Quando il buio, l'oscurità, ti entra dentro, non riesci più a controllare il tuo corpo, ne la tua mente. È così che mi sento in questo momento, come se fossi fuori di me.
Riuscivo solo a sentire voci che mi arrivavano ovattate alle orecchie, e qualche piccolo tocco sulla mia faccia, ma niente che riuscisse a farmi riprendere davvero, fin quando...non ho sentito la sua voce. Quel groppo che avevo in gola, quel nodo che avevo nello stomaco, sono usciti fuori in un urlo disumano. Non so da dove mi fosse uscita quella voce, ma so solo che la sensazione che ho provato dopo, era sicuramente meglio di quella precedente.
Ricordo di aver voluto fare una doccia dopo la discussione avuta con James, ma il mio ricordo si farma a quando sono entrato in bagno. Adesso, invece, sono circondato da tutti, ma tranne che da Deianira e Diana, che non so dove siano.
Avendo il respiro affannato, mi hanno fatto alzare per prendere una boccata d'aria, e nel tragitto per andare al balcone in fondo alla stanza, la vedo.
È seduta sul letto con le mani in grembo e il viso rivolto verso basso, ma vuoto, completamente assolto dai suoi pensieri. Diana è abbassata sulle ginocchia all'altezza del suo viso e le tiene una mano sulla gamba. Chissà che sarà successo in questo tempo che sono stato assente, che sembra durato un'eternità.
Arrivati fuori al balcone, Ryan e James mi aiutano a sedere su una delle sedie che si trovano fuori ad esso e ad appoggiarmi con la schiena verso il muro.
<Come ti senti?> mi chiede James.
<Non lo so> ed è vero. Non so come mi sento in questo momento, so solo di aver bisogno di una gran manciata di aria fresca.
<Ricordi cosa è successo quando sei entrato nel bagno?> Ryan si avvicina e mi poggia una mano sulla spalla.
<No, ricordo di esserci entrato per voler fare una doccia, ma poi buio totale, non ho nessun immagine ben definita> dico ancora un po' affannato e Ryan annuisce voltandosi verso l'interno della camera.
Faccio lo stesso anche io e vedo Celeno avvicinarsi: <Aiden, ci hai fatto prendere uno spavento, soprattutto a Deianira che sembra essere sconvolta dopo averti visto in quello stato, dovresti parlarle per dirle che stai bene> Celeno che mi incita a parlare con Deianira? Mi sarò perso qualcosa di grosso allora.
<Ero davvero ridotto male da farla spaventare così tanto?> chiedo con un pizzico di ironia a Celeno.
<Avevi una faccia! Ma adesso chiedilo a lei, saprà darti risposte più dettagliate> dopodichè fa un cenno verso l'interno della stanza e dopo pochi secondi vedo Deianira raggiungerci.
Con mia grande sorpresa James, Ryan e Celeno rientrano lasciandoci soli.
Prende una sedia e la posiziona davanti a me, per poi sedersi.
<Come stai?> le chiedo.
<Dovrei chiedertelo io, non so come sia successa una cosa del genere. Ho avuto tanta di quella paura...>
<Ora sono qui, siamo qui, questo è l'importante!> dico stingendole le mani nelle mie.
Senza pensarci due volte, si allunga verso di me, annullando tutta la distanza che si è creata in questi giorni, unendo le nostre labbra in un dolce bacio.
Quanto mi è mancata, non avrei resistito nemmeno un giorno senza sentire il calore delle sue labbra, la consistenza dolce che fa venire ancora più voglia di baciarla.
Ci stacchiamo solo per riprendere fiato mentre lei mi sussurra a un velo di distanza: <Mi sei mancato!> per poi riprendere a baciarmi con foga. Ma tutti i momenti belli finiscono, come adesso non appena sentiamo Celeno che fa finta di tossire per avere la nostra attenzione.
<Scusatemi non volevo interrompere, ma solo che Diana deve comunicarci una cosa, quindi farete bene a rientrare>
Con uno sguardo di dispiacere, Deianira ed io, ci alziamo per raggiungere gli altri, che sembrano essere intenti in una conversazione.
