°six°

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Auguri donne!


-Vieni?- ripeté inarcando le sopracciglia

-Dove?-chiesi incrociando le braccia sotto il petto

- Rossa, sei sempre così scettica-  sbuffò e si avvicinò a me -Vieni?-

Sbuffai contrariata e, quando stavo per replicare, le sue mani mi presero per i fianchi ossuti e mi caricò sulle sue spalle.

-Hai un brutto vizio Malfoy-esclamai dandogli una manata sulla schiena. Lui ridacchiò divertito mentre proseguiva verso la scaletta dell'aula

-Principessa scettica- disse mettendomi finalmente giù. I nostri volti si sfiorarono, eravamo troppo vicini per i miei gusti.

Mi allontanai dal suo corpo robusto e fissai per alcuni secondi la scala prima di cominciare a salire. Era una delle tante e piccole aule delle torri di Hogwarts, solitamente avevano tutte un soffitto spiovente e alcune perfino delle grandi vetrate.

Salita la scala mi sistemai la gonna che si era alzata leggermente. Alzando lo sguardo rimasi colpita dalla bellezza del cielo. Una vecchia finestra illuminava la soffitta angusta, le stelle erano luniente e splendenti e il cielo sembrava quasi nero

Mi avvicinai alla vetrata e toccai con le dite il vetro freddo, Scorpius si avvicinò a me sfiorandomi le spalle. Entrambi con lo sguardo rivolto verso il cielo e una luce diversa negli occhi.

-Dimmi cosa vedi- scandì le parole una per una senza rivolgermi uno sguardo.

Ci pensai molto e osservai ogni dettaglio. Ma più mi concentravo più una sensazione di paura prendeva il sopravvento

-Vedo migliaia di atomi. Ora risplendono, ma potrebbero spegnersi da un momento all'altro. In tutto questo noi non ci accorgeremmo di nulla perché non siamo abituati a vederci così insignificanti e piccoli. Ci sono migliaia di stelle e noi non le vedremo mai tutte. Siamo atomi opachi- sussurrai chiudendo gli occhi per alcuni istanti

Scorpius si voltò verso di me, appoggiando una mano sul mio volto si avvicinò ancora di più. Le sue labbra stavano per toccare le mie quando lo fermai mettendogli un dito sulle labbra

-Perché?- chiesi con il battito a mille e ancora confusa

-Perché sapevo che eri diversa da altre ragazze. Quasi tutti mi avrebbero risposto "tante stelle luminose ", ma tu no. - disse mostrando una luce nuova in quei occhi cristallini e freddi.

Giocherellai con il bordo della gonna mantenendo lo sguardo basso mentre le mie guance stavano andando a fuoco.

Non avevamo più difese, niente poteva separare.

Mi avvicinai a lui e gli lasciai un bacio rapido sulla guancia vicino al bordo delle labbra. Prima che mi potessero venire pensieri assurdi e confusi scesi le scale e corsi via.

Al diavolo la detenzione

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