Frozen Hearts

16. I stand alone - parte 2

Che diamine stava dicendo quella fastidiosa ragazzina, questa volta?

Erano passati vari giorni da quando, nel pieno della lucidità, aveva ideato il suo piano e, seppur non avesse ancora deciso dove eseguirlo e con quale pubblico, aveva ben chiaro ogni suo passaggio.

In questa sua visione, Kyra sarebbe stata con lui, non perché gli servisse - anzi, era piuttosto di ostacolo - ma per poterla tenere sotto controllo. In più aveva una mezza idea di difenderla quando sarebbero stati inevitabilmente attaccati dai Vendicatori fingendo di preoccuparsi di lei. A quel punto i nemici avrebbero creduto alla sua farsa e al tempo stesso la donna avrebbe pensato che lui si stesse ammansendo, avvicinandolo al suo obiettivo.

Non che fosse necessario, ma era pur sempre un modo per portarsi ulteriormente in vantaggio rispetto alla figlia di Thanos.

Ma, a quanto pareva, lei non ci sarebbe stata.

"Cosa vuol dire che non verrai con me?" Sebbene avesse provato a evitarlo, l'irritazione si manifestò comunque nella voce del dio.

I suoi piani erano minuziosamente calcolati, non lasciati al caso come facevano quegli sciocchi dei suoi avversari; questo, però, a patto di avere tutte le informazioni necessarie e Kyra sembrava volergli mettere i bastoni tra le ruote in ogni modo possibile.

Dopo quel giorno in hotel, Loki non era riuscito a estorcerle altre informazioni riguardo al suo potere e alla sua natura. La donna sembrava decisamente riservata a riguardo, anzi, manteneva ben segreti quegli aspetti della sua vita, mentre erano stati più frequenti gli accenni al padre e, soprattutto, alle sorelle.

Sebbene ne parlasse - accennasse - come se fossero delle assassine spietate, pronte a tutto per soddisfare il Titano, il dio sospettava che ci fosse qualcosa di più a legarle. L'avrebbe definito amore fraterno, ma, come aveva imparato durante tutta la sua vita, spesso e volentieri non c'era nulla di amorevole nel rapporto tra fratelli.

Il viso di Kyra era impassibile, ma Loki aveva imparato a leggervi oltre, almeno in parte riusciva a capire qualcosa di lei. In quel momento sembrava vagamente preoccupata, così come aveva visto un velo di tristezza nei suoi occhi solo qualche istante prima. Non l'aveva compreso, ma presto lo avrebbe fatto e la donna sarebbe diventata un libro aperto per lui, nel frattempo lo aveva interrotto perché...

Non lo sai?

Perché se si fosse lasciata andare ai sentimenti sarebbe stata un'alleata inutile. Scacciò quel fastidioso pensiero che gli diceva che forse non era quello il vero motivo, ma una banale scusa, poi si concentrò sul suo volto, attendendo una risposta.

"Vuol dire proprio questo. Non ho intenzione di farmi catturare e dare quindi ai Vendicatori informazioni su di me o sul perché sono qui. Le tue motivazioni sono più che evidenti, anche perché gliele hai rivelate, ma io non sono come te."

Gli occhi di ghiaccio della donna lo osservarono con intensità, come se potessero mettere finire alla discussione, ma Loki non avrebbe ceduto così facilmente le armi, sebbene il suo piano prevedesse di riuscire a conquistarla, non poteva comportarsi come un debole, sarebbe stato sciocco e prevedibile.

"Se è per questo non hai dato molte informazioni in merito nemmeno a me. Non credere che non l'abbia notato."

Non aggiunse nulla, voleva capire se così facendo sarebbe riuscito a farle mostrare sensi di colpa, anche solo in modo vago, ma avrebbe implicato che il primo passo nella giusta direzione era compiuto.

Per lunghi istanti rimasero a osservarsi a pochi centimetri di distanza, uno spazio che, nonostante il loro passatempo degli ultimi giorni, non era mai stato colmato. Per una frazione di secondo, Loki pensò a come sarebbe stato avvicinare le labbra a quelle di Kyra: probabilmente sarebbero state ruvide, ma calde e morbide come il resto del suo corpo.