Capitolo 1

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"Qualche domanda?" si rivolge alla classe la professoressa.
La ventina di studenti che sta seduta ai banchi di fronte a me sembra averne parecchie, a giudicare dalle loro facce .
Io non sono più al liceo, ma mi dedico ad alcune attività di sostegno ai docenti.
Nulla dovuto alle mie abilità intellettuali da ventenne : svolgo soltanto mansioni pratiche e qualche volta mi ritrovo a sorbirmi le lamentele degli alunni al posto loro, ma questo mi permette di guadagnare qualche soldo.
Una ragazza bionda in prima fila alza la mano .
"Dimmi tutto" le sorride la donna.
"...All' inizio della lezione lei ha parlato di falsi miti e di cose assurde a cui la gente si ostina a credere : volevo solo aggiungere che proprio ieri sera ho letto su Internet che esistono ancora piccole comunità sparse per il mondo che credono fermamente nell' esistenza dei vampiri. I vampiri! Lei riesce ad immaginare che possano essere ancora reali nella testa di alcune persone?" scuote la testa incredula.
I suoi compagni di classe si uniscono alla professoressa in una risata collettiva .
"Vampiri" ripete la donna.
"Beh, se può servire come termine di paragone, pensa che da decenni intere generazioni di bambini credono a Babbo Natale" scrolla le spalle.
Tutti ridono di nuovo.
La ragazza bionda che ha parlato prima mi guarda .
Mi sforzo di fare un sorriso.
"Autumn, mi passeresti il libro che si trova in cima all' armadio, per favore?" si rivolge a me l' insegnante.
"Certo" annuisco.
"Autumn? Che bel nome!" esclama la solita ragazza.
Mi volto verso di lei.
"Grazie" sorrido.
Mi metto in punta di piedi per recuperare il libro.
"E che bei capelli!" aggiunge quando le do le spalle.
Quando mi volto sta ancora ammirando la mia chioma ondulata che arriva a metà schiena.
Lo ammetto, ho dei capelli molto curati e lucenti: sono frutto di anni....ed anni, ed anni di attenzioni.
"Sei molto gentile" le rispondo, e lei mi sorride di rimando.
"...Secondo lei è per questo che tanti libri e tanti film sui vampiri hanno avuto enorme successo? È perché in fondo la gente ci crede?" chiede un altro ragazzo.
"...Questa è una domanda interessante" osserva la  professoressa, pensierosa.
"Onestamente non saprei risponderti. Credo che non sia tanto una vera e propria convinzione della loro esistenza,ma è più una questione di fascino che tali creature immaginarie suscitano ai nostri occhi" riflette.
Corrugo la fronte.
"Fascino?" parla la ragazza bionda.
"Sì, penso sia quello. La gente ama le storie di vampiri perché è totalmente affascinata da tutto ciò che li riguarda : l' immortalità, la loro apparente perfezione, il loro aspetto immutabile nel tempo, l' alone di mistero che li  circonda e anche, se non soprattutto, il loro essere fatali per gli umani" cerca di spiegare il suo punto di vista .
"...E a lei non sembra assurdo anche questo?" interviene un terzo alunno.
"Voglio dire,se i vampiri fossero reali come si potrebbe esserne affascinati? Nelle storie che tutti conosciamo c'è sempre di mezzo un qualche povero umano che si innamora di un vampiro e finisce in pericolo per questo: non lo trova ridicolo?" fa una smorfia.
"Come la metteresti se la ragazza più bella del mondo, nonché vampiro, ci provasse con te?" lo sfida il ragazzo castano che ha parlato poco fa.
"Una volta visti i suoi canini  scapperei urlando" ribatte il primo.
Tutti ridono.
"Non penso funzioni esattamente così " commenta divertita l' insegnante.
"Il fascino di cui parlo io è qualcosa che va oltre un paio di canini " dice.
"Sí,e arriva alle mie vene" replica il ragazzo.
Altre risate.
"Penso che ogni singolo personaggio di cui siamo a conoscenza, ad un certo punto , abbia notato i denti del suo partner" sorride la donna.
"Ed è andato avanti a baciarla? Poco furbo" ride lui.
"Mi piace il tuo essere così concreto, ma ogni tanto fantasticare un po'  non farebbe  male " afferma lei.
"Essere concreti è giusto, prof . Siamo in un mondo in cui la gente crede ai vampiri e al loro fascino ! Fascino di che cosa?! Della pelle bianca e delle occhiaie?" ride.
"La tua insegnante sta cercando di spiegarti che non si resiste ad un vampiro semplicemente urlando dopo aver visto i suoi denti" intervengo io.
"Non si frequenta un vampiro per la sua pelle candida, non lo si allontana mettendosi a correre, non è una questione che dipende dalla tua misera volontà di essere umano" lo guardo con i miei grandi occhi castano scuro, quasi neri.
L' intera classe è muta.
Tutti mi guardano.
Mi schiarisco la voce e nascondo il mio nervosismo con un sorriso.
"...O almeno questo è ciò che insegnano i libri ed i film" mi affretto ad aggiungere.
Le persone che si trovano insieme a me all' interno dell' aula sorridono.
"Autumn ha capito quello che intendevo" commenta l' insegnante.
Il suono della campanella pone fine a quella lezione, e dopo aver salutato la professoressa gli alunni si dirigono in corridoio.
La donna mi guarda .
"Lezione interessante. Adoro scambiare opinioni con i miei studenti " commenta.
"Sì, credo piaccia anche a loro" annuisco.
Lei sorride soddisfatta .
"...La cosa che più mi piace di gruppo di ragazzi è che con loro si può parlare davvero di tutto .  Non immaginavo neanche lontanamente di poter effettuare una conversazione sui vampiri con i miei alunni, eppure è appena accaduto. Sembravano interessati. Potrei proporre una lezione dedicata a questo argomento, non trovi? Con vari approfondimenti " riflette a voce alta.
"...Dovrei informarmi un po' di più al riguardo. Devo preparare documenti,  esempi , fonti storiche..." incomincia ad elencare mentre sistema dei fogli sulla cattedra.
"Ma tu cosa ne pensi? Sei così silenziosa" mi guarda.
"...Sí, è che..." mi sposto una ciocca di capelli neri dietro all' orecchio.
"Secondo me non è necessario dedicare una lezione all' argomento vampiri. Sono...personaggi particolari, ognuno ha una diversa idea a riguardo e non serve continuare a parlarne" cerco di spiegare brevemente .
La donna corruga la fronte.
"Ho detto qualcosa di sbagliato?" domanda.
"Cosa? No, assolutamente" scuoto la testa.
"È solo che non sono una fan del genere fantasy. Tutto qui" me la sbrigo con un sorriso nervoso.
"Capisco. Beh, vorrà dire che non ti chiamerò ad aiutarmi, quel giorno" ride.
"Sì, meglio" concordo divertita, poi la saluto e lascio l' aula.
Percorro il lungo corridoio e mi dirigo all' esterno dell' edificio.
Tanti studenti sono in cortile a chiacchierare durante l' intervallo.
Riconosco i ragazzi che ho appena visto a lezione.
Cammino di fianco a loro.
Riesco a cogliere qualche parola : stanno proseguendo la discussione sui vampiri.
Il mio cuore inizia a battere più forte.
Mi guardo attorno, tesa.
Devono smetterla.
Essi sentono quando si parla di loro.
Sentono tutto.

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