tremante mentre Jungkook e Jimin si scambiarono un'occhiata consapevole.
Il moro afferrò velocemente il suo telefono iniziando a chiamare Yeeun mentre si dirigeva fuori dal suo appartamento a gran passi seguito da un Jimin visibilmente bianco in volto e il resto dei suoi amici.
<avanti, rispondi, per favore> sussurrò lui sentendo il terrore pervaderlo fino al midollo osseo, aveva un'idea di con chi potesse essere ma pregò non fosse lui.
Arrivò in box, luogo in cui era parcheggiata la sua macchina.
<cazzo!> esclamò sbattendo una mano sul cofano della sua auto quando a rispondergli fu la segreteria telefonica.
Entrò subito nella vettura uscendo dal grande spazio posto sotto la palazzina ma, prima di varcare il cancello del passo carrabile, qualcuno lo ostacolò.
Una macchina rossa, che Jungkook riconobbe subito, si posizionò proprio davanti a lui non permettendogli di passare e fu lì che la vide sorridere ampiamente.
Maya si trovava proprio davanti a lui con la sua auto lucente dello stesso colore del suo rossetto.
Dire che Jungkook era furioso è poco, stava letteralmente per scoppiare e sapere che lei era coinvolta non fece altro che alimentare la sua voglia di uccidere qualcuno.
Scese velocemente dalla sua macchina stringendo i pugni lungo i fianchi mentre vide la corvina deglutire un po' spaventata.
Faceva bene ad aver paura, nello stato di ira in cui era avrebbe potuto mettere le mani addosso anche a lei nonostante fosse sempre stato dell'idea che il gentil sesso non si sfiora.
Era a pochi centimetri da lei quando una voce distolse la sua attenzione.
<Jungkook lasciala perdere e sali> gli urlò Taehyung che aveva accostato la sua auto al marciapiede mentre Yeri, al suo fianco, lo invitava a non perdere tempo.
Il moro prima di raggiungerli lanciò un'occhiata glaciale a Maya che strinse fortemente tra le sue esili e sottili mani il volante della sua vettura.

Tattoo//J.Jk. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora