COLLAPSE

PROLOGO

Non riesco ad aprire gli occhi...
Crollo.

Ma cosa è successo?
Mi fa male, mi fa tanto male... Mi scoppia la tes...

Mi risveglio, ma non ricordo di essermi addormentata...come è possibile?
Il dolore è insopportabile, forse ho qualcosa di rotto.
Si credo sia proprio la gamba o forse il braccio, oppure...
Quante volte sono svenuta? Non ricordo niente.
Cerco di alzarmi ma le mie gambe non reggono, sento degli spillini che mi perforano le ginocchia, facendole cedere.
Mi guardo intorno ma vedo solo alberi!
C'è anche un odore sgradevole, come...come di carta bruciata; mi entra nel naso, lo sento nei polmoni, non riesco a respirare.
Boccheggiando provo a guardare alla mia destra e vedo un albero colpito da un fulmine proprio al centro. Lo ha lacerato esattamente a metà.
Ho una strana sensazione, credo sia paura.
Ma io non ho mai avuto paura...
Cerco di recuperare le poche forze rimaste, mi poggio sul braccio sinistro perché il destro è ormai fuori uso.
Da quanto tempo sono così? Sembrano passate ore.
Ma cos'è il tempo per una persona che non ricorda neanche il suo nome?
Piccole gocce di pioggia iniziano a bagnarmi il viso, facendomi sobbalzare e contemporaneamente alzare gli occhi al cielo. In questo momento, tra i fitti intrecci dei rami, scorgo che è nero come la pece. Capisco di dovermi alzare per cercare riparo.
Mentre cammino senza meta, sento dei tuoni martellarmi nelle orecchie, che iniziano involontariamente a fischiare...
Riesco a intravedere dai fusti degli alberi piccole luci che sfrecciano avanti e indietro.
Attratta da esse, continuo a camminare ma il mio corpo non risponde alla mente e mi ritrovo su una lunga strada di cui non riesco a definire né l'origine né la fine...
La pioggia diventa sempre più fitta e avanti a me c'è solo un cartello: <SURREY>
e poi più nulla...

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