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<non ne faccio una giusta...> mormorò tra sé la corvina mentre aspettò cupa l'amico che si era fermato alla macchinetta del caffè per prenderne un piccolo bicchiere.
Yeeun sospirò ricordando come il giorno precedente, dopo il loro diverbio, Jungkook l'avesse trattata con freddezza per tutto il giorno. E pensare che sembrava essersi alzato dalla parte giusta del letto.
Sapeva di essersi intromessa in cose che non la riguardavano ma in fondo non gli aveva detto granché.
Aveva provato a scusarsi ma lui l'aveva sempre liquidata con un "ho da fare".
Non avrebbe mai voluto che quella convivenza fosse iniziata così, ma sopratutto non voleva che quello strano rapporto che si era instaurato tra di loro si fosse rovinato per una parola sbagliata.

<sicura che non vuoi che ti riaccompagni a casa? Non mi sembri stare bene> le chiese Jin accompagnandola verso al cancello dell'università.
<non preoccuparti e poi tu hai ancora due corsi da seguire, è solo un po' di stanchezza...> lo rassicurò lei voltando poi lo sguardo davanti a sé dove riconobbe una luminosa e appariscente testa azzurra.
<...e poi non credo che tornerò a casa da sola> ammise successivamente appena vide l'azzurra voltarsi nella sua direzione iniziando ad agitare la mano sinistra piena di anellini.

Joy si staccò velocemente dal cancello infilando così entrambe le mani nelle tasche della sua giacchetta in pelle nera.
Sorrise ampiamente a Yeeun, la quale ricambiò con un movimento meno allegro, dopodiché spostò il suo sguardo su Jin che squadrò da capo a piedi leccandosi le labbra con fare malizioso.
<Joy che ci fai qui?> chiese sorpresa Yeeun dopo averla salutata.
<zuccherino che bello rivederti! Comunque passavo di qui e casualmente mi sono imbattuta nella tua università> raccontò Joy con fare teatrale dando poi un buffetto alla corvina che al sentire di quelle parole inarcò un sopracciglio sussurrando un "già, una casualità".
<comunque piacere sono Sooyoung, ma tutti mi chiamano Joy, quindi a te la scelta> affermò lei con entusiasmo facendo scappare un sorriso al più alto che successivamente si presentò con tono molto cordiale.
Ci fu un continuo scambio di sguardi tra i due mentre Yeeun rimasta in disparte alzò gli occhi al cielo.
"Mi sembra di vedere Seulgi" pensò risvegliando poi i due.
<Seokjin il tuo corso comincerà tra cinque minuti, ti conviene sbrigarti se non vuoi rimanere in piedi> lo avvertì la corvina facendolo preoccupare.
<accidenti! - esclamò guardando il suo orologio da polso - alla prossima ragazze, devo proprio scappare> dopo ciò si mise letteralmente a correre in direzione dell'entrata.
<accipicchia chi l'avrebbe mai detto che gli aspiranti medici fossero così belli!?> esclamò Joy poco prima di incamminarsi al fianco della più giovane che rise a quelle parole.

<a quanto pare Jungkook non sembra essere l'unico di cattivo umore> affermò Joy che aveva notato fin da subito il volto scuro della più bassa che la faceva assomigliare ad un cane bastonato.
<Jungkook?>
<già, questa mattina è stato particolarmente silenzioso e scontroso. Non che di solito non lo sia, per carità...sarebbe un miracolo se almeno una volta al giorno non facesse qualche battutina fastidiosa oppure se mi fermassi a parlare con lui per più di un quarto d'ora di seguito> ridacchiò Joy pronunciando le ultime parole.
<mi dispiace è colpa mia> sussurrò Yeeun dispiaciuta facendo fermare l'azzurra che la guardò sorpresa.
<mi sono intromessa in cose che non mi riguardavano> ammise sentendosi sempre più i colpa.
Ci fu un attimo di silenzio in cui Joy storse leggermente il naso come era abituato a fare anche il cugino.
<famiglia?> chiese l'azzurra con un po' di timore e della consapevolezza come se in realtà sapesse già la risposta.
La corvina annuì silenziosamente facendo scappare così un sospiro alla maggiore che poco dopo riprese a camminare.
<non è una bella storia e a dir la verità non la so neanche tutta, Jungkook si è rifiutato categoricamente di raccontare come è andata realmente a tutti. - prese una piccola pausa come se avesse quasi paura di continuare - Non è un ragazzo facile e molto spesso tende a chiudersi in sé stesso, devi solo avere pazienza> raccontò Joy tristemente ricordando quanto fosse diverso quando era piccolo.
Yeeun invece si sentì sempre più in colpa nel avere tirato in mezzo quella questione così delicata per il ragazzo, sentì una morsa allo stomaco nel ricordare l'espressione persa e spaventata del moro.
<Yeeun non sentirti in colpa, perché non ne hai> cercò di rassicurarla l'azzurra accarezzandole dolcemente il capo
<lo so, ma non riesco a fare altrimenti>