<Ragazzi, scusateci se vi abbiamo interrotto> a parlare è Diana <ma devo comunicarvi che dobbiamo partire lo stesso, anche dopo quanto accaduto ad Aiden>
<Perché dobbiamo partire oggi per forza? Possiamo aspettare a domani> chiede Deianira, un po' infastidita.
<Perché ho mandato delle Amazzoni a controllare Catanitus di nascosto e, a quanto sembra, si sta muovendo molto velocemente, quindi se non vogliamo che trovi i pezzi della spada prima di noi, dobbiamo muoverci!> risponde Diana, che si è anche fatta un po' rossa in viso.
<Va bene ma Aiden rimarrà qui, non voglio che gli accada qualcos'altro> dice Deianira in mia difesa, ma non voglio diventare il ragazza che ha bisogno di stare a riposo.
Le metto una mano sulla spalla per farla girare verso di me prima di dire: <Io sto bene, non ho bisogno di stare a riposo, verrò con voi che vi piaccia o no>
<Ma Aiden...> fa Deianira per controbattere, ma rispondo prima che possa finire la frase.
<Niente "ma", io vengo con voi, punto e basta!>
Diana che sembra accettare questa cosa molto più di Deianira, prende arco e frecce dal tavolo e si dirige verso l'uscita, la stessa cosa fanno Ryan, Celeno e James, uscendo definitivamente dalla stanza lasciandoci di nuovo soli.
<Sta tranquilla, se stiamo insieme non potrà succedermi nulla> le metto una mano sulla guancia, accarezzandola leggermente, per placare il suo animo preoccupato.
In cambio lei annuisce solo e per poggiare la sua mano sulla mia.
<Credo che adesso debba vestirmi però> dico guardando il mio petto nudo e ridendo di crepapelle.
Lei annuisce ridendo e si avvia verso la porta.
Il suono della sua risata mi ha dato una carica incredibile, così mi vesto velocemente e li raggiungo.
Quando arrivo nella hall dell'albergo vedo tutti ma tranne James. Chissà dove sarà andato, succede spesso che all'improvviso scompare senza avvisare nessuno.
<Venite ci aspettano di fuori> ci annuncia Celeno e con mia grande sorpresa, quando oltrepassiamo l'entrata dell'albergo, ci troviamo un grande fuori strada a sei posti, come quello che si usa per fare le escursioni, con colori militari e marroni, ma la cosa più strana è che alla guida, c'è James!
<E questo da dove è uscito?> chiede Ryan ridendo.
<Un mio amico in zona fitta queste macchine per le escursioni e mi ha fatto un ottimo prezzo per tutta la giornata>
Ma guarda caso, ha amici ovunque!
Sbuffo con aria seccata e, insieme a gli altri, prendo postazione all'interno del fuoristrada.
Non ho ben accettato le parole che mi ha detto prima.
James, Ryan e Celeno sono seduti davanti, mentre io, Deianira e Diana nella parte posteriore.
<Siete pronti?> chiede Celeno, quasi alzando un po' troppo la voce, che probabilmente l'ha sentita anche la signora che abita al sesto piano.
Tutti gridiamo un finto "SI" di entusiasmo, e lei seccata si gira verso di noi: <Mamma mia un po' di animo avventuriero, stiamo andando ad Atene, non al Mc Donald>
<Sarebbe meglio> dice Ryan voltando il capo nella nostra direzione facendo una smorfia di scocciatura, ed in cambio ha un bel ceffone dietro la nuca da parte di Celeno, dove iniziamo a ridere tutti.
<Ahi!! Mi hai fatto male!>
<Così impari!> risponde Celeno facendo l'occhiolino a noi dietro.
James mette in moto e partiamo sfrecciando nelle strade della Grecia.
Abbasso un po' il finestrino per far entrare la brezza fresca, che odora di mare e fiori, diventa molto piacevole ammirare il bellissimo paesaggio che ci offre questo posto.
