Questa festa è fantastica!
Non partecipavo a una cosa del genere da quando la squadra di Zac non vinse il campionato scolastico.
C'è un mucchio di gente; ragazzi che ballano muovendo le mani a tempo di musica, che è talmente alta, che sento delle vibrazioni nel torace.
Nel tragitto per andare a prendere qualcosa da bere a Deianira, non so quante ragazze mi si sono gettate addosso e quanta gente ho dovuto spostare per farmi largo tra la folla.
Il tavolo, che è posizionato in fondo alla sala, a un lato è pieno di cose da mangiare, a partire dagli stuzzichini, a finire a enormi panini con hamburger; dall'altro sono disposti enormi botti con dei tubi per versare direttamente la birra nei bicchieri. Inoltre ci sono anche altre bottiglie di alcolici di diversi colori.
Tutt'intorno ci sono tanti ragazzi intenti a bere, anche se penso che abbiano bevuto abbastanza. C'è gente che barcolla di qua e di là e tra di loro c'è chi, ormai, è crollato sul pavimento.
Ci sarà di sicuro qualcosa di non alcolico, no?
Mi alzo sulle mezze punte per vedere oltre la massa e...finalmente riesco a vedere delle bottigline d'acqua nascoste.
Minerale o effervescente? Insicuro, le prendo entrambe.
Fa davvero caldo qui dentro, si è formata una cappa di calore, perché la stanza si è riempita ancora di più.
Mi dirigo verso i divanetti, vicino cui avevo lasciato Deianira, continuando la mia lotta contro chi mi ostacola.
Ma...ma questi non sono quelli dove l'avevo lasciata; questi sono in camoscio bianco, mentre gli altri erano di pelle nera.
Sbuffando attraverso la stanza e...
Dov'è finita Deianira? Non c'è qui, eppure le avevo detto di aspettarmi. Che testa tosta, c'è un mucchio di gente che non conosce e che non so se le potrebbero fare qualcosa. Al solo pensiero mi si fa la pelle d'oca...
Ormai preso dall'ansia che le possa essere accaduto qualcosa, inizio a chiamare il suo nome, non facendo caso alle persone che mi guardano in modo strano.
<Deianira! Deianira dove sei?...>
<Hei amico cosa succede?> mi chiede un ragazzo poggiandomi la mano sulla spalla.
<Ho...ho perso la mia amica. È bionda e indossa un vestito bianco. L'hai vista per caso?>
<No mi dispiace, ma di sicuro sarà con qualcuno alle camere di sopra!> dice ridendo mentre se ne va salutandomi con la mano; si è lasciato dietro un tanfo misto tra alcool e fumo.
La paura di non trovarla cresce sempre di più...
Inizio a fermare persone a caso, strattonandoli e chiedendo se l'avessero vista.
Continuo a guardarmi intorno e vedo che la porta per accedere al retro è spalancata.
Non pensandoci mi precipito fuori e vedo la piccola piscina che si estende su tutto il giardino, ma di lei nessuna traccia.
Ma un bagliore...cattura la mia attenzione; proviene dagli alberi dietro la piscina.
D'istinto inizio a correre, non so ma ho l'impressione che lei c'entri qualcosa.
Il prato è tutto bruciato! Ma...non c'è nessuno!
Con la coda dell'occhio vedo una macchina allontanarsi dalla casa; strizzo gli occhi per cercare di vedere meglio. Alla guida c'è...Ryan?
Mi sembra di non averlo visto alla festa. Pare che vada molto di fretta, svolta all'angolo e solo allora mi accorgo che al suo fianco c'è ...Deianira!
Come ha potuto farmi una cosa del genere? Ritorno con gli occhi sulla polvere che ha lasciato la macchina quando ha sgommato per partire.
La nube di polvere si dissolve e da dentro esce...una donna, mi sta guardando arrabbiata e inizia a venirmi in contro...
Faccio cadere le bottiglie che avevo ancora tra le mani e incrocio le braccia aspettando che si avvicini abbastanza. A passo svelto mi raggiunge e grazie alla luce di un lampione, posso vedere che è una donna di mezza età, con i capelli corti e rossi.
<Scommetto che tu sei Aiden vero?> la voce è molto forte e sicura di se.
<Si sono io, tu invece chi sei? E come fai a conoscermi?>
<Scusa per la maleducazione, io sono Celeno, e sono qui per aiutarti, anzi, per aiutarvi.>
<Si ma come fai a conoscere il mio nome?> non so chi sia e nemmeno come faccia a conoscere il mio nome.
<Ti spiegherò tutto quando torneremo a casa, ora affrettiamoci, Ryan e Deianira saranno di sicuro già arrivati. Dov'è la tua macchina?> dice ironicamente, sventolando le mie chiavi in mano.
<Come fai ad avere le mie chiavi?> gliele strappo quasi, ma fa in fretta a schivare la mia mossa.
<Ora basta con le chiacchiere, dobbiamo tornare a casa e anche subito!>
Inizia ad avviarsi verso la macchina ma rimango fermo al pensiero che Deianira possa trovarsi da sola con Ryan.
Si gira verso di me: <Ti muovi?>
Non rispondo e la seguo. Durante il viaggio di ritorno ho le mani inchiodate al volante e il piede schiacciato contro l'acceleratore.
Vado a 140 km/h anche se Celeno non sembra accorgersene, è troppo impegnata con il suo cellulare.
Appena arriviamo sotto al palazzo, non mi preoccupo di chiudere la macchina, e corro subito al terzo piano, lasciandola dietro.
La porta di casa di Ryan è socchiusa, così la spalanco senza timore.
Li trovo intenti parlare seduti uno di fronte l'altro a tavolo.
Mi si offusca la vista, la vena pulsa contro il collo, quasi ad esplodere, come la mia testa, d'altronde.
Sono a un soffio dal viso di Ryan con il dito puntato contro il suo petto.
La rabbia ha portato a ingigantirmi, anche se siamo della stessa altezza. È tranquillo e questa cosa mi innervosisce ancora di più!
<Perchè l'hai portata via? Le devi stare lontano, sono stato chiaro?> sto urlando come un pazzo e anche se lui cerca di spiegarmi sento la sua voce lontana...
Solo nel momento in cui Deianira mi allontana da lui, intromettendosi tra di noi riesco a placare il mio animo, e ritorno a sentire tutti i rumori e le voci.
Mi poggia le mani sul petto provocandomi una scarica che percorre tutto il corpo.
<Calmati, io sto bene, mi ha portato via perchè sono stata aggredita, anzi...dovremmo ringraziarlo.>
<Sei stata aggredita? Da chi?>
<Se mi avessi lasciato spiegare Mr. "proteggo tutto io"> interferisce Ryan, alzando gli occhi al cielo.
<Io...> mi interrompe Celeno che, affannosamente, entra di soppiatto dalla porta.
<Ora zitti tutti!>
Rimaniamo tutti in silenzio a guardare questa donna minuta che è riuscita a colmare questa tempesta in corso.
Ci indica il tavolo e ci andiamo a sedere. Continuo a fissare Ryan con aria di sfida e lui ricambia intensamente.
<Non è il momento di litigare, ci sono cose più importanti a cui pensare.>
Si rivolge a Deianira: <Ti hanno trovata, ora ci sono stata io, ma la prossima volta non ci sarò! Ti devo preparare a ciò che sta per accadere e tu dovrai fare tutto quello che ti dico, hai inteso?>
Vedo la faccia sconvolta di Deianira, che cerca di capire cosa intende.
Cerca di dire qualcosa ma viene interrotta, con la bocca aperta, dal telefono di Celeno che squilla. Con un gesto della mano ci fa segno di stare in silenzio. Si alza e si avvicina alla finestra.
Durante la telefonata si limita solo ad annuire e con voce ferma dice "ARRIVO IMMEDIATAMENTE".
Chiude la chiamata e con molta fretta, prende la borsa e passando accanto a Deianira le sussurra all'orecchio: <Tu sei diversa! tornerò presto...> Ed esce dalla porta.
Deianira rimane impalata immersa nei suoi pensieri a fissare il vuoto, fin quando non inizia a farsi strada sul suo viso una lacrima.
<Cosa significa che sono diversa? Chi mi sta cercando e a cosa deve prepararmi? Io non ci capisco più niente!> inizia ad alzare il tono della voce contro Ryan che non sa come rispondere, stringendosi la testa tra le mani.
<Ti spiegheremo tutto con calma, adesso stai tranquilla...> inizia ad avvicinarsi a lei e gli fermo la mano a mezz'aria, prima che riuscisse a sfiorarla.
<Non toccarla!> quasi ringhio tra i denti.
Prendo Deianira per un braccio, lasciando Ryan da solo nel mezzo del suo appartamento.
<Vieni entriamo in casa, ne hai già passate troppe.>
Apro la porta e prima di uscire completamente, do un ultimo sguardo a Ryan.
E riesco a sentire solo:
<"Noi" siamo più simili di quanto immagini...non mi conosci.> prima di sbattere la porta alle spalle.
Deianira è già entrata in casa mentre io ascoltavo le ultime parole di Ryan.
