-Ragazzina blu fermati -urlò Scorpius. Stavamo correndo per i corridoi da cinque minuti alla ricerca di Astrid, la gente ci rivolgeva delle occhiatacce e alcuni ridevano o bisbigliavano qualcosa.
Non gli diedi torto, insomma Malfoy e Weasley abbracciati come una coppietta di fidanzatini?
Nah, impossibile. Forse. Cosa miseriaccia stava accadendo, il mio cervello si stava rincretinendo?
Il nostro odio era riconosciuto ovunque e ed era alimentato da molti fatti: prime le casate in forte competizione tra loro, poi le vicende familiari storiche successe prima della nostra nascita, infine avevamo caratteri diversi ma eravamo entrambi testardi e cocciuti.
Non sapevo se lo odiavo ancora o se erano tutte quelle cose esterne che mi imponevano ad odiarlo.
Arrivammo nell'aula usata per il giornalino scolastico e trovammo Astrid seduta ad un tavolo intenta a osservare delle foto messe sul tavolo mentre altre volavo di qua e di là
-Ragazzina blu- la richiamò Scorpius
-Astrid- lo corressi
-Wow! Scorpius Malfoy che mi rivolge la parola, quale onore- rispose ironica Astrid raccogliendo i capelli blu in una coda alta- Chi si rivede Rose - continuò invece rivolgendomi un sorriso vero
-Non farei la furba con me, se fosti in te- disse Scorpius piazzandosi davanti a me
-Per mia fortuna la tua mente da snaso incallito non si è impossessata del mio corpo. Cosa vuoi da me?- disse alzando gli occhi al cielo. Non me la ricordavo così lunatica, mia cugina Lily non è nulla in confronto a lei
-Ci devi delle spiegazioni. Perché ha pubblicato questo?- disse appoggiando con violenza il biglietto sul tavolo in legno
Lei strabuzzò gli occhi per poi ridere scuotendo la testa, alzò lo sguardo verso Malfoy mordendosi un labbro. Le luccicavano gli occhi smeraldi e la sua corporatura esile la facevano diventare con una di quelle bambole delicate di porcellana, visto il suo incarnato bianco latte.
-È una presa in giro vero? Non farei mai foto talmente brutte, insomma è tutta sfocata - disse guardando schifata la foto
-Cosa ne dici della firma 'Hunter', non è il tuo cognome?- disse lui con tono di sfida alzando le sopracciglia. Morgana solo sa quanto sa essere testardo Scorpius, è così adorabile.
No. Non l'avevo pensato veramente. Avevo detto insopportabile.
-Non ci sono solo io questa scuola con questo cognome, a mio fratello non ci hai pensato?- disse scocciata serrando le labbra pallide
-Hai un fratello?- chiesi curiosa incontemporanea a Scorpius
-Si piccioncini, Astrid Hunter ha un fratello. È quel babbuino di Josh Carter, si vergogna di farsi chiamare con il mio stesso cognome e allora usa quello di nostra madre.- disse ricominciando a lavorare sulle foto
Non poteva essere. L'odio che era nato la scorsa sera si intesificò, anzi non era odio e era disprezzo.
Quei occhi lucenti ambrati e il sorrisino smagliante erano sola una bugia, perché mettermi nei casini?-Quello stronzo lo ammazzo- dichiarò Scorpius.
Alzai lo sguardo verso lui guardandolo negli occhi grigi.
-Andiamo- disse prendendomi nuovamente per il polso.
-No- dissi alzando la voce
Non aveva più senso litigare con Carter, oramai tutti avevano visto quella foto. Dovevamo solamente sistemare le cose senza far esplodere la terza rivoluzione magica
-Dopo che avrai tirato un pugno a Carter sarai felice? Potevi andartene e lasciarmi sola ieri sera, potevi ignorarmi come hai sempre fatto e insultarmi da lontano, forse tutto questo non sarebbe successo.- dissi lasciando la sua presa. Sentii gli occhi inumidirsi mentre trattenevo delle stupide lacrime
-Oramai è successo, se non volevi che gli altri sapessero di noi potevi lasciarmi sola- quelle parole risuonarono nella stanza, tutti i presenti compresa Astrid si erano voltati verso di noi. Arrabbiata e non cosciente di quello che era appena accaduto me ne andai via.
Via da lui.
Gli ho parlato di un 'noi' che era solo nella mia testa.
Per lui erano stupidi baci, per me secondi di paradiso.
Per lui erano delle stupide ore di detenzione, per me erano delle stupide ore con lui.
Per lui ero la solita Rossa, per me...forse Scorpius era qualcosa di più. Molto di più.Corsi verso la Sala Grande alla ricerca di Albus, gli avrei spiegato tutto. Dietro di me sentivo la voce di Scorpius chiamarmi, ma era troppo facile rendersi conto di qualcosa quando hai già lasciato una ferita profonda.
Scorsi i capelli castani e ribelli del mio migliore amico, era seduto con Dominique, Roxanne, Hugo e James. Arrivai di fronte e lui sgranò gli occhi, ma prima che potesse dire una sillaba cominciai a parlare
-Albus ieri sera avevo bevuto un bicchiere di troppo e mi sono lasciata andare, ho fatto arrabbiare Josh Carter ma Malfoy mi ha fermata prima che potessi peggiorare tutto. Tra noi non c'è nulla.- dissi tutto scandendo ogni parola. Albus mi guardò negli occhi perplesso per poi rivolgersi verso qualcuno alle mie spalle.
Ero arrabbiata e stufa di quella giornata. Volevo solo stare sola a parlare tra me e me, esprimendo tutto quello che stavo provando.
-È vero Scorp?- disse incrociando le braccia sotto le ascelle
-Vero, tra di noi non c'è nulla- disse senza esitare.
Il suo tono gelido, gli occhi freddi e la rapidità con cui disse quella frase furono ultima pallottola al cuore.
La mia era una semplice bugia, ma la sua no.
Era vero: solo quando perdi qualcuno senti la sua vera importanza. Avevo sottovalutato Scorpius e tutti i miei sentimenti.
Ero un disastro, chi avrebbe voluto stare con una come me?Scusate per il ritardo...esami di schifo che mi occupano le giornate libere😭❤
Cosa pensate del capitolo, ve lo aspettavate? La reazione di Rose è drastica, ma ha visto tutto secondo una nuova prospettiva.
Quante sberle si merita Carter? Cosa ne facciamo di Scorpius?
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Detention Lover
FanfictionTutto iniziò con un furto di un documento ufficiale della scuola e l'ennesima rissa con i Grifondoro. Rose Wealsey e Scorpius Malfoy costretti per tre lunghe settimane di punizione a convivere in uno stesso luogo senza uccidersi a vicenda. Una per...