Mi giro verso di Deianira, per vedere se le sia passata un po' di agitazione e, come me, anche lei è intenta a guardare fuori dal finestrino. Ha gli occhi semichiusi ed è appoggiata con la testa allo schienale. È una vista divina a vederla così, è più bella delle altre volte. Quanto vorrei avere un po' di tranquillità solo per me e per lei, anche solo qualche minuto, ma da passare da soli. L'ultima volta che siamo riusciti ad allontanarci dal gruppo, è stato quando siamo andati in quel fiume vicino la casa di Ryan.
L'unica volta che ho sentito davvero che c'è una speranza tra me e lei, e che anche con le difficoltà che stiamo attraversano, un giorno potremmo essere felici. È di questo che ho bisogno, di essere felice! Non ricordo nemmeno più cosa si prova a essere felice, tutto intorno a me sembra voglia solo farmi del male.
Un contatto caldo sulla mia mano riporta i miei pensieri alla realtà e, con mia sorpresa, è Diana.
<Scusami se prima mi sono comportata da egoista e so che dopo quello che è successo, saremmo dovuti rimanere a casa, ma il tempo è poco e Catanitus è molto vicino a quello che dobbiamo avere noi. Quindi perdonami per averti messo fretta> è molto dispiaciuta, lo capisco, so che non avrebbe mai agito per suo interesse. Da quando l'abbiamo conosciuta, non fa altro che proteggerci e so che il fatto del fratello deve averla turbata molto. Non mi aspettavo fosse così premurosa. Mi aspettavo fosse una guerriera dal cuore di ghiaccio.
Ma quel piccolo cambiamento l'ho notato dopo l'incontro con il fratello. Come se dentro di lei si fosse aperta una speranza.
<Sta tranquilla, non è successo nulla di grave, tutti vogliamo uscire al più presto da questa situazione, quindi è normale che tu voglia porre fine a tutto questo il prima possibile>
<Grazie per la comprensione>
Dopodichè cala un silenzio tombale, dove tutti sono intenti nel riposare o nel guardare il paesaggio, tranne James che sembra stia facendo a botte con la cartina.
Mi accascio un po' verso lo schienale, poggiandoci sopra la testa e chiudendo gli occhi.
Mi sento come se non dormissi da giorni, come se tutte le mie energie si stessero esaurendo.
Prima che potessi cadere nel mondo dei sogni, Celeno ci annuncia che siamo arrivati.
Quando apro gli occhi, ciò che mi ritrovo davanti mi lascia senza parole.
Un gigantesco tempio in stile dorico e ionico si erige sulla sommità di una piccola collina, retto da colonne che sorreggono tutta la parte superiore. Tutt'intorno alla struttura, sembrano esserci altri reperti ma che sono stati distrutti con il passare del tempo.
C'è una piccola stradina che porta dritto alle scale d'entrata, che sembra essere stata costruita da poco. Fortunatamente non ci sono turisti, ne guardie di sicurezza, altrimenti il nostro piano sarebbe andato in fumo.
Una volta scesi tutti dal fuoristrada, prendiamo le armi dal portabagagli. Diana pronta con arco e frecce, Ryan che sembra si sia portato una mazza di ferro pieghevole, James e Celeno tirano fuori dei coltelli dalle lame molto lunghe e affilate con i manici in pelle nera. Deianira è l'unica a non avere nessuna arma con sé, ma evidentemente non ne avrà bisogno, può usare i suoi poteri, che saranno di sicuro più potenti delle nostre armi.
Ci incamminiamo sulla stradina per arrivare all'entrata, controllando che il perimetro sia sicuro e che non ci sia nessuno scagnozzo di Catanitus pronto a tenderci un'imboscata.
L'aria non è molto fresca, come quella che c'era in città; forse perché eravamo più in zona mare, adesso invece sembra stare più internamente alle montagne.
Da vicino il partenone è ancora più grande che visto da lontano.
L'interno è completamente vuoto a differenza di una piccola pietra a forma rettangolare posizionata proprio al centro di esso.
<Avviciniamoci, ma fate attenzione, le guardie di Catanitus potrebbero sbucare da un momento all'altro> ci avverte Diana.
<Cosa stiamo cercando precisamente?> domanda Ryan un po' confuso, come lo sono anche io perché non ci hanno detto cosa dobbiamo trovare.
<Qualche indizio che ci porti al pezzo della spada cretino!> risponde seccata Diana <Ehi, guardate lì!>
Ci indica con il dito il cento della roccia che sembra ci sia qualcosa sopra che si stia illuminando.
Ci avviciniamo molto lentamente e quando Deianira sembra aver capito di cosa si tratta dice: <È una pergamena! Uguale a quella che ho trovato nel bosco la prima volta che ho incontrato Corya. Ma come fate a vederla anche voi?>
Celeno con occhi incantati dalla luce emanata da essa, prende la pergamena tra le mani e la guarda molto accuratamente per vedere se sia originale o sia solo una copia.
<È proprio una pergamena, però c'è qualcosa che non mi torna...>
Inizia a togliere il nastro che la tiene ben chiusa ma la voce di Ryan la interrompe: <Aspetta! E se ci ucciderebbe tutti? Non ricordi cosa ci dicesti l'ultima volta che Deianira la trovò?>
<Si, ma se già riusciamo a vederla, significa che non può farci niente, altrimenti solo Deianira potrebbe vederla>
Mettendola su questo piano ha ragione.
<Però per essere più sicuri Deianira, potresti aprirla per noi?>
Annuisce prima di prenderla tra le mani.
<Forse ho dimenticato di dirvi che, Corya mi disse che sarebbe stata lei a farsi vedere, quindi...>
Inizia a srotolare la pergamena e resta li mentre essa scende lentamente al suolo, come una piuma trasportata dal vento.
Appena tocca il suolo si illumina di un azzurro talmente forte che porta tutto il gruppo a coprirsi gli occhi.
Appena si sbiadisce la luce, riapriamo gli occhi e ci ritroviamo davanti una donna.
Ma non è in carne ed ossa, é un ologramma...
<Ciao Deianira, e salve a tutti voi miei cari amici, io sono Corya la vegente dell'olimpo, qui per portare voi al nostro scopo e distruggere il nemico contro cui tutti stiamo lottando, che se si impossessasse del potere dell'olimpo potrebbe portare la terra, con tutti gli esseri umani, nel terrore e nell'oscurità. Tu...> mi indica puntandomi un dito contro <Guerriero della luce, devi aiutarci in questa missione. Solo tu puoi portare Deianira alla spada gemella e aiutarla a combattere come sua spalla>
La spada che avevo tra passant dei jeans inizia a tremare, come se volesse attirare la mia attenzione, così la prendo tra le mani.
<Allora ascoltarmi attentamente che non ho molto tempo, voi siete qui per trovare la spada, quello che vi posso dire é fidatevi del vostro istinto .
Caro Aiden tu hai una forza incredibile, prendi le redini in mano e guida questo gruppo...ciao ragazzi a presto e ricorda...> dice guardando Deianira <Tuo padre è con te, lo sarà sempre>.
Così fu che la sua immagine scomparve così come é comparsa, dal nulla, lasciando la pergamena li a terra indifesa e da sola, ormai vuota.
Alzo gli occhi da terra e mi accorgo che ho tutti gli occhi puntati addosso.
Si avvicina Diana porgendomi quella che sembra una mappa.
<Allora Aiden come dobbiamo muoverci?>ANGOLO AUTRICE:
Scusateci tanto di aver pubblicato solo ora dopo tanto tempo, ma siamo state molto, ma molto impegnate. Speriamo che questo capitolo recuperi il tempo perso, anche perché è da qui che inizia la storia vera, le avventure, i pericoli...
Vi promettiamo che non vi faremo attendere così tanto la prossima volta che pubblicheremo.♥️
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COLLAPSE
General FictionTRAMA: Lei, una bellissima ragazza che non ricorda nemmeno il suo nome. Lui, un ragazzo che scappa dal suo passato, per andare incontro ad una nuova vita, stravolta dal suo arrivo. Un incontro un po' insolito contraddistinto da magie, segreti, legg...