REVISIONATO
Finn POV's
La sveglia risuonava in tutta la stanza, a stento sono riuscito a spegnarla.
Mi alzo a malavoglia dirigendomi verso il bagno opposto alla mia camera. Decido di indossare dei jeans neri e una maglietta a maniche corte a righe bianche e del medesimo colore dei pantaloni. Infilo ai piedi le mie adorate Timberland e mi dirigo verso la stanza, dove stacco il mio iPhone 6 dalla carica e comincio a scendere le scale cigolanti in legno. In salotto mi accoglie un dolce odore di frittelle, pronte ad essere gustate dal sottoscritto e Nick, il cuoco del momento.
N: "giorno Finn, spero non ti dispiacciano queste deliziose frittelle" dice provocandomi un risolino per via della lingua cacciata fuori da lui stesso un momento prima.
Io: "certo che mi vanno, io che rifiuto il cibo? Nah, mai"
Terminato di mangiare sorpasso la porta di casa, salutando velocemente con un cenno Nick.
Comincio a camminare verso la scuola, o dovrei dire galera? Se non fosse per i miei unici due amici non so dove sarei ora, grazie a Dio che li ho incontrati!
All'ingresso di quest'ultima vado incontro a John e Alex, che mi aspettano appoggiati al nostro solito muretto
J: "buongiorno"
A: "alla buon'ora vecchietto!" Dice Alex, regalandomi un colpo secco sulla mia spalla destra
Io: "sempre pimpanti voi due eh?" Scherzo sorridendo.
La campanella delle otto suona e a passo svelto entriamo all'interno della struttura. I miei amici si incamminano verso i loro armadietti mentre io corro velocemente in bagno. È lì che sento un leggero pianto, comincio a perlustrare tutti i bagni, essendo questi ultimi indirizzati a entrambi i sessi. Scorgo una ragazza accasciata a terra, della quale si intravede solamente lo zaino blu notte, le vans old skool e i leggins, rigorosamente neri.
Busso un paio di volte con le nocche della mano destra contro la porta bordeaux ricoperta di scritte.
Io: "ehm, tutto ok? Cioè intendo, ci sei?" Ma quanto posso essere idiota da uno a dieci? Una ragazza piange ed io intervengo chiedendole se va tutto bene, a volte mi stupisco di me stesso. Una voce triste pronuncia diverse parole difficili da decifrare a causa del pianto, allora decido di parlare ulteriormente.
Io:" "beh, allora, ecco.."
La porta si apre di scatto, rivelando la figura di una ragazza dai capelli castani chiari, gli occhi verdi e le guance rosse, colme di lacrime. Alla mia vista sorride, ed io, impacciato come sono, corrugo le sopracciglia per poi venire sorpreso da un abbraccio. Non mi sono mai piaciuti gli abbracci, cose troppo sdolcinate per i miei gusti. Non sapendo cosa fare decido di ricambiare, facendo muovere le mie lunghe braccia sulla superficie della sua schiena. Qualche secondo dopo si stacca improvvisamente, chiedendomi ripetutamente scusa.
Io: "ehy tranquilla, che è successo?" MA QUANTO POSSO ESSERE IDIOTA?
Sono troppo impiccione, quindi provo a ripararmi dicendo che se non se la sentiva di discuterne poteva benissimo dirmelo.
X: "è tutto a posto, comunque mi chiamo Alice, Alice Vanderwaal" dice porgendomi la mano in segno di rispetto.
Io: "Finn, Finn Wolfhard. Tu devi essere la ragazza nuova giusto? Beh, benvenuta in questa scuola" le sorrido. UN ATTIMO, da quando sono così sciolto con gli sconosciuti? Sarà lei che mi trasmette positività.
"Se non ti dispiace avrei un urgente allarme pipì" dico indietreggiando lentamente, mentre il mio viso si colora un rosso acceso.
A: "certo, tranquillo. Ti aspetto!"
Mi dirigo quindi a passo svelto verso il primo bagno libero, liberandomi finalmente di tutto ciò che tenevo dentro da veramente tanto tempo.
Una volta terminato esco da quella minuscola stanza, notandola appoggiata ai lavandini. Devo dire che quella felpa verde militare le sta veramente ben- aspetta cosa? Finn smettila grazie :). Mi avvicino al rubinetto per lavarmi le mani, quando tutto d'un tratto comincia a schizzare acqua dappertutto. Con le mie grandi mani spengo velocemente il getto d'acqua per poi girarmi verso Alice che se la sta ridendo a squarciagola. Mi lascio trasportare, nonostante la mia espressione ancora scioccata sia impressa sul mio viso. Ci diamo un'ultima occhiata, osservandoci negli specchi ora colmi di gocce d'acqua su tutta la superficie.
La campanella suona, allora Alice mi chiede gentilmente il mio telefono. Glielo porgo un po' incerto, e appena ha finito di smanettare sul mio cellulare mi mostra il suo numero salvato nella rubrica, con il nome di "Ali🔥" per poi restituirmelo.
A: "scrivimi, che poi ti racconto il motivo del mio pianto. Ci si becca in giro!" Esce velocemente dalla porte, accennando un sorriso e facendomi un occhiolino.
Rimango lì qualche istante prima di rendermi conto dell'effettiva realtà.
Sorpasso velocemente la porta verde dei bagni e mi affretto a entrare in classe, ancora con un'espressione stupita.Spazio autrice
Ciao pischelletti! Eccomi con il primo capitolo, ditemi cosa ne pensate. Ho pensato che potesse essere magari un'idea carina segnare ogni volta il numero delle parole. Così, giusto per vedere i cambiamenti. Detto questo, buona domenica a tutti!💘-826 parole
_eli🌟
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Happiness With Her||Finn Wolfhard
FanfictionLa ragazza nuova della scuola, Alice, cambierà Finn, un ragazzo freddo e timido. Enjoy!