°twelve°

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Scusate se ieri non ho aggiornato🙅


C'era un viavai di studenti accaldati per le stradine di Hogsmeade, il sole splendeva in cielo e non c'era nessuna nuvola nei paraggi.
Albus mi camminava appiccicato guardando in cagnesco chiunque mi passasse attorno.

-La smetti?- sbuffai ridendo

-Non tollero che ti guardino il culo- esclamò esasperato. Provò a camminarmi dietro, ma sembrava di avere un serial killer dietro la schiena, mi offrì tre volte di seguito la sua maxi felpa, ma sarei morta bollita lì dentro, infine quasi istigò una rissa quando vide un ragazzo rivolgermi la parola.

Era il mio protettivo e stupido migliore amico. Non potevo farci nulla

-Il prossimo che ti guarda...- disse minaccioso mettendo un braccio sulle mie spalle

-È un mago morto- finii la frase che mi aveva ripetuto già quattro volte. Al tentò di abbracciarmi, ma feci finta di morire dalla puzza. Feci la mia faccia più realistica accompagnandola a dei versetti meritandomi una sua linguaccia e la sua ascella in faccia

Arrivammo ai Tre Manici Di Scopa, dove trovammo già seduti in un tavolo in fondo i due gemelli Scamander, Roxanne e James.
Roxanne mi venne subito incontro urlando entusiasta e facendo le mosse del suo balletto della vittoria. Seduto e triste James la scimmiottò, mentre i due gemelli non si resero conto del nostro arrivo perché stavano litigando.

-Se io prendo l'Acquaviola tu prendi il rum di ribes rossi- esclamò Lysander prendendosi la testa tra le mani

-Tu prendi il rum, io voglio l'idromele- esclamò stizzito Lorcan dando un pugno al tavolo in legno

-Non potete prendere- Albus non riuscì nemmeno a finire la frase che loro urlarono insieme

-Non puoi capire!-

Infatti i gemelli Scamander non si potevano capire, li dovevi amare per principio. Litigavano solo per sciocchezze, diventavano dei consulenti per coppie, facevano dei scherzi orribili quanto le loro battute e ballavano in modo imbarazzante. Li potevi solo amare.

-Ragazzi, volete ordinare?- ci salutò Madama Rosmerta accogliendomici con un tenero sorriso

-Una burrobirra- ecslamarono in contemporanea Lys e Lorcan -Smettila di copiarmi- urlarono di nuovo insieme

-Sei burrobirre - ridacchiò Roxanne ordinando per tutti noi.

Tutti ridevano spensierati, ma io no. Il bigliettino lasciato da Scorpius rimaneva ancora intatto dentro alla mia tasca. La curiosità aveva vinto contro tutte le paure.

Era solo un biglietto.
Troppe ansie inutili.

-James puoi spostarti?- chiesi. Mi era venuta un idea: andavo in bagno e così avevo tutto il tempo per leggere il biglietto. Perfetto, no?

-Dimmi che sono il tuo cugino preferito e ti lascio passare- disse con la bocca piena di patatine e mini tartine

Sbuffai -James sei un rombipluffe - dissi con un sorriso finto rubandogli la tartina dalle mani. La mangiai rumorosamente davanti i suoi occhi prima di scavalcarlo alzandomi in piedi sulla panca in legno

Peccato che lui mi prese per i piedi facendomi cadere di schiena sul pavimento fresco del pub.

-James- urlai coprendomi il volto con le mani. Tutti si voltarono verso il nostro tavolo e tra gli occhi curiosi e divertiti riconobbi quelli ambrati di Josh.

Volevo sotterrarmi.

Vidi il corvonero avvicinarsi porgendomi una mano, ma Albus fu più veloce e corse verso di me quasi cadendomi sopra. Gli rivolse un'occhiataccia e per poi porgermi una mano

-Non si accettano aiuti da certe persone- sibilò non facendo molto caso a me distesa per terra

-Ciao Rose- mi salutò Josh facendomi l'occhiolino provocando in me un'imbarazzo enorme e in Albus una rabbia infinita

Afferrai la mano di Al e cercai di tirarmi su, quando però nel preciso istante in cui Josh mi salutò lui mi lasciò la mano e io caddi. Ero caduta, di nuovo.

-Non pensarci nemmeno Carter, Rose non si tocca- urlò Albus puntadongli un dito in petto

-Lei non direbbe lo stesso. Si è divertita parecchio ieri sera- disse con tono provocatorio ammiccando nuovamente verso di me

Albus pallido guardò prima Josh poi me, io rimasi bloccata dall'imbarazzo. Albus non mi avrebbe più fatto uscire di camera, non dopo che gli avevo mentito su Josh e sulla festa.

Mi tirai su da terra con uno scatto, tirai fuori il bigliettino dalla tasca della gonna e corsi in bagno. Senti la voce di Albus chiamarmi quando chiusi la porta a chiave la porta del bagno. Feci lunghi respiri e mi sedetti sulla tavoletta chiusa del water.

Misericcia cos'era appena successo?

Soffocai un urlo di disperazione lasciando cadere la testa all'indietro. Quando sentii nuovamente il silenzio intorno a me decisi di aprire il foglietto. Accarezzai la pergamena ingiallita incisa dalle sue lettere.
Quando iniziai a leggere mi persi nelle sue parole

"Rossa lo sapevi che russi come un elefante incita?
Ieri sera eri stanca, ubriaca e il tuo costume era fradicio. Non direi un bello spettacolo
Dominique mi ha spedito fuori dalla vostra camera al tuo primo conato di vomito, io sarei rimasto. Anche solo per dirti che è tutto normale o per prenderti in giro per la tua inesistente esperienza alle feste.
Mi hai chiesto perché non ho voluto baciarti, ti sei fatta mille paranoie sul mio perché. Ti conosco troppo bene e non puoi mentire.
Non ti ho baciata per il semplice fatto che eri ubriaca, facevi cose senza pensare e agivi d'impulso. Non sai quanto avrei voluto farlo, sei sempre così provocante e ti diverti quando mi vedi soffrire. Fammi un favore stai lontana da Carter e non metterti mai più quel costume (la prossima volta  non rifletterò sulle mie azioni)

Il tuo affascinante, sexy e stupido Scorpius"

Detention LoverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora