°eighteen°

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-Come può dormire ad una festa?- Era la voce familiare e bassa di James, sarà sicuramente venuto a controllare Dominique . Stava prendendo molto seriamente la faccenda del bambino e tra lui e Dominique c'era una chimica strana, come nata per sbaglio ma che funzionava

Sentii il tocco delicato delle mani della mia biondina mentre mi accarezzava il braccio, amavo i suoi 'grattini' soprattutto quando tornava a casa con delle finte unghie lunghe e smaltate alla perfezione

Stavo per aprire gli occhi, oramai ero sveglia, quando però loro cominciarono a parlare -Sarà strano il prossimo anno- cominciò Dominique -Non parlo del nostro bambino, dopotutto sono felice. Sarà strano senza lei-

Fu un tuffo al cuore, chiusi gli occhi e concentrandomi sulle loro parole.

-Mancherà a tutti- disse James con tono consolatorio

-Ma lei è la mia migliore amica, il prossimo anno lei sarà in una scuola francese e io qua, a migliaia di metri di distanza. - sussurrò quasi arrabbiata per non svegliarmi

-Domi, devi pensare che questa è la sua opportunità per la sua carriera futura- disse James

-Lo so, ma io le voglio bene-

Quello fu ultima pallottola che mi uccise del tutto. Dominique è sempre stata una di quelle ragazze che nascondono i sentimenti, preferisce criticare il tuo gusto in fatto di stile che dirti 'Amore mio ti amo'

-Lasciamola dormire, la prima lezione è appena dopo pranzo.-disse Dominique. Quella fu l'ultima cosa che sentii prima che loro due andassero fuori dalla camera.

Sapevo che la mia partenza avesse scombussolato un po' le cose, ma non pensavo così tanto.

Era la mia grande possibilità, perché sprecarla?

...

Mi sudavano le mani e un'agitazione interiore  stava percorrendo  tutto il mio corpo. Lisciai la gonnellina del consumato vestito a fiori, era semplice ma bellissimo allo stesso tempo. 

Albus sarebbe arrivato tra poco. Avevo finalmente trovato il coraggio da vera Grifona per dirgli che sarei andata in Francia il prossimo anno. Dovevo solo capire come ...

Sentii dei passi rapidi arrivare verso la struttura in pietra dove sedevo, avevo trovato un posticino appartato senza alcun studente che potesse ascoltare la nostra conversazione

-Albus?- mi voltai verso mio cugino chiamandolo quando mi resi conto che non era lui. Scorpius Malfoy stava correndo verso di me facendo muovere i boccoli biondi del suo ciuffo scompigliato

-Rossa, hai visto?- esclamò porgendomi un volantino rettangolare, confusa lo afferrai e arrossii violentemente.

In primo piano si vedeva una ragazza raggomitolata sul grembo di un ragazzo, il quale le accarezzava i boccoli rossi. Miseriaccia. Avampai vedendo ciò, ieri sera ero crollata ma non mi sarei mai aspettata che Scorpius restasse lì con me.

-Morgana - sussurrai portando una mano in fronte.

-C'è ne sono a dozzine appiccicati ogni dove- disse Scorpius con tono furente

-Albus ti ammazzerà e poi nasconderà il tuo cadavere in un fosso. Io finirò in una torre richiusa per tutta la mia vita dove morirò di vecchiaia sola, non mi sposerò, non avrò tanti piccoli bambini per casa perché sarò rinchiusa in una stupidissima torre controllata da mio padre. -mi mancava il fiato e cominciai a camminare su e giù per il piccolo giardino

-Rossa so chi è stato-

-Ma cosa dico mio padre ballerà sui resti delle tue ossa - continuai disperata -Cosa?-

Lui cercò di spiegarsi meglio, ma in quel preciso istante dei passi rapidi e pesanti si udirono in lontananza

-Indossa e nascondi i capelli- Malfoy mi lasciò la sua felpa verde/blu con il cappuccio. Confusa la indossai e feci come mi aveva detto. Scorpius mi prese per mano e mi avvicinò a se e mi prese in braccio afferandomi per la vita.

-Cosa vuoi fare-dissi spaventata

Mi fece un'occhiolino e appoggiò le sue labbra sulle mie, sapevano di cioccolato. All'inizio ero confusa ma poi capii cosa stava facendo: stava ad salvando entrambi il culo.

-Rose devi tu- urlò Albus, come temevo era lui prima in corridoio. Scorpius tenne ancora più vicino a lui nascondendo anche i suoi boccoli dorati. Ogni millesimo di secondo sembrò durare un'eternità, forse perché mio cugino era neanche ad un metro da noi o perché stavo di nuovo baciando il mio arrogante nemico.

-Scusate fate con calma- disse Albus tossendo imbarazzato per poi scomparire dal giardinetto lasciandoci soli. Mi sentii subito sollevata e quando mi resi conto che lui non c'era più mi concentrai su Scorpius e alle sue labbra al cioccolato, al suo tocco deciso ma delicato allo stesso tempo.

Lui si staccò dal mio volto ridendo mentre le mie guancie erano paonazze. Scesi giù e quando toccai terra la mia mente si riavviò lasciandomi finalmente pensare seriamente

Cosa cavolo era successo?

-È stata quella ragazza dai capelli blu, quella tipa strana di fotografia.- lo guardai stranita non poteva essere Astrid. Cosa centrava lei?

-Perché Astrid, la conosco a malapena - dissi dubbiosa restituigliendoli la maxi felpa

-Se vedi c'è la firma 'Hunter'. Lei è l'unica nel giornalino che finisce per quel cognome - disse lui mostrandomi la firma in fondo al biglietto

-E ora?- dissi sconsolata. Stavo già preparando mentalmente una fuga in Argentina o nel Kosovo, chi mi avrebbe più trovato là?

-Ora ci dovrà delle spiegazioni - disse prendendomi per un braccio e cominciando a correre per i corridoi. Mi puzzava qualcosa, per quanto sia scorbutica non poteva essere lei.

Perché i casini tutti a me?











Ho deciso di spezzare il capitolo perché è troppo lungo...
Mi dispiace per il ritardo ma sono incasinata con gli esami e le materie da studiare non finiscono più 😵

Grazie a tutti per le stelline e per le letture❤aspetto un vostro commento

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