<Vuoi dirmi cosa diavolo è successo? Perché non mi hai chiamato? Dovevi restare dove ti avevo detto io! E non ti sarebbe successo niente, e perché lui! Ti fidi più di lui che di me?> dico mentre la tiro per un braccio per farmi guardare.
Mi guarda come se non avesse capito una parola...flashback, sembra quasi che siamo ritornati a quanto tempo fa? Un paio di giorni. Quando mi guardava senza capire cosa le stessi dicendo in macchina.
Il suo labbro inferiore si contorce in una smorfia, mentre gli occhi che in questo momento si sono chiusi, si spalancano mostrandoli arrossati dalle lacrime che stanno quasi per venire fuori.
Mi si forma un groppo in gola perché vorrei sapere il motivo per cui non ha chiamato me e non mi è stata a sentire. Io voglio solo il suo bene...
<Scusa, non volevo farti piangere... Scommetto che sei rimasta sconvolta, ti va di raccontarmelo?>
Annuisce ed inizia:
<Faceva tanto caldo in quella sala, entravano sempre più persone e mi mancava il fiato...ho cercato una finestra vicino la quale poter respirare aria pulita ma...c'era solo quella porta socchiusa.
Non volevo restare troppo tempo, perché sapevo che tu mi stavi aspettando e non volevo farti preoccupare. Così sono uscita superando diverse persone che giacevano, o addormentate o che erano troppo ubriache per alzarsi. Ho vagato per un po' fin quando non ho visto una panchina nel lato opposto della piscina..>
Fa un sospiro.
<Sembrava tranquillo, credevo che nessuno avrebbe potuto darmi fastidio.
Stavo iniziando a riprendermi quando all'improvviso sento...due mani gelide coperte da dei guanti neri afferrarmi da dietro. Una mano mi stringeva la vita in maniera talmente forte che guarda...>
Si alza il vestitino mostrandomi il livido che le ricopriva gran parte del fianco.
Mi avvicino e le accarezzo il punto dolente; lei fa uno sbalzo indietro, credo che le faccia male, al solo pensiero che qualcosa la possa aver fatto del male mi fa impazzire.
<Mentre l'altra mano era sulla mia bocca, impedendomi di urlare. Ho provato a dare anche dei morsi ma... Prendevo soltanto il guanto tra i denti.
Aveva un sapore metallico e il suo alito puzzava di...non so, mentre mi sussurrava all'orecchio "ti ho trovata". In quel momento ho sentito solo dei passi, altre persone che si avvicinavano e prima che potessi vedere qualcosa, abituandomi al buio, una forte luce mi ha costretta a chiudere gli occhi e gettarmi a riccio sul terreno bruciato.
Fin quando quella donna, come si chiama? Non so neanche il suo nome, mi ha aiutata ad alzarmi e sempre in quell'istante è arrivato Ryan che dopo essersi scambiati un'occhiata di intesa, mi ha portata via.> rimane immobile al pensiero.
Io non sapevo che... Che quella donna e Ryan l'abbiano salvata, mentre io..io non ero lì !
Credo che domani andrò a scusarmi con Ryan perché merita le mie scuse, anche se resta sempre uno stronzo. Non sopporto il modo in cui si avvicina a Deianira.
È forse gelosia ?
Vedendola in questo stato, reagisco d'impulso e la chiudo in un abbraccio.
La sua testa poggia sul mio petto,la sento singhiozzare e stringere a pugno la mia camicia. Inizio ad accarezzarle la nuca cercando di placare il suo pianto.
È così fragile e debole che vorrei potermi trasformare in un'armatura per difenderla da tutto il mondo.
<Ti va di andare a prepararti per la notte> le domando alzandole il volto con il pollice e l'indice sotto il suo mento, costringendola a guardarmi.
Annuisce e fa per girarsi.
<Io vado a prendere una boccata d'aria.>
Apro la porta scorrevole che affaccia sul balcone, ma prima che potessi uscire del tutto, sento una mano calda stringermi il polso. Facendomi girare.
<Aiden aspetta !>
Le nostre labbra sono ad un soffio di distanza e attratto dai suoi bellissimi occhi, le afferro il viso tra le mani e disperatamente e...
La bacio.ANGOLO AUTRICE:
Tramite i vostri voti al sondaggio siamo riuscite a trovare il volto di Deianira:Bask Inshamp è la nostra Deianira
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Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo♥️
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COLLAPSE
General FictionTRAMA: Lei, una bellissima ragazza che non ricorda nemmeno il suo nome. Lui, un ragazzo che scappa dal suo passato, per andare incontro ad una nuova vita, stravolta dal suo arrivo. Un incontro un po' insolito contraddistinto da magie, segreti, legg...