CAPITOLO XXVII

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LEI

<...In realtà non ho idea di dove dobbiamo andare> dico più rivolgendomi a me stessa che agli altri.
Loro aspettavano me per muoversi ed io non ne ho la minima idea, e adesso?
<Concentrati, forse c'era scritto qualcosa sulla pergamena che ti facesse capire le prossime mosse> dice Celeno che si sta avvicinando.
<In realtà non era scritto> faccio una risatina amara.
<In che senso, non era scritto?> mi chiede giustamente Diana, guardandomi stranita.
<Era come dire...una persona. Si chiama Corya, e mi ha raccontato tutto>
<Corya, la veggente dell'Olimpo?> mi chiede Ryan.
<Si proprio lei...>
Così dico loro tutto ciò che ho assimilato durante quel discorso, tralasciando ovviamente le cose un po' più personali, anche se credo che tutti sappiano già tutto.
<E poi, diciamo ho visto un'immagine, ma niente di importante> durante tutto il racconto i loro occhi sono rimasti fissi su di me, mentre nell'aria c'era un silenzio ininterrotto, che continua anche adesso che ho finito il mio monologo.
<Quindi tu sai chi è...>
<Si Celeno, so chi è mio padre, so chi sei tu, e so quale è il mio obbiettivo> dico fermamente. Non ho intenzione di ferirla con le mie parole, ma mi ha tenuta nascosta la verità per tanto tempo, e per il momento credo sia meglio mantenere le distanze.
<Quindi tu non sai che fare?> mi chiede Diana che, con il suo solito fare, è ferma a pensare. Mi domando se oltre la guerra, le battaglie e le armi pensi ad altro.
In questo momento però, è scossa, come se fosse successo qualcosa di importante.
Le chiederò dopo che resteremo solo io e lei cosa sia successo.
<No, l'unico avvertimento che mi ha dato Corya, è stato quello di fidarmi solo di chi ha un animo puro, perchè è lui che dovrebbe indirizzarmi sulla giusta via> rivolgo una breve occhiata a Aiden che, con mia sorpresa, ritrovo già il suo sguardo su di me <Ma non mi ha dato nessuna indicazione precisa su dove dovremmo recarci, ha detto che lo devo scoprire da sola e che al momento opportuno sarà lei a trovare me>
Abbassiamo tutti lo sguardo al terreno, cercando ispirazione su quanto raccontato.
<Forse so io dove dobbiamo andare...> dice all'improvviso Aiden.
Lo vedo titubante mentre guarda di sottecchi James, che anche lui ricambia lo sguardo, prima di annuire.
Aiden come se aspettasse il suo consenso continua:<Deianira, devi sapere che questa> dice impugnando la sua spada <non è una semplice spada, il suo nome è Anima gladii>
<Oppure spade dell'anima> si intromette Ryan
<Ecco appunto, non è la sola. C'è ne un'altra uguale che insieme a questa può causare la fine del mondo. E se cadesse in mani sbagliate...sai cosa può succedere> abbassa la sguardo.
Come fa a sapere tutte queste cose? Da come guarda James credo sia stato lui a raccontarglielo.
<La seconda spada è stata separata in tre parti e nascosta in diversi luoghi, nessuno sa dove sono gli altri due pezzi, ma di uno ne siamo a conoscenza>
<Continua...> lo incito.
<Si trova nel partendone di Atene, e solo con l'altra spada che illumina la strada si può trovarla>
<Quindi mi stai dicendo che tu, che sei colui che deve guidarmi, quello dal cuore puro, e colui che impugna una delle due spade dell'anima può trovare la strada per la spada?>
<Si, è così!>
Ritorno in dietro di un giorno o due forse, quando quei due mi hanno rapita.
Sento le loro voci lontane, come quel giorno. Ero in uno stato tra la veglia e il sonno, ma riuscivo a percepirne il discorso.
Stavano parlando di una missione, come l'hanno chiamata...ah sì, "Andata e ritorno dal punto sacro" di cui erano spaventati. Uno dei due aveva fatto una battuta dicendo: <Perché amico, tu credi sul serio che da lì torneremo indietro? Ricorda che loro sono più intenzionati al bene, e hanno una cosa per cui lottare, l'amore, mentre noi cosa abbiamo? Una spada, ma che nessuno può impugnare altrimenti finiamo carbonizzati come Jessie. Un capo che non ci vede più dall'odio, dalla vendetta e dal potere, i nostri animi distrutti chi da un motivo e chi per un'altro. Siamo vuoti amico, completamente vuoti, non c'è niente che possiamo fare per essere espiati. Poi cos'altro? Una ragazza che con il solo sguardo può mandarci dritti da Ade e farci passare le pene dell'inferno...>
Pensandoci il punto sacro poteva essere Atene perché per i greci era la città sacra...come ho fatto a non pensarci prima.
<Catanitus la sta già cercando! L'ho sentito quando due dei suoi scagnozzi mi hanno rapita>
<Così si spiega anche perché avessero loro la spada dell'anima in quel deposito d'armi> dice Celeno.
<Cos'altro hai sentito o visto?> mi chiede James.
<Hanno detto che loro non hanno niente, solo la spada, che presuppongo non abbiano più, l'odio del loro capo e poi il loro dolore che Catanitus sta usando come esca, sono tutti guerrieri che hanno fatto qualcosa di brutto e che non possono essere espiati. Uno di loro si è definito vuoto> avevo notato qualcosa di strano, i loro occhi erano senza sentimenti e non riuscivo bene a distinguere le loro anime. Erano come sfocate.
Diana parla con tutto il gruppo guardandoci uno ad uno negli occhi dicendo: <Sta creando un esercito di guerrieri che lotta non per sapere come va a finire perchè se vincono possono godere dei benefici ma se perdono...non hanno nulla da perdere>
Ha ragione è di sicuro così!
<Riesci a ricordare chi ha detto queste parole, lo sai descrivere?> continua.
In realtà pensandoci il ragazzo che parlava e che ho visto prima che sparisse, non era tra quelli che al mio risveglio erano lì, era diverso e riuscivo a partecipe la sua aura a differenza degli altri due. Chissà perché di questa domanda.
<Ero ancora in stato di trans, e quando ho cercato di aprire gli occhi, lui stava andando via. Era di spalle ed indossava un cappuccio ed aveva arco e frecce>
Vedo l'espressione del suo viso gelarsi, senza dire una parola si gira e se ne va.
Faccio un passo per seguirla ma Ryan mi ferma.
<Ho detto qualcosa che non va?>
<No, Deianira è un po più complicato di così. Colui che hai descritto è suo fratello, si è unito a Catanitus>
<Per quale motivo?> io non potevo saperlo, altrimenti sarei stata zitta. Perché allearsi con il nemico.
<Non ci ha dato altre spiegazioni, mi dispiace> mi dice Ryan prima di allontanarsi e fare spazio a Celeno, James e Aiden che si avvicinano.
<Tesoro non hai motivo di starci male, tu non lo sapevi> dice Celeno.
<Ha solo bisogno di tempo...> continua Aiden, poggiandomi una mano sulla spalla.
Mi volto ed incrocio il suo sguardo, c'è qualcosa di diverso nei suoi occhi. Proviene dal profondo di lui.
Celeno fa un colpetto di tosse e un'occhiolino a James. Così entrambi si allontanano, mentre Celeno continua a ticchettare sul cellulare.
<Va tutto bene?> gli chiedo.
<Si certo, tu invece come ti senti?> risponde prendendomi la mano.
<Diciamo, potrei stare meglio, io...> sento le lacrime riempirmi gli occhi. Ero talmente tesa che non me ne ero resa neanche conto.
<Shh ...> mi tira a se e mi stringe in un forte abbraccio.
Posò la testa sul suo petto mentre tengo le mani strette a me. Sento una sua mano sulla mia testa mentre con le dita mi accarezza debolmente la testa.
Ne avevo bisogno.
Sentiamo dei passi provenienti da dietro di noi così ci allontaniamo ed io mi affretto ad asciugarmi le lacrime.
Stanno venendo tutti da noi, anche Diana che continua a fissare il terreno.
Celeno invece sventola il cellulare come una bandiera, facendomi spuntare un sorriso.
<Forza che un aereo ci aspetta! Ho appena prenotato sei biglietti di sola andata per la fantastica Grecia!>



ANGOLO AUTRICE:
Ecco a voi!!!!
Spero vi piaccia, e grazie ai vostri consigli stiamo migliorando man mano il nostro modo di scrivere.
Se avete qualche dubbio sui personaggi e sulla storia non esitate a chiedere.♥️
Aiutateci a far diffondere la storia, ve ne saremo grate♥️

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