CAPITOLO XXV

76 20 0
                                    




La vedo voltarsi, dandomi le spalle e allontanarsi con passo non molto sicuro.
Non posso andare con lei, ma se per caso le accadesse qualcosa che mi faccia capire che è in pericolo, non esiterò un attimo a correre da lei, qualunque sia la conseguenza.
Ha lasciato un silenzio tombale dietro di se, è come se si fosse portata anche le nostre anime e le nostre menti.
Passa qualche minuto e di Deianira non c'è traccia, inizia a salirmi una brutta sensazione di ansia.
Non può succederle niente. Lei è forte e sa badare a se stessa, però... È come se avessi il compito di proteggerla, mi sento in dovere di farlo.
<Cosa hai combinato al viso?> sento delle dita toccarmi l'angolo tra le due labbra, mi volto di scatto e trovo Celeno che mi fissa.
Sta guardando la mia ferita, quella che mi ha procurato Ryan qualche minuto fa. Me ne ero anche dimenticato.
<Niente, niente è solo...Un graffio> dico allontanandomi e voltando lo sguardo verso Ryan. Che nel frattempo era occupato a discutere con James.
<Non può essere niente, questo è sangue!> segue il mio sguardo e nota che guardavo proprio Ryan così si avvicina anche a lui. Gli prende con il pollice e l'indice il mento e lo fa voltare prima verso sinistra e poi verso destra per ispezionarlo. Anche lui è ferito sulla sopracciglia destra.
<E questo? Anche questo è un graffio?> dice quasi urlando. Noto che si sta innervosendo.
<Celeno non c'è nulla di cui preoccuparsi sono solo ragazzi> dice intromettendosi James.
Come se non esistesse Celeno prende Ryan per il colletto e lo porta proprio davanti a me.
<Adesso voglio delle spiegazioni!>
<In realtà è lui che deve delle spiegazioni a me> dico incenerendo con lo sguardo Ryan.
<Io non devo spiegazioni a nessuno e se non ti sta bene puoi benissimamente tornare da dove sei venuto>
Mi sta sfidando ancora, lo leggo dai suoi occhi.
Cosa ha contro di me. Dovrei essere io quello arrabbiato perchè mi ha mentito per tutto questo tempo, e continua a farlo nascondendomi delle cose.
<Io voglio, anzi, devo sapere perchè hai reagito così, cosa è questa spada e cosa c'è scritto sopra? Perchè continui a nascondermi le cose?> dico quasi urlando e strattonandolo.
<Toglimi le mani di dosso! Io non ho il dovere di dirti niente> indietreggia <Se vuoi saperlo...lo faccio per il tuo bene. Sei mio fratello!>
Con questa dichiarazione mi ha spiazzato non me lo aspettavo.
<Io...io voglio solo la verità e voi continuate a negarmela! Ho bisogno di sapere almeno quanto voi> dico tirando fuori la spada.
<Calma, calma> si intromette Diana che nel frattempo era in silenzio in un angolo ad ascoltare la discussione <Abbassa l'arma...che è più pericolosa di quanto tu possa immaginare. E non capisco il perchè abbia scelto proprio te> si volta verso Celeno e poi dice: <Forse non è come pensavamo, lui è dentro questa storia forse anche più di noi>
Faccio ciò che mi ha detto e poggio la spada con la punta al terreno.
<Ti spiegherò tutto, appena posso... Per adesso dovete restare attenti e svegli. E di sicuro non è il momento giusto per litigare> guarda prima me e poi Ryan.
<Qualunque siano le vostre divergenze mettetele da parte che ci sono cose più importanti a cui pensare>
Ha ragione Diana abbiamo bisogno di concentrazione.
Mentre gli animi cercano di placarsi, il bagliore di una luce che proviene dagli alberi attira la mi attenzione.
Proviene proprio da dove è...Deianira!
<È in pericolo!> dico sfoggiando nuovamente la spada.
<Non puoi andare da lei, quella cosa...ti ucciderebbe. È troppo forte> dice Celeno.
<Come puoi dire una cosa del genere, lei ha bisogno di noi. È se fosse un'imboscata e vogliono farle del male?>
<Stai tranquillo non può succederle niente. E poi lei è Deianira e credimi, non ha bisogno di me, come di nessun altro>
Non voglio sentire più niente. Mi hanno stancato, se non vanno loro, ci andrò da solo.
Volto le spalle a tutti e inizio a correre verso quella luce dorata.
Mentre cerco di prendere velocità, davanti i miei piedi balzano due figure scure.
Sono scesi dagli alberi.
Sono tutti e due vestiti di nero, con un cappuccio in testa.
Quello sulla sinistra che ha due pugnali in mano si abbassa il cappuccio e mostra il suo volto.
Ha gli occhi di un blu spento, come se non ci fossero emozioni. E i capelli biondo cenere.
L'altro ha arco e frecce puntati proprio su di me.
Lui non si abbassa il cappuccio e resta in posizione di difesa.
Non posso voltarmi ma sento che non sono gli unici.
<Cosa volete?> dico
<Ovviamente lei> fa il biondo con un cenno della testa in direzione del bosco.
<E cosa ti fa pensare che riuscirete a prenderla?> mi avvicino.
<Cosa ti fa pensare che non uccido prima te, piccolo eroe e poi vado a prendere lei?>
Mi volto molto velocemente per vedere in che situazione sono gli altri.
Celeno è stata presa alle spalle da un sicario, come James, mentre Diana e Ryan sono spalle contro spalle in difesa da altri quattro avversari.
