°three°

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La sala grande era gremita di gente: studenti del primo anno che si aggiravano con libri in mano agitati per il primo esame, golosi intenti a divorare fette di torta, ragazzi riuniti con gli amici per studiare o semplicemente parlare, ma in mezzo a tutta queste persone era impossibile non notare la chiazza rosso-Weasley. Chi più chi meno ci eravamo sistemati nella fine della tavolata Grifondoro.

La cosa peggiore che ti poteva succedere di lunedì mattina era trovarsi mezza addormentata tra famigliari ingombranti e starnazzanti.

Con una mano sulla fronte corrugata stavo cercando di approfittare del giornale lasciato sul tavolo.
Niente di importante: scomparsa di una vecchia e l'apertura di uno reparto dolciumi anti-scuola nel negozio di zio George.

-Rosie, oggi dobbiamo assolutamente andarci- esclamò Dominique tutta esaltata

-Sono in punizione e non voglio vomitare durante una verifica- ripetei socchiudendo gli occhi stanchi

-Cosa? Intendevo il negozio di abiti, dicono che ci siano tutti i capi per la nuova stagione primavera-estate - urlò agitando davanti alla mia faccia un articolo sull'apertura di un nuovo negozio. Solo una cosa poteva svegliare in questo modo Dominique: la moda.

Lei era la mia musa ispiratrice. Era sempre perfettamente elegante e femminile. Per quanto riguarda me io non avevo vie di mezzo, o regina del pigiama e tute extralarge o diva suprema tanto che la gente mi lanciava petali di rosa.

Stavo per rispondere a Dominique quando alzando lo sguardo fui colpita dall'immagine di Roxanne e Lorcan intenti a finire un'intera brocca di succo di zucca.
Roxanne Weasley la ragazza più competitiva e furva che io conoscevo. Mentre Lorcan Scamander era un tenero ed impacciato tassorosso  dalle idee a volte troppo strane. Suo fratello gemello era uno di quei filosofi che ti lasciavano un senso di inquietudine e dubbio interiore. Lysander era un serpeverde dal cuore di un Grifondoro e dall'intelligenza di un Corvonero, il Capello Parlante aveva rimuginato parecchio tempo prima di assegnarlo alla casata verde e argento.

-Ho vinto uh, hai perso uh uh- cominciò ad urlare Roxanne facendo il suo balletto della vittoria.

-Buongiorno Rosie, Domi. Come stanno le mie migliori amiche preferite?- ci salutò Albus mettendosi fra me e la bionda. Lo salutai con cenno del capo mentre provavo dei massaggini alla fronte per mandare via il terribile mal di testa.
Albus cominciò a discutere con Hugo dell'ultima sconfitta dei Corvonero ritrovandosi a parteggiare la propria casata.

I miei occhi iniziarono a girovagare nella sala quando si concentrarono sulla figura bionda di Malfoy che stava leggendo in santa pace su una poltroncina più in là. Darei il mio pranzo per essere al suo posto.

Stavo per convincermi e ad alzarmi dalla panca quando in sala entrò James Potter rosso dalla rabbia.

-ALBUS IO TI AFFOGO! PER TUTTI I REGGISENI VARIOPINTI DI MORGANA SPIEGAMI PERCHÉ ROSE NON PUÒ GIOCARE?! TI SOFFOCO DURANTE LA NOTTE ORA PERDEREMO TUTTI. SIAMO SPACCIATI! - urlò infuriato e nervoso

-Io...- stava mormorando Albus tutto confuso

Mi scambiai un'occhiata d'intesa con Dominique e, prima che la furia James arrivasse da Albus, eravamo entrambe a gattoni sul freddo pavimento della sala sotto il tavolo.

-Sto rovinando le mie calze- brontolò la bionda davanti a me. Meglio avere delle calze bucate che assistere ad un terremoto di magnitudo otto e mezzo della scala James.

-Devo pisciare- esclamò una voce maschile -Ho bevuto troppo succo-
Lorcan comiciò a sgambettare tirandomi dei leggeri calci sulle gambe.

Non potei neanche lamentarmi che andai a sbattere contro il corpo di Dominque, prendendo una testata contro il tavolo.
Gemetti di dolore mentre Dominique si voltò verso di me con sguardo cospiratrice

-Josh Carter a ore tre- disse maliziosa

Mi sporsi in avanti e vicino alla poltrona di Scorpius vidi la chioma corvina del Corvonero, nonché mia cotta da tre anni.

Gattonai nel modo più veloce possibile e, mentre mi dirigevo verso Josh, mi preparai mentalmente una conversazione decente. Dominique  camminava tenendomi il passo, ma per poi allontanarsi da me e si sistemò sul bracciolo della poltrona di Scorpius. Quest'ultimo dopo averci rivolto delle occhiatacce a fatto finta di niente ricominciando a leggere il suo romanzo. La bionda mi rivolse un sorriso smagliante e alzò il pollice in senso di sostegno morale.

Josh Carter era a pochi metri da me. I suoi ciuffi corvini erano risaltati dai luminosi occhi di giada.

-Ciao- dissi, ma la mia voce risultò molto più squillante. Sopreso e confuso si voltò verso di me per poi squadrarmi dalla testa ai piedi

-Ci conosciamo?- mi chiese dubbioso

"Ti stolkero da soli tre anni, è ovvio che ti conosco..."
-Sono Wealsey R...- dissi giocherellando con una ciocca rossa, ma non riuscì a finire la frase che lui esclamò

-Ah certo sei una Weasley.- disse ridendo sfoggiando un sorriso da cortocircuito ormonale - Viola, giusto?-

-Come?-

-Ah no scusa, Margherita. Sai confondo sempre le persone con nomi di fiori- disse ridendo ancora una volta

Margherita?!

Poco piu in là senti la risata di Malfoy farsi più intensa mentre Dominique lo intimava a stare zitto.

-Potremmo vederci qualche volta- proposi

-Certo, scusa ma devo andare a lezione. Ci si vede Gardenia Weasley- disse per poi lasciarmi imbambolata e stordita dal suo fascino.

-Mi chiamo Rose- sussurai mentre lui si allontanava salutandomi con un gesto del capo.

Josh Carter mi aveva parlato.

Era un pensiero fisso e che continuava a girami in testa.

-Ti ha chiamata sul serio Gardenia?- disse Scorpius con le lacrime agli occhi guardandomi divertito. Neanche due secondi dopo Dominique da brava migliore amica gli aveva rifilato una manata sulla spalla.

Avevo parlato con Josh Carter.







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