<sai devo ammettere che sono un po' gelosa> ammise Joy imboccando la via della casa di Jungkook mentre Yeeun la guardò con un'espressione confusa.
<vi conoscete da quasi un mese e praticamente parla più con te che con me, quando sei in sua compagnia sembra sciogliersi da tutta la sua freddezza e Tae mi ha raccontato che sei riuscita a placare la sua ira in una manciata di secondi, all'inizio pensavo mi stesse prendendo in giro> disse Joy puntando le sue iridi scure in quelle del medesimo colore della più piccola, le cui guance iniziarono a prendere colore.
<sarà stato un caso> disse con un po' di imbarazzo la corvina facendo ridacchiare la più alta.
<lui ha detto la stessa cosa> Joy inclinò leggermente il capo pensando poi che forse sotto sotto c'era qualcosa tra i due.
<grazie per avermi accompagnata a casa> la ringraziò Yeeun cambiando argomento dopo aver tirato fuori dalla tasca destra della sua giacca le chiavi di casa.
<è stato un piacere> le sussurrò dolcemente Joy vedendola poi scomparire all'interno della struttura.

<penso che questa convivenza farà più bene a Jungkook che a Yeeun> mormorò tra sé l'azzurra avviandosi poi verso il suo posto di lavoro.

~~~~~

La sera ,quando si ritrovarono a casa insieme, i due ripresero a parlare con un po' di impaccio.
Jungkook ,che aveva passato tutto il giorno a rimuginare su ciò che era successo il giorno precedente, cercò per tutta la serata il momento più adatto per scusarsi con Yeeun.

<Yeeun> la chiamò lui mentre erano a tavola.
<si?> chiese lei dolcemente voltandosi nella sua direzione sbattendo più volte le palpebre.
Jungkook restò per qualche secondo a fissarla dopodiché ,con la stessa velocità, scosse la testa tornando a mangiare.
<no, nulla>

Continuò così per tutta la serata non trovando mai o le parole giuste o il coraggio adeguato.
La verità era che lui non sapeva come comportarsi in situazioni del genere, raramente si scusava con qualcuno per qualche errore perché di solito non ne commetteva.
"Che ci vuole a dire una semplice parola!?" Si rimproverò mentalmente osservando il viso concentrato della ragazza nel mangiare e guardare la tv davanti a loro.
Si perse nel guardarla, le guance piene e gonfie la facevano sembrare piccola e innocente mentre i piccoli occhietti che continuavano a osservare la televisione sembravano sempre più curiosi di cosa succedeva nel mondo.
I capelli corvini che incorniciavano perfettamente il suo visino continuavano ad ondeggiare lasciando in bella vista il suo candido collo.
Lui si passò una mano sul volto mentre il suo cuore accelerò.
"Maledizione!"

Dopo cena entrambi si ritrovarono sui rispettivi divani a guardare un film d'azione, tutto finché Yeeun non si ricordò di una cosa che avrebbe dovuto fare nel pomeriggio.
Così ,dopo aver borbottato, si alzò velocemente dirigendosi nella sua nuova camera dove velocemente fece una foto ai suoi appunti di anatomia inviandoli poi a Jin che ,a sua volta, si era dimenticato di ricordarglielo.
Dopodiché tornò in salotto notando che anche Jungkook si era appena riseduto.
<Yeeun> la chiamò lui con tono teso
<dimmi> rispose lei voltandosi nella sua direzione scorgendo così un'espressione di imbarazzo sul suo viso.
<vai in cucina, c'è una cosa sul tavolo per te> annunciò lui tornando a guardare la televisione non appena lei si fu alzata.
La corvina curiosa si diresse velocemente in cucina dove, dopo aver acceso la luce, trovò una confezione di gelato alla stracciatella sul tavolo. Inutile dire che le scappò un gridolino di gioia.
Il ragazzo l'aveva comprato quando quel pomeriggio era andato a fare la spesa e visto che non riusciva a scusarsi a parole decise di farlo a gesti.
La corvina con entusiasmo e spropositata felicità si avvicinò alla vaschetta trovandoci poi affianco un foglietto bianco ripiegato su se stesso. Lo prese delicatamente, lo aprì, lo lesse e sorrise.

"Scusa"





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Ciao a tutti
Spero che la storia non stia deludendo le vostre aspettative e che quindi vi stia piacendo ed entusiasmando sempre di più. Se ci dovesse essere qualcosa da sistemare non esitate a dirmelo.
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e se volete anche un commento, sono sempre ben accetti😉
P.s. scusate ma non sono brava a scrivere gli angoli autore sopratutto perché non so mai cosa dire, quindi è per questo che li scrivo a fine capitolo ogni tanto. Perdonate il mio impaccio🤗
Al prossimo capitolo
nanaa02

Tattoo//J.Jk. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora