°two°

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Questo era il colmo:
Rose Weasley, eccellente studentessa dal carattere solitamente gentile e apprensivo, era in detenzione per ben tre settimane.

Stavo mordicchiando le unghie delle mie povere e quasi curate mani. Le ciocche rosse e ricciolute mi ricadevano sul viso mentre il mio sguardo girovagava per i corridoi.

La voce di Gazza riecheggiava rauca accompagnata dai suoi passi tipici di chi è mezzo zoppo.

-Le regole sono facili- aveva iniziato con un sorrisetto malefico
-1. Obbedirete ai miei ordini-

Non ci trovavamo più nella zona buia del suo ufficio, ma bensì nell'area sud tipica del solito sole caldo di maggio e dell'odore di fiori freschi.

-2. Farete questi lavoretti senza fiatare-

Ci stavamo avvicinando alle amate serre di Zio Neville, nonché il professore più buono di tutta Hogwarts. Il fatto che fosse quasi un parente stretto all'inizio aveva creato un po' di disagio che è subito scomparso.

I miei piedi erano fermi davanti alla serra numero due, solitamente usata dai neoarrivati. Gazza si voltò verso di noi e con quel sorriso stentato ci porse la mano, con i palmi rivolti verso l'alto.

-3. Niente magia.-

Scorpius sbuffò sonoramente per poi cedere, come me, lasciando incustodita la bacchetta ad un vecchio zoppo custode. Gazza ci rivolse un ultima occhiata per poi tornare a girovagare nei corridoi affollati della scuola.

Non appena misi piede nella serra mi resi conto dell'enorme disastro lasciato sulla lunga tavolata in marmo.
Terra, vasi rotti e ancora terra.

-Dovremmo pulire tutto in un'ora?- chiesi più per me stessa

-Niente magia- scimmiottò Scorpius imitando la voce di Gazza.
Cominciammo a recuperare e a buttare via qualche pezzo di vaso ancora rimasto e nella serra calò un silenzio di tomba.

Non provai neanche ad iniziare un minimo di conversazione perché il caso voleva che ogni volta che cominciavamo a parlare litigavamo. Sempre.

Da prima non ci eravamo rivolti la minima parola, solo sguardi fulminei. In lui era proprio quel suo atteggiamento orgoglioso ad innervosirmi. A volte cadevo nel trucco del bel ragazzo, ma riuscivo sempre a darmi una svegliata.

La sua presenza era qualcosa estremamente inesistente. Occupava solo spazio e respirava aria.

I minuti passavano lentamente.
Troppo lentamente.
La noia mi aveva già presa in sopravvento.

Mentre il biondo era seduto accanto ad un vaso a guardarsi lo sporco nelle unghie, io presi in mano un pezzo rotto di qualche vaso in terracotta e lo lanciai mirando al vaso vuoto. Entrò e il rumore fu coperto dalla mia voce :

-100 punti a Griffondoro- esclamai ricevendo l'attenzione di Malfoy. Lui alzò gli occhi in aria e tradussi quel segno come sfida.

Presi un altro pezzo di vaso e lo lanciai nuovamente, canestro perfetto

-Weasley ecco che segna di nuovo- dissi alzando la voce facendomi sentire perfettamente. Lui alzò lo sguardo e gli occhi che vidi erano colmi di sfida.

-Vuoi la guerra, Rossa?- disse avvicinandosi alla postazione di tiro. Prese un pezzo in terracotta e nel giro di pochi secondi aveva fatto canestro nel vaso.
Mi rivolse uno sguardo arrogante e prima che potessi dire qualcosa per controbattere senti qualcosa di terribilmente freddo e sporco in faccia. Terra.

-Malfoy ti trucido- urlai scagliando a mia volta un pezzo di terra verso la sua direzione mancandolo di un bel po'.

-Rossa, la tua mira fa schifo- disse prendendosi gioco di me. Voleva la guerra? E che terra sia.

Presi una manciata il più grande possibile di terra e lanciai.
Questa volta il terriccio marrone lo colpì pienamente in volto facendomi esultare a squarcia gola.

Avevo le lacrime agli occhi quando mi ritrovai di fronte al suo corpo muscoloso e alto. Il mio naso incontrò i suoi pettorali e le mie narici furono investite da un odore di conia maschile, muschio e sudore.

-Sei così bella quando sorridi.- disse, il suo sguardo di sfida il suo modo arrabbiato mi fecero capire subito che non si trattava di un complimento.
Le sue mani si poggiarono sui miei fianchi e con poco sforzo mi caricò sulle sue spalle come fossi un sacco di patate.

Cominciai a sbraitare contro al masso di muscoli ricevendo come risposta solo un ghigno divertito. Al solo pensiero che il mio bellissimo e povero sedere si trovava all'altezza della faccia di quel maniaco riccioluto e ossigenato mi fece preoccupare e imbarazzare.

-Com'è la vista lassù?- chiesi ironica e irritata dalla posizione in cui mi trovavo

-A dire il vero dovrei chiedertelo io. Quando potrai mai vedere un deretano regale così bello?-

-Poco modesto mi dicevano- sbuffai contrariata facendomi sentire dal biondino.

A grandi falcate Scorpius camminava diretto verso la riva del lago Nero.
Il sole splendeva alto nel cielo, gli uccellini cinguettavano rumorosi e io stavo ammirando il fondoschiena di Malfoy.

Quando arrivammo sotto la chioma di un folto albero in fiore, finii distesa sul verde prato. La figura accanto a me fece lo stesso sbuffando rumorosamente. Chiusi gli occhi, disturbati dai raggi del sole, e mi concentrati sui suoi respiri. Regolari e profondi.

-Per quello stupido di Carter dovrò passare i miei pomeriggi a servire Gazza, ti rendi conto?- disse infine con tono sprezzante

-Carter? Josh Carter! Tu hai preso a botte Josh Carter!- esclamai sbarrando gli occhi e alzandomi di scatto con il busto.

- Non pensavo che tu fossi una di quelle fan smielate di Carter. Voi ragazze siete tutte uguali: superficiali.- disse fissandomi negli occhi nocciola

Superficiale? Lurido maschilista.

-Come puoi insultare noi donne chiamandoci superficiali! Impara a crescere Malfoy e poi ne parliamo - quasi urlai indignata e cominciai a ritornare a castello nel modo più veloce possibile

Una mano calda mi afferrò il polso quando andai a scontrarmi contro Malfoy. Aveva lo sguardo assorto e i suoi gelidi occhi sembravano quasi pentiti.

-Scusa- fu l'unica parola che mi disse. Ci dirigemmo al castello muti e con un velo di rabbia che stava pian piano scomparendo.


♠Continuo o no?♠

Detention LoverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora