Frozen Hearts

7. Friends on the Other Side

If you relax it will enable me to do anything I please

I can read your future

I can change it 'round some, too

I'll look deep into your heart and soul

Se vuoi uscire da questa cella e avere una vaga speranza di riacquistare la libertà, ascolta le mie parole e togliti quell'espressione ebete dal viso, principino.

Com'era possibile? Come poteva quella ragazzina riuscire a comunicare con lui senza aprir bocca? Se si fossero trovati in qualsiasi altro posto, Loki avrebbe pensato al seiðr o a qualche altra abilità particolare, ma il dio aveva capito fin da subito che quelle celle erano protette dall'immensa energia del Titano che le aveva schermate dalla sua magia. Non poteva essere sicuro che tutti i poteri fossero bloccati da quella strana forza, ma la sua conoscenza in merito era abbastanza vasta, dato che per anni aveva passato gran parte del tempo nell'immensa biblioteca del palazzo reale. Ricordava di aver letto che quello che lui definiva "seiðr" nell'Universo era utilizzato con forme e risultati diversi, ma alla fine era sostanzialmente lo stesso tipo di energia; quindi, teoricamente, se il suo seiðr era stato bloccato anche la ragazza non avrebbe dovuto poter utilizzare alcun potere: eppure l'aveva appena fatto.

Doveva esserci sotto qualcosa e il primo pensiero che nacque nella mente dell'ingannatore fu che si trattasse solo di un trucco di Thanos per poterlo torturare o per ottenere qualcosa. Quella possibilità venne scartata quasi immediatamente perché irrealistica. Il Titano non aveva bisogno di sotterfugi per ottenere informazioni, l'aveva imparato a sue spese: se voleva prendersi qualcosa dalla sua mente gli bastava entrarvi con forza e aprire tutte le porte senza alcun problema. Inoltre era certo che la ragazza fosse stata torturata da Thanos, il viso, terrorizzato e distaccato dalla realtà, che aveva mostrato dopo il colloquio con il padre non poteva in alcun modo essere falso o generato dalla magia. Loki era fin troppo esperto nelle arti illusorie per non riconoscerne un loro uso e, in quel caso, non erano state sfruttate, quindi non si trattava di una farsa. Ma allora come diamine era possibile che quella ragazzina fosse in grado di parlargli attraverso la mente?

Quando poi Kyra gli intimò di "togliersi quell'espressione ebete dal viso" il dio socchiuse gli occhi e la bocca, irritato per non riuscire a trovare da solo una risposta. La giovane era impassibile: gli occhi ben aperti e puntati in quelli dell'uomo, senza battere le palpebre; il viso era leggermente corrugato, segno che probabilmente stava faticando per mantenere quel contatto. Non potendo utilizzare a sua volta il seiðr, Loki non avrebbe potuto rispondere alle parole della ragazza se non con lo sguardo, quindi inclinò di poco il capo in avanti per intimarle di continuare.

C'è un modo per sfuggire al suo controllo, ma per poterlo mettere in pratica dobbiamo essere entrambi liberi da queste prigioni.

E  come sarebbero potuti scappare? Era piuttosto ovvio che non ci fosse modo di fuggire senza che il Titano o i suoi sottoposti li scoprissero e uccidessero senza tanti pensieri. Forse la ragazza sarebbe rimasta in vita dato che, a quanto pareva, possedeva qualcosa di importante per Thanos, ma lui sarebbe sicuramente finito incenerito nell'arco di qualche secondo.

Il come era incerto, ma la prima domanda che Loki si era posto, nell'esatto momento in cui aveva sentito la parola "entrambi", era molto più semplice e cercò di trasmetterla a Kyra aggrottando le sopracciglia e guardando prima lei e poi se stesso: perché le serviva anche lui? Non che non volesse andarsene, ma ormai stava iniziando a rassegnarsi all'idea che l'unico modo per allontanarsi da quel pianeta sarebbe stato inchinarsi di fronte a Thanos e accettare le sue condizioni, quindi perché la donna aveva deciso di parlare proprio in quel momento e perché le serviva il suo aiuto? Odiava ammetterlo, ma non era per niente utile in quella situazione: senza i suoi poteri, ferito e con il Titano che li osservava in ogni momento.