°twenty-two°

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Lo specchio era semi-appannato, ma riuscivo a scorgere il mio volto.
Mettersi il mascara senza sapere dov'è il tuo occhio era un'impresa impossibile per me, vista la mia inesistente passione per i trucchi.

I capelli cadevano sciolti e con molteplici boccoli rossi, visto che avevo dormito con due magnifiche trecce fatte da Victorie.  Ripassai con lo scovolino le lunghe ciglia che mi ritrovavo e sperando di non essere un clown vivente uscii dal bagno.
Amavo tornare alla Tana, anche se tutti insieme veniva sempre un gran casino.

-Louis e Hugo Weasley quante volte vi devo ripetere che la torta è per stasera- urlò nonna Molly giù in cucina

-Come mai la festa?- chiese invece Roxanne dal piano superiore della casa.

-Fate silenzio devo studiare- urlò la mia noia cugina Lucy uscendo da camera sua e affacciandosi alla rampe di scale

-Noiosa- urlò Roxanne prima di scomparire dalla mia vista

Per non subire una miriade di domanda sul perché di questa festa corsi in camera mia. Non era proprio mia perché la condividevo con Dominique e con Lily.

-Wow mia cugina truccata- esclamò Lily passandomi a fianco - Vado a lavarmi- disse poi uscendo dalla camera

Visto che l'intera famiglia Weasley si era radunva sempre qua per il solito pranzo fine scuola avevamo deciso di festeggiare anche la mia partenza per la Francia. Mancavano pochi giorni e sarei andata là con mamma per rivedere le carte e se tutto andrà bene passerò le mie vacanze là con zia Fluer.

-Ti ho scelto i vestiti- disse Dominique saltando il materasso d'emergenza che avevamo fatto comparire ieri sera.

-Dominique niente di eccentrico, okay?- dissi alzando gli occhi al cielo

-Certo. Uh, bimba mia mi fai girare la testa- disse tenendosi con una mano sul pancione

-Siedi, vuoi che ti porto un po' d'acqua?- chiesi prendendola per mano

-No no, va tutto bene- disse lei sorridendo.  -Tu prova questo-

Mi passò un vestito nero lucente, le maniche erano sottili e lo scollo sulla schiena era appastanza ampio. Scendeva giù fino a metà gamba rivelando un paio di pantaloncini sotto la gonna 

-Ti concedo i pantaloncini- disse ridendo vista la mia espressione stupita
Scossi la testa ridendo togliendomi l'asciugamano/accapatoio rosa di dosso. -Quando pensi di dirlo a tua mamma?- chiesi facendo entrare un piede dentro il pantaloncino

-Domani, voglio che ci sia anche James- disse sendendosi sul materasso con le mani dietro alla schiena che sostenevano il suo corpicino -Oggi dobbiamo festeggiare te- disse con un sorriso falso.

Era falso. Perché sentivo la tristezza nella sua voce, nel modo in cui non mi guardava negli occhi e tanti altri minimi gesti che notavo.

-Mi aiuti?- chiesi girandomi in modo che lei potesse tirare su la zip della tunina nera. Si avvicinò a me e quando sentii il suo tocco delicato una domanda mi scappò dalla bocca senza pensarci molto
-Secondo te dovrei andare?-

Forse me lo stavo chiedendo più a me stessa, ero sicura di voler rinunciare al mio ultimo anno ad Hogwarts?

-Si sincera- dissi visto che non aveva pronunciato una sillaba. Aveva già  tirato su la zip e allora mi voltai verso di lei.

-Resta a casa- disse con un filo di voce.

In quel attimo mi resi conto che non erano quelle le parole che desideravo. Volevo sentirmi dire che partire era stata la scelta giusta e che lei ci sarebbe stata sempre per me.

-Io...- balbettò Dominque mentre i suoi occhi azzurri erano arrassosati per le lacrime.

Mi lasciò nella camera da sola, con un altro vuoto nel cuore.
Volevo un suo abbraccio, non che andasse via da me.
Volevo sorridere.

Mi sistemai definitivamente cercando di non pensare alle parole di Dominique. Stavo scendendo le scale nel modo più tranquillo assoluto quando sentii il campanello della Tana suonare.

Nessuno della nostra famiglia suona quel aggeggio babbano.

Solo una persona si era ostinata a suonare sempre e pernemmente quel campanello.

-Scorp, fratello sei vivo- urlò Albus salutando il suo migliore amico. Non Scorpius, cosa avevo fatto di male per meritarmi tutto quanto.

Con la coda dell'occhio vidi i suoi inconfondibili boccoli platino e i suoi occhi grigi avevano una luminosità diversa dal solito.

No Rose calma. Lui aveva esplicitamente detto che non c'era nulla tra noi.

Albus stava portando Scorpius verso il salotto e sarebbe passati di fronte alle scale, o no. Saltai oltre la spalliera ignorando i tre scalini che mi separavano da terra, con lo sguardo cercai velocemente un nascondiglio.
I miei occhi si illuminarono quando vidi il piccolo sgabuzzino delle scope nascosto da un paio di scatoloni.
Avanzai cercando di non inciampare e non scivolare su fogli e penne sparse qua e là.

-Che diavolo ci fai qua?- esclamai aprendo la porta dello sgabuzzino. Dentro trovai mio cugino Fred spiaccicato contro la parete.

-Sicuro che non disturbo- esclamò invece Scorpius. Stavano arrivando...

-Taci ed entra- mi invitò Fred prendendomi per il polso e trascinandomi dentro con lui

Sbattei la testa contro il soffitto e quasi mi chiusi la mano dentro la porta, ma ce la feci. Avevo schivato Malfoy, un'altra volta.

-Come mai sei qua?- chiesi guardando mio cugino con un sopracciglio alzato

-Sto scappando da tuo fratello, si arrabbiato per uno scherzo stupido e ora vuole vendicarsi- disse Fred accovaciandosi come la sottoscritta -Tu?-

-Sto scappando da qualcosa- dissi appoggiando la testa sulle ginocchia

-Da qualcosa o da qualcuno?- chiese Fred alzando le sopracciglia

Gli mollai una sberla sul braccio, ma alzando la mano urtai per sbaglio una vecchia scopa (di quelle inutili babbane)  che andò a finire vicino alla faccia di Fred.

-Io...sono allergico... alla polvere- disse mentre gli occhi si stavano arrotando e un grande starnuto stava per arrivare.

-Miseriaccia ci farai scoprire- esclamai sottovoce cercando di tappargli il naso

Lo so. Ero stata una cugina senza cuore, ma era per una giusta causa: scappare da Malfoy.

I miei tentativi furono inutili perché Fred fece uno starnuto che echeggiò per il piccolo sgabuzzino. Lui si voltò verso di me con gli occhi arrossati rivolgendomi un sorriso di scuse.

Sentii dei passi avvicinarsi e quando vidi la maniglia aprirsi mi immaginai una scusa bella e buona per scappare di nuovo da lui. Non volevo parlargli, non aveva più senza farlo.

-Ma siete impazziti- urlò aprendo la porta


Ho aggiornato il prima possibile❤
Non riuscirò più ad aggiorare così spesso ma ci proverò

Commentate e stellinate il capitolo se vi è piaciuto e cosa pensate che succederà

Bye al prossimo aggiornamento ⚡

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