Siamo circondati, siamo in minoranza numerica, ma io devo andare da lei!
Come sono arrivati da noi, saranno anche andati da lei.
Ha bisogno di me, però prima devo sconfiggere loro, altrimenti possono seguirmi e li porterei dritti da Deianira.
<dovete prima passare sul mio corpo e forse, dico forse, riuscirete ad arrivare da lei!> alzo la spada e la punto verso di loro.
La spada non è mai stata così leggera, iniziano a brillarle le scritte. I due guardano prima la spada, poi guardano me e infine si guardano tra loro. Hanno un'espressione sorpresa.
Quello con ancora il cappuccio in testa esclama: <È lui!>
Ma non ci faccio caso perché la spada, come se avesse anima propria, si guida da sola; trasformando le mie emozioni in pura energia che si espande dal centro del mio corpo arrivando fino alla punta di essa che inizia a vibrare, facendomi avanzare in un affondo verso l'incappucciato che rimane indifeso.
Il compagno gli si para davanti e con i due pugnali forma una X bloccando la mia spada tra le due lame.
Questa mia azione da l'inizio alla lotta.
Sento un grido di attacco da parte di Diana e una serie di scocchi di frecce che proviene da dietro di me.
Ma il mio buon senso, anche se non ho realmente mai partecipato ad una lotta, mi dice di non girarmi e di rimanere concentrato per impedire ai miei avversari di assalirmi.
Con uno stridio delle due lame contro la mia, il biondo mi respinge facendomi indietreggiare.
Nel frattempo l'altro si è preparato con l'arco per attaccarmi.
Mi arrivano una serie di frecce che riesco a schivare molto velocemente.
Una sensazione nuova prende il sopravvento in me: l'adrenalina!
Inizio a corrergli in contro e ad un passo da loro, dopo aver acquisito velocità, faccio un balzo in alto scaraventandomi completamente su di loro cercando di colpirli, ma avendo preceduto la mia mossa, si sono sottratti, aprendosi ai miei lati.
Cado sul terreno e inizio a rotolare trovandomi in ginocchio con le mani per terra, perfettamente al centro dei due.
Da qui ho una vista migliore di quello che sta succedendo:
Celeno e James si sono liberati e adesso combattono corpo a corpo, muovendosi molto agilmente.
Diana e Ryan si sono separati. Diana è riuscita ad abbattere uno di loro, che adesso giace sul terreno, ma non sembra morto, mentre cerca di combattere l'altro.
Ryan è in difficoltà con gli altri due che sembrano molto più agguerriti di lui.
Ha bisogno di aiuto!
Ritorno sui miei avversari che non si sono scomposti da quando sono caduto.
Ho un'idea!
Con un veloce movimento della gamba riesco a prenderli alla sprovvista, riuscendo però a colpirne solo uno alle caviglie, l'arciere, che cade all'indietro, sbattendo la testa sul terreno.
Mi dirigo verso il biondo che sta scappando, ha anche perso un pugnale. Mentre lo rincorro, vedo Ryan che cade e uno dei suoi avversari è sopra di lui e lo sta per colpire.
Non ci penso due volte a fare la mia scelta e corro da Ryan.
Colpisco alle spalle il nemico, infilzandolo con la spada.
Ryan ha ancora gli occhi chiusi e le mani davanti per pararsi dal colpo e non si è accorto che nel frattempo il sicario butta la testa all'indietro, e non crolla come pensavo, ma si disintegra in una nube di cenere che si dissolve nell'aria.
L'altro sicario vedendo la scena è scappato anche lui.
<Ryan puoi aprire gli occhi>
Si guarda prima un attimo intorno, disorientato, e poi dice:
<Dov'è finito?>
<Si è disintegrato, non so in che modo> rispondo in tono molto freddo.
Allungo il braccio verso di lui per aiutarlo ad alzare.
Una volta in piedi davanti a me, si pulisce i pantaloni per togliere il terreno.
<Grazie> dice quasi sussurrando.
Gli faccio un cenno e mi giro per controllare la situazione.
Quasi tutti sono scappati, solo l'incappucciato è ancora nel posto dove l'ho lasciato.
Gli altri ci raggiungono e noto che anche loro, come me, hanno tutti i vestiti sporchi di terreno, e qualche ferita qua e là. Tipo tagli di spade...
<Ragazzi state tutti bene?> ci chiede Celeno e tutti annuiamo con la testa.
Sento dei gemiti alle mie spalle e mi volto di scatto.
L'arciere si sta muovendo e alzando lentamente.
Una volta in piedi il cappuccio gli è caduto, ma essendo di spalle non riesco a vedere il suo volto.
<Carter!> esclama Diana con voce tremante.
Lui si volta e vedo finalmente i suoi lineamenti molto calcati e i suoi occhi neri come il carbone che fanno pandan ai capelli dello stesso colore, rasati.
<Diana...> sussurra prima di scappare e di lasciarci nel bel mezzo della foresta stupefatti.






ANGOLO AUTRICE:
I nostri cari ragazzi sono stati attaccati e  hanno vinto questa battaglia.
Riusciranno a vincere anche la prossima?
E Deianira come si sentirà quando li vedrà feriti?
Vi ringrazio per continuare a seguire la storia e per qualsiasi domanda abbiate non esitate a chiedere.♥️
Spero che vi piaccia questo capitolo♥️

COLLAPSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora